Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri: istruzioni per l’uso

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, i compiti istituzionali, le modalità di iscrizione all’albo professionale e i relativi vantaggi. Ecco una guida agile e ragionata su tutto ciò che riguarda il “mondo” dell’ingegneria, dall’iter burocratico per entrare a farne parte sino alla suddivisione della categoria in sezioni.
Il Consiglio Nazionale: le origini
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) è stato istituito con la Legge n. 1395 del 24 Giugno 1923 a cui fece seguito il Regio Decreto n. 2537 del 23 Ottobre 1925 e successivamente il Regio Decreto n. 2145 del 27 Ottobre 1927. L’obiettivo conclamato è “garantire la professionalità e la competenza dei propri iscritti”, vigilando sui colleghi per “salvaguardare la professione da comportamenti in contrasto con le norme del codice deontologico”, al quale ogni professionista deve attenersi.
I compiti istituzionali
Sono numerosi i compiti istituzionali di pertinenza del CNI. Tra questi, il ruolo di magistratura di secondo grado nei ricorsi e reclami degli iscritti avversi alle decisioni dei Consigli dell’Ordine. Inoltre, il CNI ha anche la facoltà di esprimere pareri, su richiesta del Ministero della Giustizia, in merito a proposte di legge e regolamenti riguardanti la professione. Senza dimenticare la funzione di referente del Governo in materia professionale.
La massima autorità di categoria svolge, inoltre, un ruolo di primaria importanza nel promuovere, sviluppare e potenziare il ruolo dell’ingegnere al fine di “accrescere la sua incidenza nella società in cui opera”. L’ente è impegnato nel perseguire obiettivi di “crescita della professione a servizio della collettività e di un sempre maggiore riconoscimento, da parte delle forze politiche e sociali, del ruolo motore dell’ingegnere nei processi d’evoluzione e cambiamento”.
Iscrizione all’albo degli ingegneri: cosa occorre
Dopo aver conseguito la laurea di ingegneria, l’iter per l’iscrizione all’albo prevede il superamento dell’esame di Stato per poter svolgere la professione. Con il DPR 328/2001 l’albo professionale è stato poi diviso in due sezioni (A e B), che corrispondono a diverse competenze e capacità acquisite con differenti percorsi formativi universitari. All’interno di ciascuna sezione sono previsti tre settori:
- civile e ambientale;
- industriale;
- dell’informazione.
L’iscrizione all’albo avviene a seguito di una domanda firmata dal richiedente e presentata all’Ordine provinciale di appartenenza redatta in carta da bollo e con questi allegati:
- la dichiarazione sostitutiva di certificazione;
- ricevuta di versamento per la tassa di concessione governativa;
- ricevuta di versamento del contributo d’iscrizione;
- fotocopie del codice fiscale e del documento di riconoscimento.
La suddivisione tra sezione A e B
Come anticipato, l’albo professionale degli ingegneri, in relazione al diverso grado di capacità e competenza acquisita mediante il percorso universitario, è suddiviso dal D.P.R. 328/2001 nelle seguenti sezioni:
- SEZIONE A
Raggruppa gli ingegneri che hanno conseguito una delle lauree quinquennali vecchio ordinamento o una delle lauree specialistiche di II livello di cui al D.M. 509/99 nonché una delle Lauree Magistrali di cui al D.M. 270/04. L’ingegnere della seziona A ha una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.
- SEZIONE B
Coinvolge gli ingegneri che hanno conseguito uno dei diplomi universitari triennali vecchio ordinamento o una delle Lauree di primo livello di cui al D.M. 509/99 nonché una delle Lauree Triennali di cui al D.M. 270/04. L’ingegnere della sezione B ha un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali.
A ciascun ingegnere, in relazione alla sezione e al settore di appartenenza e di inserimento nell’albo, spetta uno o più dei seguenti titoli professionali:
- Sezione A:
- Ingegnere civile ed ambientale;
- Industriale;
- dell’informazione;
- Sezione B:
- Ingegnere civile ed ambientale iunior
- industriale iunior;
- dell’informazione iunior.
L’iscrizione alla sezione A
L’iscrizione nella sezione A è subordinata al superamento di apposito esame di Stato. Per l’ammissione all’esame è richiesto il possesso di:
- Laurea MAGISTRALE II livello (D.M. 270/04)in una delle seguenti classi:
- Settore Civile ambientale:
- classe LM-4 – Architettura e ingegneria edile-architettura;
- LM-23 – Ingegneria civile;
- LM-24 – dei sistemi edilizi;
- LM-26 – della sicurezza;
- LM-35 – per l’ambiente e il territorio.
- Settore Industriale:
- classe LM-20 – Ingegneria aerospaziale e astronautica;
- LM-21 – biomedica;
- LM-22 – chimica;
- LM-25 – dell’automazione;
- LM-26 – della sicurezza;
- LM-28 – elettrica;
- LM-30 – energetica e nucleare;
- LM-31 – gestionale;
- LM-33 – meccanica;
- LM-34 – navale;
- LM-53 – Scienza e ingegneria dei materiali.
- Settore dell’Informazione:
- classe LM-18 – Ingegneria informatica;
- LM-21 – biomedica;
- LM-25 – dell’automazione;
- LM-26 – della sicurezza;
- LM-27 – delle telecomunicazioni;
- LM-29 – elettronica;
- LM-31 – gestionale;
- LM-32 – informatica.
