Progettazione architettonica

Cascina

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Definizione – Etimologia

Derivato probabilmente dal lat. capsa (recipiente), insediamento rurale costituito da un insieme di fabbricati organizzati da un punto di vista aziendale-produttivo ed edilizio a formare un insediamento autosufficiente.

Generalità

Nella cascina sono presenti funzioni agricole e abitative distinte in nuclei edilizi (stalle, fienili, magazzini, ambienti per la produzione di formaggio e burro, abitazioni dei contadini) generalmente riuniti attorno a un grande cortile.
Il processo formativo del paesaggio rurale italiano, l’organizzazione sociale di una comunità e le trasformazioni delle tecniche e dei processi produttivi locali hanno portato a una ricca articolazione dell’edilizia rurale sul territorio nazionale, secondo forme e tipologie diverse da regione a regione. Il termine cascina indica prevalentemente gli insediamenti diffusi nell’Italia settentrionale, che assumono nomi diversi nell’Italia meridionale (masseria). Comuni alle diverse tipologie sono:

  • il carattere di insediamento “disperso”, cioè isolato rispetto alla città o al borgo;
  • la tipologia a corte, come risultato di un processo formativo di chiusura progressiva dello spazio aperto di lavoro (aia) compreso fra i blocchi principali dell’abitazione contadina e della stalla con fienile;
  • il sistema costruttivo con pareti portanti in muratura e strutture orizzontali lignee.

A partire da queste invarianti, l’architettura della cascina ha diverse declinazioni, da quella più estesa, che comprende funzioni abitative e produttive, a quella più circoscritta, che indica solo quelle produttive.

Bibliografia

Berengo Gardin G., Fattorie d’Europa/un racconto fotografico di Gianni Berengo Gardin, Novara, 1973; Chiumenti R., Costruzioni rurali, Bologna, 1998; Guidoni E., L’architettura popolare in Italia, Roma, 1984; De Santis G., Riso amaro, film, Italia, 1949.

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