La Campagna EU-OSHA 2023-2025: bilanci e prospettive
Le tecnologie digitali stanno cambiando radicalmente il lavoro e gli ambienti di lavoro nei Paesi europei. Per tre anni esperti e professionisti nella SSL, legislatori, parti sociali e focal point della rete dell’agenzia hanno collaborato per diffondere la consapevolezza e favorire la prevenzione di questi rischi emergenti.
Lavoro sano e sicuro nell’era digitale
In linea con l’approccio “visione zero” agli incidenti mortali sul Lavoro contenuta nella strategia Europea sulla SSL 2021-2027, come anche con gli obiettivi della Strategia digitale europea, la campagna si è posta l’obiettivo di inserire la SSL nel dibattito politico europee, unitamente alla dimensione di genere e alle esigenze di specifici gruppi di rischio.
Il Summit di Bilbao
Il ricco programma di dibattiti e presentazioni ha visto l’introduzione da parte dei ministri dell’economia e del lavoro dei governi basco e spagnolo, che hanno ribadito il forte impegno delle istituzioni per favorire i programmi di prevenzione e per portare all’attenzione delle istituzioni europee le istanze specifiche della SSL, dato il fervido dibattito e gli intensi lavori legislativi in corso.
Ben sei sessioni parallele in due giorni hanno riunito esperti di varie discipline ed esponenti di istituzioni internazionali per parlare di:
– rischio organizzativo in un ambiente di lavoro digitalizzato;
– partecipazione dei lavoratori per una digitalizzazione del lavoro sana e sicura;
– la SSL come acceleratori delle tecnologie digitali sane e sicure;
– rischio psicosociale e salute mentale nel lavoro digitale;
– tecnologie digitali nella prevenzione del rischio;
– legislazione ed etica.
Si è altresì svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Buone Pratiche, che presenteremo prossimamente in dettaglio.
Durante l’evento, un’area espositiva è stata messa a disposizione dei partecipanti per sperimentare strumenti di ultima generazione, come simulatori, visori di realtà virtuale e software avanzati di valutazione.
La sessione di conclusione ha visto l’introduzione della Campagna 2026-2028 dedicata alla salute mentale sul lavoro.
Intervista con M. Curtarelli
Il Dr. Maurizio Curtarelli (Senior Research Project Manager EU-OSHA) ha condiviso alcune novità e considerazioni sul contenuto della Campagna 2023-2025 e sulle future attività dell’Agenzia.
Nel suo indirizzo di apertura, Maria-Luisa Cabral, della Direzione generale per il lavoro gli affari sociali e l’inclusione della Commissione europea, ha accennato alla futura Direttiva UE sul lavoro di qualità? Che cos’è? Quali prospettive offre? A che punto è l’iter?
Proprio oggi la Commissione Europea ha presentato il programma della Direttiva sul lavoro di qualità e avviato la prima fase di consultazione sulla proposta legislativa volta ad assicurare i diritti dei lavoratori pur tenendo il passo con i cambiamenti tecnologici, sociali ed economici.
La Direttiva punta a un miglioramento complessivo delle condizion di lavoro basandosi su diversi indicatori di qualità, che naturalmente comprendono l’aspetto del cambiamento tecnologico. Sul tema, l’Italia ha già fatto un discreto percorso attraverso molti studi di vari istituti di ricerca ( tra gli altri).
– In sintesi, quali sono i temi di punta del rischio psicosociale collegati alla digitalizzazione del lavoro?
1) L’intensificazione del lavoro a causa dell’assegnazione automatica dei compiti attraverso procedure standardizzate, che finisce per creare una sorga di fordismo invisibile che risulta così molto difficile da monitorare.
2) L’isolamento cui è esposto il lavoratore che interagisce soltanto con una macchina e non con colleghi e – a volte – nemmeno capi; non bisogna dimenticare che la dimensione sociale, pur se potenziale fonte di conflitti, è anche una insostituibile rete di supporto e aiuto.
3) L’onnipresenza delle tecnologie attraverso i vari dispositivi che ci seguono ormai ovunque che, attraverso una costante connessione, cancella i confini tra lavoro e vita privata e altera i ritmi vitali.
– In chiusura di campagna, quali prospettive di attività da parte dell’EU-OSHA ci sono sui rischi della digitalizzazione?
L’attività di ricerca e la pubblicazione dei risultati da parte dell’Agenzia è iniziata molto prima dell’apertura della campagna e proseguirà dopo la sua conclusione. Tra gli altri, si possono citare i sondaggi OSH Pulse e ESENER e i rapporti sul rischio psicosociale su gruppi specifici dove la digitalizzazione è un fattore di rischio amplificato dalle caratteristiche del gruppo.
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