- Settore Civile ambientale:
- Laurea SPECIALISTICA II livello (DM 509/99)in una delle seguenti classi:
- Settore Civile ambientale:
- classe 4/S – Architettura e ingegneria edile;
- 28/S – Ingegneria civile;
- 38/S – Ingegneria per l’ambiente e per il territorio.
- Settore Industriale:
- classe 25/S – aerospaziale e astronautica;
- 26/S – biomedica;
- 27/S – chimica;
- 29/S – dell’automazione;
- 31/S – elettrica;
- 33/S – energetica e nucleare;
- 34/S – gestionale;
- 36/S – meccanica;
- 37/S – navale;
- 61/S – Scienza e ingegneria dei materiali.
- Settore dell’Informazione:
- classe 23/S – Informatica;
- 26/S – Ingegneria biomedica;
- 29/S – dell’automazione;
- 30/S – delle telecomunicazioni;
- 32/S – elettronica;
- 34/S – gestionale;
- 35/S – informatica.
- Settore Civile ambientale:
L’iscrizione alla sezione B
Anche per l’iscrizione nella sezione B è necessario superare l’esame di Stato. Per l’ammissione è richiesto il possesso di:
- Laurea TRIENNALE I livello (D.M. 270/04)in una delle seguenti classi:
- Settore civile ambientale:
- classe L-17 – Scienze dell’architettura;
- L-23 – Scienze e tecniche dell’edilizia;
- L-7 – Ingegneria civile e ambientale.
- Settore industriale:
- classe L-9 – Ingegneria industriale.
- Settore dell’Informazione:
- classe L-8 – Ingegneria dell’informazione;
- L-31 – Scienze e tecnologie informatiche.
- Settore civile ambientale:
- Laurea TRIENNALE I livello (DM 509/99) in una delle seguenti classi:
- Settore civile ambientale:
- classe 4 – Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile;
- classe 8 – Ingegneria civile e ambientale.
- Settore industriale:
- classe 10 – Ingegneria industriale.
- Settore dell’Informazione:
- classe 9 – Ingegneria dell’informazione;
- classe 26 – Scienze e tecnologie informatiche.
- Settore civile ambientale:
Iscrizione all’Albo: quali vantaggi?
L’iscrizione all’albo è frutto di una scelta personale, soggetta all’attività professionale che il singolo ingegnere intende intraprendere. In ogni caso, l’iscrizione è obbligatoria per esercitare la professione ai sensi della L. n. 897 del 25 Aprile 1938 e del R.D. n. 2537 del 23 Ottobre 1925 ed imprescindibile per poter apporre la firma su un progetto e/o una consulenza effettuata.
Ecco una serie di attività che necessitano dell’iscrizione all’albo:
- Progetto e Direzione Lavori di costruzioni civili e industriali per opere pubbliche o private in genere;
- Progetto e Direzione Lavori di impianti e strutture;
- Collaudo di costruzioni (per il collaudo statico è richiesta un’anzianità di iscrizione di almeno 10 anni);
- Collaudo di impianti;
- Richiesta di Concessioni Edilizie e D.I.A. (Denuncia Inizio Attività) per costruzioni e demolizioni;
- Consulenza Tecnica d’Ufficio per il Giudice (C.T.U.).
Gli Ordini e i servizi agli iscritti
Gli Ordini territoriali offrono ai loro iscritti una serie di servizi di sicuro interesse. Tra questi possiamo citare, a titolo esemplificativo:
- Pubblicazione curriculum;
- Servizi di assistenza gratuita su tematiche legali civili;
- Assistenza gratuita su tematiche legali penali;
- Servizi legati a tematiche fiscali;
- Assistenza gratuita circa la Cassa Nazionale di Previdenza Ingegneri e Architetti (INARCASSA);
- Supporto agli iscritti circa i compensi professionali attraverso la Commissione Parcelle.
E ancora, ecco una serie di convenzioni sempre a disposizione di colleghi:
- PEC – Posta Elettronica Certificata gratuita;
- Firma digitale;
- Norme UNI;
- Norme CEI.
Senza dimenticare che gli Ordini organizzano corsi di formazione, incontri, seminari e convegni su molteplici temi. I corsi di formazione permettono di ottenere i necessari crediti, obbligatori per l’esercizio della professione.
I costi dell’iscrizione
I costi d’iscrizione all’albo sono differenti tra i vari Ordini, con variabili importanti come le agevolazioni per i neolaureati con età inferiore ai 35 anni, per le donne in stato interessante, per gli ultra settantenni. L’unica certezza è il versamento di 168 euro per la “Tassa di Concessione Governativa”, uguale per tutti. In generale, poi, le quote possono arrivare sino a 240 euro, portando la spesa totale per la sola iscrizione all’Albo professionale sino a 408 euro.
A queste vanno inoltre aggiunte le spese da affrontare per sostenere l’Esame di Stato, con un versamento pari a 49,58 euro all’Agenzia delle Entrate e di un ulteriore contributo tra i 60 ed i 450 euro da versare all’Ateneo. A tali somme vanno aggiunte, a seguito dell’apertura della partita IVA, le spese per l’iscrizione obbligatoria ad Inarcassa, consistenti nella quota minima pari a 1.038 euro per gli ingegneri con meno di 35 anni.
Da una stima del Centro Studi del CNI, la spesa media si aggira intorno ai 1.700 euro.