Tutela del territorio
Legge sui piccoli Comuni, ecco il Decreto che individua i 5.518 destinatari
Sulla Gazzetta Ufficiale pubblicato il DPCM che prevede risorse a sostegno dei borghi italiani per il recupero dei centri storici
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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 14 settembre scorso è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 luglio 2021. Il documento concerne la “Definizione dell’elenco dei piccoli Comuni che rientrano nelle tipologie di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 6 ottobre 2017, n. 158”. Il DPCM individua i 5.518 Comuni destinatari delle misure previste dalla Legge 158/2017 (cosiddetta “Legge Realacci”). L’obiettivo è la valorizzazione di una serie di borghi italiani con la riqualificazione e il recupero dei centri storici. I Comuni ricompresi nell’elenco sono stati individuati in base ad una serie di parametri fissati dal Ministero dell’Interno con il DM 10 agosto 2020. Ora, finalmente, le realtà italiane sotto i 5.000 abitanti potranno concretamente ottenere risorse e strumenti per realizzare interventi di recupero. Scongiurando dunque lo spopolamento dei territori coinvolti.
I piccoli Comuni e la “Legge Realacci”
La Legge Realacci individua i “piccoli Comuni” con popolazione residente fino a 5.000 abitanti. Oltre a quelli istituiti a seguito di fusione tra realtà aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti. I Comuni coinvolti devono essere:- collocati in aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico;
- caratterizzati da marcata arretratezza economica;
- borghi nei quali si è verificato un significativo decremento della popolazione residente rispetto al censimento generale della popolazione del 1981;
- contrassegnati da condizioni di disagio insediativo;
- inadeguati per quanto riguarda i servizi sociali essenziali;
- ubicati in aree con difficoltà di comunicazione e lontane dai grandi centri urbani;
- la popolazione residente presenta una densità non superiore a 80 abitanti per chilometro quadrato;
- Comuni con frazioni con le caratteristiche appena descritte.
Le caratteristiche necessarie
Tra le altre caratteristiche:- Comuni appartenenti alle unioni di comuni montani (articolo 14, comma 28, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, legge 30 luglio 2010, n. 122);
- borghi con territorio compreso totalmente o parzialmente nel perimetro di un parco nazionale, di un parco regionale o di un’area protetta;
- realtà istituite a seguito di fusione;
- Comuni rientranti nelle aree periferiche e ultra periferiche, come individuate nella strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese (articolo 1, comma 13, legge 27 dicembre 2013, n. 147).
I fondi previsti
La Legge 158/2017 prevedeva risorse per 100 milioni per 7 anni: dal 2017 al 2023. Successivamente, la Legge di Bilancio 2018 ha incrementato di 60 milioni di euro il Fondo. La misura ha previsto l’adozione di un Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Tra gli interventi previsti:- manutenzione del territorio, nonché interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico;
- messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli per la prima infanzia;
- accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico;
- acquisizione e riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado;
- acquisizione di case cantoniere;
- recupero e riqualificazione urbana dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi;
- recupero di beni culturali, storici, artistici;
- valorizzazione dei pascoli montani.

