Sicurezza sul lavoro

Le aziende italiane e i modelli di cultura della sicurezza

Il Safety Culture Maturity Model e la Curva di Bradley sono due modelli nati per valutare e sviluppare la cultura della sicurezza. Vediamo l'approccio in Italia
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Le aziende italiane e i modelli di cultura della sicurezza
Con il termine di “cultura della sicurezza” ci si riferisce all’insieme di valori, atteggiamenti, norme e comportamenti relativi alla sicurezza sul lavoro che caratterizzano un’organizzazione. Rappresenta l’approccio collettivo verso la sicurezza all’interno dell’organizzazione e influenza la consapevolezza, l’impegno e le pratiche di sicurezza di tutti i suoi membri. La cultura della sicurezza si basa sull’idea che la sicurezza sul lavoro non riguardi solo l’adozione di regole e procedure, ma sia una questione di mentalità e comportamenti condivisi. Una cultura della sicurezza positiva promuove l’attenzione alla sicurezza, la condivisione delle responsabilità, la comunicazione aperta, l’apprendimento continuo e l’adozione di comportamenti sicuri come parte integrante delle operazioni quotidiane. Qual è l’approccio alla cultura della sicurezza nelle aziende italiane? Questo articolo è offerto da One HSE, il sistema intelligente e veloce di informazione, aggiornamento e pratica professionale, offre soluzioni, risposte, strumenti e servizi personalizzati per gli operatori della sicurezza sul lavoro e la tutela dell’ambiente. Pensata ad hoc per HSE Manager, RSPP e consulenti tecnici, l’innovativa soluzione digitale Wolters Kluwer contiene tutto quello che serve sapere alle organizzazioni aziendali su protocolli, checklist, standard di salute e sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di lavoro. Per maggiori informazioni clicca nel box qui sotto

Cultura della sicurezza sul lavoro nelle aziende italiane

Nonostante nel nostro paese molto spesso questo sia un concetto vago, l’attenzione alla cultura della sicurezza è emersa come un aspetto importante nel campo dell’HSE a partire dagli anni ’80 quando, a seguito di gravi incidenti industriali, si è compreso che le cause degli incidenti sul lavoro spesso andavano oltre i fattori tecnici e organizzativi, coinvolgendo anche aspetti culturali e comportamentali. Questa consapevolezza ha portato a un maggiore interesse per lo studio e lo sviluppo di una cultura della sicurezza positiva. Le organizzazioni più avanzate considerano la cultura della sicurezza un elemento chiave per il successo delle politiche di sicurezza sul lavoro e delle strategie di gestione dei rischi nell’ambito dell’HSE. Gli sforzi per migliorare la cultura della sicurezza si concentrano sulla sensibilizzazione, l’addestramento, la comunicazione efficace, l’empowerment dei dipendenti, la promozione della segnalazione degli incidenti e l’integrazione della sicurezza nelle pratiche di gestione quotidiane.

Cosa sono e quali sono i modelli di sviluppo e valutazione della sicurezza e da dove vengono?

Per valutare e sviluppare la cultura della sicurezza, sono stati elaborati e utilizzati diversi modelli: alcuni tra i più diffusi sono il Safety Culture Maturity Model, sviluppato negli anni ’90 del secolo scorso, e la Curva di Bradley, che prende il nome dal Dr. Adrian Bradley, un consulente britannico specializzato in sicurezza industriale che, negli anni ’70, ha condotto una ricerca sulla relazione tra l’attenzione alla sicurezza e il tasso di incidenti nelle organizzazioni. Il Safety Culture Maturity Model valuta il grado di maturità della cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione, attraverso diverse fasi di sviluppo. Quella base, di partenza, è denominata emergente, ed è quando l’organizzazione si basa principalmente sulla conformità alle normative, ma manca un coinvolgimento attivo dei dipendenti nella promozione della sicurezza. modello di bardely sicurezza aziende italiane
  1. 1. Il Safety Culture Maturity Model
Nella fase successiva, detta gestionale, l’organizzazione inizia ad aumentare la consapevolezza della sicurezza e a adottare misure preventive, anche se manca ancora la comprensione e l’integrazione completa della cultura della sicurezza in tutti i livelli dell’organizzazione. Nella fase coinvolgente, l’organizzazione adotta un approccio anticipatorio alla sicurezza, che è diventata ormai una priorità integrata in tutti gli aspetti delle operazioni aziendali. I dipendenti sono coinvolti attivamente e vi è una forte promozione della comunicazione, della formazione e della partecipazione. Nel livello cooperativo tutta l’organizzazione è coinvolta nei processi della sicurezza; vi è poi la fase di miglioramento continuo, quando l’organizzazione raggiunge un alto livello di maturità nella cultura della sicurezza e questa è considerata una parte integrante del modo di fare affari, e vi è un impegno costante per il miglioramento continuo.

