Sicurezza sul lavoro

Cosa indica il piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2019?

A marzo di ogni anno il Ministero della Salute pubblica il piano nazionale dei controlli sui prodotti chimici per la sicurezza dei lavoratori: ecco i target group delle imprese, le priorità di controllo e tutti i dettagli per il 2019
Condividi
Cosa indica il piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici 2019?
Il piano nazionale di controllo sui prodotti chimici per la sicurezza dei lavoratori è il focus di questo articolo in cui si torna a parlare del tema del Regolamento REACH e Regolamento CLP. Firmato da Andrea Rotella, l’articolo è tratto dal Manuale Sicurezza sul Lavoro 2019 edito da IPSOA Wolters Kluwer, in versione aggiornata e disponibile su Shop Wki.  Per maggiori informazioni clicca sul box qui di seguito, potrai scaricare estratti dal volume in formato Pdf o approfittare della promozione in corso e acquistarlo su Shop Wki in versione cartacea o digitale o in entrambe le versioni. I controlli sul rispetto delle disposizioni del regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging) fanno capo alle Regioni dal 1978 in quanto i controlli sulla classificazione e l’etichettatura delle sostanze e delle miscele erano già disciplinate dalla legge 23 dicembre 1978 n. 833. A marzo di ogni anno il Ministero della Salute pubblica il piano nazionale dei controlli per l’anno in corso; tale piano è elaborato tenendo conto di:
  • indicazioni provenienti dall’ECHA, dalla Commissione europea o da altri organismi europei competenti in materia come il Chemical legislation european enforcement (CLEEN);
  • risultati delle attività di controllo degli anni precedenti, anche in termini di settori produttivi ritenuti prioritari in ragione dell’utilizzo di specifiche sostanze in quanto tali o in quanto contenute in miscele o in articoli;
  • conoscenze epidemiologiche e analisi del contesto territoriale ed ambientale sulla base del sistema informativo regionale al fine di individuare risposte adeguate ai bisogni di salute e tutela dell’ambiente individuati dai piani regionali o provinciali;
  • analisi di rischio delle attività che insistono su un territorio al fine di individuare una graduazione degli interventi attraverso l’identificazione di priorità delle attività di controllo;
  • priorità agli interventi di controllo aventi evidenza di efficacia al fine di condurre azioni che diano risultati in termini di miglioramento della salute, dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori;
  • programmi di visite ispettive congiunte tra due o più Stati membri dell’Unione europea;
  • indicazioni provenienti dai Centri antiveleni (CAV).
Il piano nazionale contiene, tra l’altro, le informazioni sulle priorità di controllo per l’attuazione del Regolamento REACH, sul numero minimo dei controlli, sulla tipologia delle classi di utilizzo merceologico delle sostanze, compresi eventuali controlli analitici.

Il Piano nazionale dei controlli sui prodotti chimici 2019

Il piano nazionale dei controlli per l’anno 2019 individua come “target group” per l’individuazione delle imprese:
  • imprese appartenenti alla filiera di approvvigionamento delle sostanze di cui alle Tabelle A e B dell’allegato 2 (allegato ad uso interno, e quindi non riportato all’interno del piano nazionale dei controlli pubblicato).
  • imprese appartenenti alla filiera di approvvigionamento per i settori prioritari indicati nella Tabella 2 (di cui al piano nazionale dei controlli) limitatamente alle restrizioni di cui all’allegato XVII del REACH; tra queste, ad esempio, il settore tessile e pelli in relazione alla restrizione di cui al punto 43 (coloranti azoici) dell’allegato XVII.
  • imprese che producono, importano o distribuiscono articoli appartenenti ai settori prioritari riportati nella Tabella 3.
  • imprese che producono, importano o distribuiscono miscele ai fini del controllo della correttezza della classificazione in coerenza con la SDS delle miscele, anche in riferimento alla Tabella C di cui all’Allegato 2 (allegato ad uso interno, e quindi non riportato all’interno del piano nazionale dei controlli pubblicato).
Si riporta un estratto delle Tabelle 2 e 3 sopra citate:

Piano nazionale dei controlli anno 2019: estratti tabella 2 e 3

Si riporta qui di seguito un estratto della Tabella 2 del piano nazionale dei controlli per l’anno 2019
Settore NACE Sostanza- voce Allegato XVII REACH Matrici/prodotti
Plastiche, e gomma e articoli in plastica 20.1; 21.20; 22.2 Cd-23 Polimeri organici sintetici di cui alla voce 23.1
Metallurgia 24 Cd-23 Leghe per brasatura
Colle, adesivi sintetici 20.52; 20.3 Cloroformio-32 Toluene-48 Benzene-5 Colle, adesivi sintetici
Fabbricazione e commercio di articoli in gomma o plastica 20.1; 21.20; 22.2 IPA – 50.5 Articoli in gomma o plastica
Fabbricazione e commercio di prodotti per la pulizia 20.4; 46.44 1,4-diclorobenzene – 64 Deodoranti per ambiente e tavolette per WC
Qui sotto invece la Tabella 3 (schema individuazione target prioritari per il controllo delle sostanze negli articoli) del piano nazionale dei controlli anno 2019:
Settore NACE Sostanza- SVHC Matrici/prodotti
Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 22 Dibutilftalato (DBP) CAS 84-74-2 Articoli in PVC quali: mantelline e abbigliamento per la pioggia, borsette, guanti da sport (es. da portiere o da bici), tende per doccia, auricolari, sandali da spiaggia
Benzilbutilftalato (BBP) CAS 85-68-7
Ftalato di bis(2-etilesile e (DEHP) CAS 117-81-7
Tessile 13; 13.96 Acido perfluoroottanoico (PFOA) CAS 335-67-1 Abbigliamento sportivo e sportivo-tecnico
Decabromodifeniletere (decaBDE) CAS 1163- 19-5
I controlli possono essere eseguiti in qualunque momento con o senza preavviso.
Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...