Restauro
Alterazione cromatica
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Definizione
È la variazione del colore originale del materiale. L’alterazione cromatica può manifestarsi in zone ampie o essere localizzata in piccole porzioni del manufatto. È visibile a occhio nudo sulle superfici e definibile attraverso i parametri che definiscono il colore: tinta (hue), chiarezza (value), saturazione (chroma). L’alterazione cromatica può essere provocata da cause chimiche, fisiche, biologiche e antropiche e svilupparsi sia sulla superficie che in profondità sui materiali costituenti le opere (pietra, intonaci, metalli, pellicola pittorica).
Alterazione cromatica per cause chimico-fisiche
È determinata dall’azione di materiali inquinanti veicolati dall’aria o dall’acqua nel complesso sistema aria-acqua-manufatto in cui si trova a interagire l’opera. Causano questo tipo di degrado polveri, sali disciolti nell’acqua e prodotti delle combustioni. L’alterazione cromatica causata dalle polveri può manifestarsi sia con accumulo di depositi di particolato, sotto forma di croste nere disomogenee più o meno spesse e di colore scuro sulle superfici, sia con il deposito di particolato sulle superfici esposte in ambienti confinati. I sali disciolti nell’acqua trasportati all’interno dei manufatti, in particolare degli intonaci ma più in generale delle murature, causano sbiancamenti e gore sulle superfici. Lo sbiancamento si manifesta con l’offuscamento parziale (efflorescenze saline) o totale delle superfici (strato di carbonato). I fumi prodotti dalle combustioni, aggregati in aerosol, aderendo alle superfici causano alterazione cromatica. L’alterazione cromatica di alcuni colori delle pitture murali e delle pietre colorate è dovuta alla trasformazione del materiale originale a seguito di reazioni chimiche o combustioni. Il viraggio del blu dell’azzurrite in colore verde o nero, quello del bianco della biacca in colore nero o del rosso del cinabro in colore nero sono prodotti dalla reazione chimica con materiali alcalini come la calce del substrato o con i composti dello zolfo, mentre la trasformazione dell’ocra gialla in ocra rossa è causata dal forte calore della combustione. Alcuni coloranti e lacche, in genere di origine organica, sono molto instabili alla luce e tendono a scolorire perdendo di intensità.
Alterazione cromatica per cause biologiche
In questo caso è determinata dalla proliferazione di microrganismi in condizioni favorevoli di umidità e illuminazione. Le principali specie coinvolte sono batteri, alghe, funghi, licheni, muschi.
Alterazione cromatica per cause antropiche
Deriva dal degrado dei prodotti originali o della manutenzione che, alterandosi, provocano il cambiamento della cromia originale dell’opera. L’esempio più evidente è lo scurimento delle vernici sia originali che di restauro o degli oli di manutenzione che causano un annerimento delle superfici fino alla perdita della lettura dell’opera.