Curva di Bradley o curva dell’incidente

La Curva di Bradley, nota anche come “Curva dell’incidente”, evidenzia invece la relazione tra il tasso di incidenti e l’attenzione alla sicurezza nel tempo. Inizialmente, quando la cultura della sicurezza è scarsa o insufficiente, si verificano frequentemente incidenti. Poi, man mano che l’attenzione e gli sforzi per migliorare la cultura della sicurezza aumentano, i tassi di incidenti diminuiscono gradualmente. La curva di Bradley visualizza come e organizzazioni possono raggiungere livelli di sicurezza superiori attraverso l’impegno e l’attenzione costante alla sicurezza sul lavoro. grafico curva bradley

Come si valuta il livello di cultura di una sicurezza di una organizzazione

I modelli di cultura della sicurezza sono stati creati con un approccio pragmatico tipico della cultura anglosassone: sono schematizzazioni che consentono alle organizzazioni di valutare la propria condizione attraverso un sistema basato su indici complessi, e le aziende possono decidere di sottoporsi a un’analisi di questo tipo perché desiderano migliorare le proprie prestazioni e strutturare un processo di miglioramento. Sempre più spesso, però, l’occasione per questo esame si presenta quando un’azienda viene acquisita da un’organizzazione più grande, come un gruppo multinazionale, che intende verificare in modo sintetico ma significativo come viene gestita la sicurezza nell’acquisizione appena effettuata. Per verificare la cultura della sicurezza in un’azienda, è necessario seguire un processo ben strutturato. Innanzitutto, è importante definire gli obiettivi dell’assessment, stabilendo quali sono le aree chiave di preoccupazione e gli aspetti specifici della cultura della sicurezza che si desidera valutare. Successivamente, si seleziona un metodo di valutazione appropriato, che può includere indagini, interviste o analisi dei dati. Una volta raccolti i dati, si procede all’analisi, che comprende l’elaborazione statistica delle risposte, l’individuazione di tendenze e la valutazione del livello di maturità della cultura della sicurezza. I risultati vengono poi interpretati per identificare punti di forza e debolezza e formulare raccomandazioni per migliorare la cultura della sicurezza nell’azienda.

Quali sono i principali problemi delle aziende italiane?

Le valutazioni della cultura della sicurezza possono spesso incontrare difficoltà nell’ambito delle aziende italiane, paradossalmente soprattutto quando queste ritengono di aver raggiunto un buon livello di consapevolezza dei rischi e dei metodi di controllo adeguati: la maggior parte delle aziende si concentra esclusivamente sulla conformità alle normative, ritenendo che tutto si fermi al rispetto dei requisiti legali, ma ciò impedisce il progresso verso una cultura della sicurezza più solida e orientata al miglioramento continuo. Questa situazione può essere attribuita in parte agli aspetti culturali legati al modo di lavorare nel nostro paese, che possono essere evidenziati confrontando le prassi adottate, in particolare, nei paesi del Nord Europa. In Italia, si riscontra una certa propensione a privilegiare la gestione informale dei rapporti, compresi quelli di lavoro, e di conseguenza si tende a sottovalutare, talvolta persino a disprezzare, l’importanza della gestione ufficiale delle registrazioni. A ciò si aggiunge un ritardo nella diffusione della cultura tecnica, che spesso non ha ancora assimilato processi ormai consolidati come il risk management o concetti ben stabiliti come quello della cultura della sicurezza. Questi fattori contribuiscono a generare risultati deludenti negli assessment sulla cultura della sicurezza condotti all’interno delle aziende italiane. Un altro fattore che impedisce alle aziende italiane di sviluppare tutto il loro potenziale nella gestione della sicurezza è la cultura organizzativa tradizionale, caratterizzata da una gerarchia rigida e scarsa condivisione delle scelte, figuriamoci la partecipazione dei dipendenti alle decisioni riguardanti la sicurezza. Influisce molto anche la mancanza di una leadership coinvolta: la sicurezza viene considerata un affare da specialisti e il mancato impegno forte e visibile da parte dei dirigenti impedisce all’azienda sviluppare una cultura della sicurezza efficace. L’assenza, poi, di una comunicazione chiara e aperta in materia di sicurezza può ostacolare lo sviluppo di una cultura della sicurezza solida. Infine, una cultura organizzativa tradizionale può ostacolare l’applicazione corretta dei principi dei sistemi di gestione, che spesso vengono considerati strumenti accessori per ottenere la certificazione, anziché utili a migliorare il governo dei processi. Questo accade a causa della mancanza di consapevolezza dei benefici derivanti dall’applicazione dei loro principi e della resistenza al cambiamento. Come conseguenza di ciò, l’assenza di monitoraggio o della valutazione regolare delle prestazioni in materia di sicurezza, fa mancare la comprensione completa dei punti di forza, delle debolezze e delle aree di miglioramento.
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