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Il Ponte sullo Stretto ottiene il via libera ma con riserva, tra rischi sismici e nodi ambientali

Ponte sullo Stretto: pubblicate le 62 prescrizioni. Via libera condizionato al progetto definitivo: tra criticità sismologiche e vincoli ambientali, le sfide tecniche e normative sono complesse
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Il Ponte sullo Stretto ottiene il via libera ma con riserva, tra rischi sismici e nodi ambientali

Il Ponte sullo Stretto di Messina ha ricevuto il parere favorevole della Commissione tecnica Via-Vas del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il via libera, tuttavia, è stato subordinato a ben 62 prescrizioni, recentemente rese pubbliche, che delineano un quadro articolato di criticità e condizioni tecniche.

Le osservazioni, che spaziano dagli impatti ambientali alle valutazioni sismologiche, riflettono le complessità operative di un’opera che insiste su un territorio geologicamente e ambientalmente fragile. Questi vincoli evidenziano come il progetto, nonostante l’approvazione, sia ancora lontano dal soddisfare pienamente i requisiti richiesti per procedere verso la fase esecutiva, ponendo interrogativi sul futuro del cantiere e sulla fattibilità dell’intervento.

Un’approvazione condizionata: il quadro delle prescrizioni

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha ottenuto il parere favorevole della Commissione tecnica Via-Vas, organo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Tuttavia, l’approvazione è stata subordinata all’ottemperanza di 62 prescrizioni tecniche, che pongono una serie di vincoli imprescindibili per garantire la compatibilità dell’opera con il contesto ambientale e territoriale.

Tra le principali prescrizioni emerge la necessità di:

  • aggiornare e integrare gli studi geo-sismotettonici, includendo nuove analisi del rischio sismico e delle dinamiche geodinamiche dell’area;
  • adeguare il profilo strutturale del ponte, portando la campata principale a una quota di +77,50 metri per garantire la sicurezza della navigazione;
  • implementare misure di protezione della biodiversità, con particolare attenzione alla gestione delle terre e rocce da scavo;
  • valutare gli impatti sulla salute pubblica e sulla qualità dell’aria, specialmente durante la fase di cantiere.

Questi vincoli, di natura obbligatoria, devono essere rispettati e integrati nella progettazione esecutiva. Solo in tal caso, il progetto potrà procedere verso la fase realizzativa, nel rispetto delle normative ambientali e di sicurezza vigenti.

Ponte sullo Stretto: le criticità sismologiche secondo la Commissione tecnica

La localizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, in un’area caratterizzata da elevata sismicità, rende imprescindibile una valutazione accurata dei rischi geologici e geodinamici. La Commissione ha evidenziato che gli studi sismotettonici condotti finora necessitano di un aggiornamento continuo, prevedendo:

  1. analisi avanzate delle faglie attive, con particolare riferimento a quelle potenzialmente interessanti l’area di fondazione dei piloni;
  2. rilevamenti specifici sul rischio tsunami, un aspetto che richiede attenzione sia per le opere in fase di costruzione che per la futura operatività del ponte;
  3. valutazioni dettagliate della pericolosità locale, basate su modelli sismici aggiornati e su dati storici relativi ai principali eventi sismici che hanno colpito l’area, come il terremoto del 1908.

La documentazione allegata al parere evidenzia come il progetto, pur beneficiando di una base tecnica avanzata, debba ancora rispondere a interrogativi fondamentali. La Commissione sottolinea, ad esempio, che l’ottemperanza delle prescrizioni in materia di rischio sismico è attualmente “parzialmente raggiunta” e che ulteriori approfondimenti dovranno essere completati in fase di progetto esecutivo.

La tutela della popolazione

Sul piano della tutela della popolazione, sono richiesti aggiornamenti sugli impatti delle attività di cantiere, in particolare riguardo:

  • la qualità dell’aria, che potrebbe risentire della movimentazione di materiali e dei mezzi pesanti;
  • i livelli di rumore, con potenziali conseguenze per le comunità locali;
  • la salute pubblica, per la quale si impone un’analisi epidemiologica preliminare basata su dati aggiornati forniti dalle autorità sanitarie locali.

Commissione tecnica: la sostenibilità economica del Ponte sullo Stretto

Infine, la Commissione ha posto l’accento su alcune incertezze che potrebbero compromettere la sostenibilità economica dell’intervento. Tra queste, figurano:

  • l’assenza di analisi complete e aggiornate sulla domanda di trasporto, che potrebbe risultare inferiore alle stime iniziali;
  • l’aumento dei costi di costruzione, imputabile a imprevisti legati alla complessità tecnica e alle condizioni geologiche dell’area;
  • le difficoltà nel garantire una redditività a lungo termine, soprattutto in assenza di un piano strategico che integri l’opera con le reti logistiche nazionali ed europee.
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