Sicurezza sul lavoro

Impresa Sicura, rimborsi fino al 100% per i dpi comprati dalle aziende

Il bando di Invitalia mette a disposizione 50 milioni per rimborsi ad aziende che hanno acquistato dispositivi di protezione individuale
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Impresa Sicura, rimborsi fino al 100% per i dpi comprati dalle aziende

Inail, come previsto dall’art. 43 del decreto Cura Italia del 17 marzo, ha trasferito a Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo) 50 milioni di euro per sostenere le aziende nel potenziamento della sicurezza nei luoghi di lavoro. Invitalia ha quindi lanciato il bando Impresa Sicura, per il rimborso fino al 100 percento delle spese sostenute dalle aziende per acquistare dispositivi sanitari e strumenti di protezione individuale.

Queste le caratteristiche di Impresa Sicura:

  • gli importi massimi rimborsabili sono di 500 euro per ogni lavoratore destinatario dei dispositivi di protezione e di 150mila euro complessivi per l’impresa;
  • l’importo minimo erogabile non può essere inferiore a 500 euro;
  • il rimborso può essere concesso fino al 100 percento della somma esborsata dall’azienda, fino a esaurimento della dotazione finanziaria disponibile nel contesto del bando Impresa Sicura;
  • rimborsabili gli acquisti di: mascherine filtranti e chirurgiche, FFP1, FFP2, FFP3; guanti in lattice, vinile, nitrile; dispositivi di protezione oculare, indumenti di protezione individuale come tute e camici; calzari e sovrascarpe; cuffie, copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti, disinfettanti, antisettici;
  • possono partecipare al bando tutte le aziende italiane che – indipendentemente da dimensione, forma giuridica e settore economico – al momento della domanda di rimborso risultino regolarmente attive nel registro delle imprese; abbiano la sede principale o secondaria in Italia; non figurino in liquidazione volontaria e non risultino sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
Leggi anche: Covid e cantieri, i rischi penali per le aziende

Le imprese possono inviare telematicamente a Invitalia la prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Invitalia pubblicherà l’elenco delle aziende richiedenti, con la notazione dell’ordine cronologico dell’avvenuta prenotazione, indicando le aziende ammesse a presentare la domanda di rimborso. Le domande effettive di rimborso saranno compilabili dalle ore 10.00 del 26 maggio 2020 alle ore 17.00 dell’11 giugno 2020, sul sito web di Invitalia. I rimborsi saranno riconosciuti entro il mese di giugno 2020.

La dichiarazione di Asso Ingegneri e Architetti

Asso Ingegneri e Architetti, sindacato di ingegneri e architetti liberi professionisti, aderente a ConfProfessioni, esprime forte perplessità circa il contenuto del bando Impresa Sicura. In particolare, si critica la decisione di Invitalia di non estendere i rimborsi ai liberi professionisti. Queste le dichiarazioni in merito del Presidente Nazionale, Ing. Maria PungettiIl bando prevede il rimborso – per le imprese – delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Non si riesce a capire come mai la platea dei liberi professionisti, che rappresenta oggi una delle componenti più importanti per il rilancio del sistema Italia, sia stata esclusa. Ogniqualvolta si parla delle libere professioni sembra che ci si dimentichi di noi tutti, salvo poi fare marcia indietro. Chiediamo a Invitalia che ci vengano fornite adeguate spiegazioni e di rivedere, se è possibile, i termini del bando.

Leggi anche: Oice, i protocolli sulla sicurezza nei cantieri sono confusi
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