Sicurezza sul lavoro

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto: quante tipologie esistono e da cosa dipende l’efficacia?

Sono essenziali per garantire la sicurezza durante la costruzione o manutenzione di reti infrastrutturali, fondazioni e, in generale, manufatti interrati
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Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto: quante tipologie esistono e da cosa dipende l’efficacia?

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto sono dispositivi di protezione collettiva utilizzati nei cantieri temporanei o mobili per proteggere i lavoratori dal rischio di seppellimento. ​Questi sistemi sono essenziali per garantire la sicurezza durante la costruzione o manutenzione di reti infrastrutturali, fondazioni e, più in generale, manufatti interrati. ​Possono essere realizzati in cantiere o prodotti in fabbrica, e la loro efficacia dipende dal rispetto delle indicazioni di uso e manutenzione. Qui di seguito l’approfondimento completo firmato dall’Ing. Giuditta Floridia, Analista Sicurezza Namirial S.p.A.

Tipologie di sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto ​

Possono essere utilizzati sia in aree non antropizzate (scavi di splateamento o sbancamento), che antropizzate (scavi a sezione obbligata per trincee, sottomurazioni o fondazioni) e si distinguono in due tipologie:

  • Sistemi realizzati in cantiere (in legno o con puntelli in metallo).
  • Sistemi prefabbricati (mediante blindaggi o palancole).
  • Sistemi Realizzati in Cantiere ​

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto realizzati totalmente in legno ​

Questi sistemi sono costituiti da tavole orizzontali affiancate, disposte sulle pareti dello scavo, sostenute da montanti a tutt’altezza con interasse compreso tra 1,5 e 2 metri. ​ I montanti sono vincolati fra loro al piede e alla sommità attraverso puntelli orizzontali. Il puntello deve essere collocato sull’elemento verticale che lo sostiene e non direttamente sulla tavola orizzontale.

Il sistema in legno è ancora il più diffuso in certe lavorazioni grazie alla versatilità ed alla praticità di impiego. Tuttavia, non venendo prodotto in fabbrica, la responsabilità sulla corretta scelta ed installazione ricadono sul datore di lavoro dell’impresa esecutrice.

manufatti interrati disegno

Figura 1

 

sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto figura uomo con elmetto

Figura 2

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto: sistemi realizzati con puntelli in metallo ​

Simili ai sistemi in legno, questi sistemi utilizzano tavole e montanti sui quali agiscono i puntelli. ​ L’adozione di tali sistemi presuppone la verifica che i carichi trasmessi dai puntelli siano compatibili con quelli sopportabili dai montanti. ​

sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto

Figura 3

disegno manufatto interrato

Figura 4

Una soluzione più recente consiste nell’utilizzare pistoni idraulici di metallo che si possono collocare dall’esterno con una pompa che agisce sugli stessi fino a mettere in contrasto i pannelli con le pareti dello scavo. Questo tipo di armatura è adatto per scavi non molto profondi (massimo 2 – 2,5 m) e per terreni di buona coesione; non può essere utilizzata per scavi di larghezza inferiore a cm. 80 in quanto limita lo spazio libero nella trincea.

Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto: i sistemi realizzati con componenti prefabbricati

Sistemi realizzati mediante blindaggi

I sistemi di blindaggio, definiti dalla norma UNI EN 13331-1:2004, assicurano la stabilità delle pareti verticali dello scavo. ​ Sono composti da vari componenti prefabbricati assemblati fra loro che creano un sostegno blindato. ​ Un sistema di puntellazione per scavi consiste in un assemblaggio di moduli, ciascuno composto da pannelli, componenti di sostegno, armature pannello, rotaie di scorrimento e collegamenti dei puntelli.

La protezione dello scavo lungo tutta la profondità prevede l’assemblaggio di un modulo detto “insieme di base” ed un modulo detto “insieme superiore”. L’insieme di base viene collocato nello scavo prima dell’insieme superiore che può essere più di uno per supportare scavi profondi. Il blindaggio dello scavo avente larghezza variabile (distanza fra i lati dello scavo) è effettuato con puntelli regolabili in modo continuo o in modo incrementale.

La realizzazione della protezione lungo il tracciato dello scavo è attuata collegando in orizzontale uno o più moduli. La norma UNI EN 13331-1: 2004 prevede le seguenti tipologie:

  • sistema di puntellazione per scavi supportato al centro (tipo CS);
  • sistema di puntellazione per scavi supportato ai bordi (tipo ES) (fig. 5);
  • sistema di puntellazione per scavi su rotaia di scorrimento (tipo R), singola (RS) (fig. 6), doppia (RD) o tripla (RT);
  • sistema di puntellazione per scavi supportato ai bordi da trascinare orizzontalmente: cassa a trascinamento (tipo DB).

sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto figura uomo con elmetto

Sistemi realizzati mediante palancole ​

Le palancole sono elementi in acciaio con profilo ad U o a Z, provvisti di incastri maschio-femmina che, collegati fra loro ed infissi nel suolo, formano un pannello continuo resistente alla spinta laterale del terreno. ​ Le palancole possono essere laminate a caldo o profilate a freddo, con lunghezze variabili fino a circa 12 metri. ​

sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto figura uomo con elmetto e scala

*Figura 7

Alcuni sistemi di palancole (palancolato) sono costituiti dall’unione di palancole inserite in un cassero portapalancole (fig. 7) che ha il duplice scopo di contrasto e guida dentro cui far passare le palancole stesse ed è provvisto di un elemento di regolazione.

