Sicurezza sul lavoro

Il rischio di esposizione a rumore nei cantieri: valutazione, classi di esposizione, strumenti

Effetti negativi del rischio rumore nei cantieri, come valutarlo e quali misure preventive e protettive adottare?
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Il rischio di esposizione a rumore nei cantieri: valutazione, classi di esposizione, strumenti

L’esposizione a rumore per periodi prolungati è un rischio molto noto per la salute dei lavoratori, specialmente per gli addetti di cantiere dove l’inquinamento acustico può essere importante.

In base a conoscenze attuali, si registrano effetti negativi in caso di esposizione cronica a rumore con intensità superiore a 80 decibel, ma il rischio aumenta raddoppiando per ogni 3 decibel in più. Quali sono i rischi principali per la salute degli addetti ai lavori? Vediamo i principali:

  • ipoacusia, ovvero perdita parziale del senso dell’udito;
  • vertigini e nausea per effetti sugli organi che controllano l’equilibrio;
  • effetti fisiologici generalizzati come stanchezza, disturbi del sonno, emicrania, variazioni della pressione sanguigna.

Inoltre, l’esposizione prolungata a rumore incide sull’efficienza e la produttività dei lavoratori e ha una ricaduta anche sulle attività che vengono svolte nell’area in cui si insedia il cantiere. Si consideri per esempio la presenza di un ospedale o di una scuola: il rumore prodotto dalle attività di cantiere può incidere sul riposo dei degenti in ospedale o sulle attività scolastiche.

È quindi fondamentale monitorare l’entità del rischio per esposizione a rumore e attuare le misure preventive e protettive più opportune.

Rischio di esposizione a rumore: come valutarlo?

Come valutare il rischio di esposizione a rumore? Approfondiamo nel seguito come rispondere a questa domanda e quali strumenti è possibile utilizzare sfruttando SCHEDULOG, il software di Logical Soft dedicato alla gestione della sicurezza nei cantieri edili.

L’entità di un generico rischio può essere valutata combinando due fattori: pericolosità e esposizione.

La pericolosità rappresenta una caratteristica della sorgente di rumore (macchina o attrezzo) e si quantifica mediante la valutazione del Livello sonoro continuo equivalente LAeq, misurato in decibel.  Questo parametro può essere determinato facendo riferimento a banche dati accreditate oppure a misure rilevate dal produttore.

SCHEDULOG offre un ampio archivio di macchine ed attrezzi dotati di marca e modello per cui sono forniti i valori di livello sonoro equivalente LAeq.

L’esposizione rappresenta il tempo di esposizione a rumore. Nel caso del cantiere rappresenta la durata di utilizzo giornaliero di una o più attrezzature rumorose.

Una volta definite pericolosità ed esposizione è possibile quantificare l’entità del rischio mediante un indicatore specifico: l’esposizione giornaliera al rumore per una giornata lavorativa di  8 ore, LEX,8h.

Questo indicatore si valuta mediante una relazione logaritmica che correla il Livello sonoro continuo equivalente LAeq con il tempo di esposizione.

rischio rumore operaio martello pneumatico

Le 3 classi di esposizione a rumore

Il D.Lgs. 81/08 nel Capo II del Titolo VIII “Agenti fisici” articolo 189 fissa 3 classi di esposizione a rumore a cui associare l’indicatore di rischio determinato:

  • Classe 1 – Rischio basso: LEX ≤ 85 dB
  • Classe 2 – Rischio medio: 85 dB < LEX ≤ 87 dB
  • Classe 3 – Rischio inaccettabile:  LEX > 87 dB

SCHEDULOG valuta il livello sonoro equivalente per una giornata lavorativa LEX,8h, considerando l’effetto combinato di più macchine e attrezzi ed assegna all’analisi una classe di rischio. Le analisi possono poi essere integrate nel Piano Operativo della Sicurezza (POS) o nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).

Misure preventive e protettive

Le misure preventive e protettive da adottare per eliminare i rischi per esposizione a rumore o ridurli al minimo possono essere definiti come indicato nell’art. 192 del D.Lgs. 81/2008. In generale è possibile incidere sul contenimento del rischio agendo sulla pericolosità delle attrezzature o sull’esposizione dei lavoratori al rischio.

Nel primo caso si interviene mediante la manutenzione o la sostituzione delle attrezzature; anche l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale agiscono in termini di pericolosità. Gli otoprotettori infatti riducono l’energia sonora che incide sugli organi uditivi dell’addetto di cantiere.  Nel secondo caso, per ridurre l’esposizione, è opportuno studiare un piano organizzativo dei turni di lavoro per contenere la durata di utilizzo delle attrezzature rumorose.

SCHEDULOG dispone di un ampio archivio di otoprotettori coni relativi valori di attenuazione sonora forniti dal produttore. SCHEDULOG valuta poi automaticamente il livello sonoro equivalente per giornata lavorativa o per esposizione giornaliera, considerando l’effetto di attenuazione del DPI-u.

Per approfondire l’analisi di rischio per esposizione a rumore nei cantieri leggi il focus di Logical Soft: Rumore nei cantieri: quali rischi corriamo?

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Contenuto sponsorizzato

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