Sicurezza sul lavoro

Molestie sessuali al lavoro: un fenomeno troppo diffuso

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Un’intervista con il direttore dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) spiega come i casi di molestia sessuale nei luoghi di lavoro siano più comuni di quanto si pensi.

I dati della più ampia inchiesta a livello europeo sulla violenza contro le donne (realizzata da Eurostat, FRA e EIGE), basata sull’esperienza di quasi 115.000 donne, rivelano che il 31% delle lavoratrici sono state molestate sul posto di lavoro; la percentuale sale in modo allarmante al 42% nel segmento delle giovani donne tra i 18 e i 29 anni.

Una percezione che sottostima la realtà

Sempre secondo il sondaggio sulla violenza di genere, ben il 75% delle lavoratrici credono che la molestia sessuale sia un fenomeno non comune. Eppure i dati della stessa ricerca dipingono un quadro a luci ben più cupe. Il fenomeno non è raro ma nascosto: si verifica dietro porte chiuse, in occasioni sociali, durante viaggi di lavoro e persino negli spazi digitali, attraverso i social media e le comunicazioni informatiche (7% delle molestie sessuali avvengono attraverso sistemi di messaggistica connessi a reti sociali).

Un rischio per la salute e una minaccia per l’uguaglianza di genere

I dati evidenziano la crescita delle assenze per malattia collegate a disturbi mentali dei quali le molestie sessuali sono una porzione significativa. Gli effetti possono essere gravi: depressione, ansia, stress post traumatico, disturbi del sonno sono solo alcune delle conseguenze a livello individuale.

La molestia sessuale è anche una violazione dei diritti umani, in particolare delle donne. I datori di lavoro hanno il dovere legale di assicurare che i posti di lavoro siano sicuri e rispettosi. La Direttiva 2006/54/CE sulla parità di trattamento impegna i datori di lavoro a prevenire il rischio psicosociale incluse le molestie sessuali. Vanno ricordate anche la Direttiva 2024/1385/EU sulla lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica e la convenzione ILO n. 190/2019 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul lavoro, attualmente ratificata da 10 Stati membri della UE.

Il cambiamento necessario: prevenzione, conoscenza e sostegno

La prevenzione della molestia sessuale richiede più che semplici politiche, esige l’impegno al cambiamento culturale nei luoghi di lavoro.

Alcune risorse chiave per la prevenzione del rischio sono fornite dall’Agenzia EU-OSHA (ad esempio lo strumento di valutazione del rischio online OiRA e gli articoli OSHwiki).

Le azioni di prevenzione possono includere:

– politiche di tolleranza zero sostenute attivamente dai manager;

– sessioni regolari di formazione per tutti i dipendenti e direttive specifiche per i preposti e i dirigenti;

– servizi di supporto psicologico riservato e comitati indipendenti per la segnalazione dei casi di molestia insieme a procedure chiare per riportare gli episodi senza temere ritorsioni;

– aggiornamenti delle politiche anche per contrastare le molestie online.

Risorse

EIGE

European Institute for Gender Equality

https://eige.europa.eu/

FRA

European Union Agency for Fundamental Rights

https://fra.europa.eu/it

OiRA

Online interactive Risk Assessment

https://oira.osha.europa.eu/it

OSHwiki

the free Occupational Safety and Health encyclopedia and home of the Safety Science Monitor archives.

https://oshwiki.osha.europa.eu/it

L’intervista completa “Sexual harassment at work is more common than we think” con il direttore esecutivo dell’EU-OSHA William Cockburn, nel quadro dello European Diversity Month, in collaborazione con le agenzie EIGE e FRA, è disponibile on line.

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