Tale sistema viene utilizzato in scavi attraversati da sottoservizi e consente, con un opportuno posizionamento di una o più palancole, di attraversarli senza interromperli e senza indebolire il blindaggio.

Marcatura dei sistemi di protezione ​

I sistemi realizzati in cantiere non necessitano di marcatura specifica. ​

Nei sistemi realizzati mediante blindaggi i pannelli, i componenti di sostegno, le armature dei pannelli e le rotaie di scorrimento devono essere marcati con:

  • Numero della norma europea (EN 13331-1). ​
  • Simbolo o lettera per identificare il produttore. ​
  • Simbolo o lettera per identificare il componente. ​
  • Anno e mese di produzione. ​

La marcatura delle palancole deve essere concordata con il fabbricante e può avvenire tramite verniciatura, stampigliatura, punzonatura, etichette adesive durevoli o targhette. ​ Le informazioni da riportare includono:

  • Denominazione del prodotto (“palancola”). ​
  • Numero della norma europea (es. ​ EN 10248-1). ​
  • Designazione alfanumerica o numerica dell’acciaio. ​

Indicazioni per la scelta, il montaggio, l’uso, lo smontaggio e la manutenzione ​

Qui di seguito vengono elencate alcune indicazioni relative alla scelta, al montaggio e smontaggio, all’uso e alla manutenzione dei sistemi di protezione.

Scelta

La scelta del sistema di protezione dipende dai rischi da eliminare o ridurre, individuati nella valutazione dei rischi. ​ È fondamentale considerare le caratteristiche del terreno, la morfologia, la presenza di falde d’acqua e impianti interrati. ​

Montaggio

Prima del montaggio, è necessario verificare:

  • Caratteristiche del terreno. ​
  • Morfologia del terreno. ​
  • Presenza di falde d’acqua. ​
  • Presenza di impianti interrati. ​
  • Presenza di opere o strutture interrate o fuori terra. ​

Uso

Per l’uso del sistema di protezione, è necessario attenersi alle indicazioni del fabbricante. ​

Smontaggio

Prima dello smontaggio, è necessario verificare:

  • Condizioni del luogo di lavoro. ​
  • Presenza di falde d’acqua. ​
  • Applicabilità della procedura di smontaggio. ​

Dopo lo smontaggio, è necessario verificare:

  • Integrità dei componenti.
  • Assenza di danni ai materiali in legno e metallo. ​
  • Assenza di deformazioni o ammaccature. ​

Manutenzione

La manutenzione deve essere effettuata da personale qualificato. ​ Per i componenti metallici, essa prevede la verifica di:

  • Stato superficiale.
  • Danni da corrosione. ​
  • Stato dei dadi e bulloni. ​
  • Serraggio dei dadi o bulloni. ​
  • Ingrassatura delle parti mobili. ​

Per i componenti in legno, la verifica include:

  • Presenza di tagli. ​
  • Presenza di abrasioni. ​
  • Danni da calore e sostanze aggressive. ​
  • Deterioramento da raggi solari. ​

Conclusioni

Gli scavi di cantiere rappresentano una delle fasi più critiche e pericolose in ambito edilizio e infrastrutturale.​ La scelta, il montaggio, l’uso e la manutenzione corretti di questi sistemi sono essenziali per prevenire incidenti gravi, come crolli, frane o intrappolamenti e garantire un ambiente di lavoro sicuro. ​

*(Figure tratte dai “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” INAIL)

Namirial S.p.A. per la sicurezza nei cantieri

Namirial S.p.A. si rivolge ai professionisti, alle imprese edili e ai tecnici che operano nel campo dell’edilizia, offrendo loro le soluzioni informatiche più adatte. Il Software Sicurezza Cantieri è un programma flessibile, professionale e completo che consente la realizzazione degli adempimenti relativi alla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili nel pieno rispetto dei requisiti normativi. Permette di redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), il Piano Sostitutivo di Sicurezza (PSS), la Notifica Preliminare, il Fascicolo dell’opera, il Piano Operativo di Sicurezza (POS) e il DUVRI di Cantiere in accordo con quanto predisposto dal D.Lgs. 81/2008 Testo unico sicurezza e di generare documenti essenziali facilmente consultabili in cantiere.

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