Sicurezza sul lavoro
Da dove partire per migliorare l’efficienza delle strutture scolastiche in Italia?
Lo studio “Edilizia scolastica e territorio” di Cassa Depositi e Prestiti identifica le maggiori carenze, sulle quali si dovrebbe intervenire (anche) grazie ai fondi del PNRR
Condividi
Come dovrebbero essere utilizzati i fondi del PNRR scuola? Uno studio di Cassa Depositi e Prestiti identifica le maggiori carenze delle strutture scolastiche
Un quadro purtroppo poco edificante quello emerso dal nuovo brief Think Tank dal titolo “Edilizia scolastica e territorio” di Cassa Depositi e Prestiti. L’analisi, che si concentra sull’efficienza delle strutture scolastiche in Italia, ci restituisce un’immagine di un Paese spaccato in due, con alcune regioni più svantaggiate rispetto ad altre.
Scuole e territorio: dove sono le carenze più diffuse?
Lo studio condotto da Cassa Depositi e Prestiti analizza la dotazione strutturale delle scuole italiane soffermandosi, in particolare, su:- presenza di impianti di riscaldamento;
- accorgimenti per superare le barriere architettoniche;
- consumi energetici e progettazione antisismica.
PNRR: i fondi destinati alla scuola
I futuri interventi sull’edilizia scolastica che saranno portati avanti anche grazie alle importanti risorse previste dal PNRR – pari a 5,4 miliardi di euro – dovranno incentrarsi su sostenibilità ambientale, sicurezza e adeguatezza strutturale degli edifici scolastici. L’analisi CDP, quindi, fornisce una mappatura chiara dalla quale partire, contribuendo così a contrastare la dispersione scolastica e a garantire un’offerta didattica di qualità, fattori primari per lo sviluppo del capitale umano e per la riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali. I fondi del PNRR destinati all’edilizia scolastica sono in totale 5,4 miliardi di euro, di cui:- 3,9 mld per la riqualificazione del patrimonio edilizio;
- 0,8 mld per la costruzione di scuole nuove;
- e 0,7 mld per il potenziamento di mense e palestre.

