Sicurezza sul lavoro

Green Pass, un’app per semplificare i controlli in azienda

Sviluppata da Sogei, l’app consente la verifica tramite codice fiscale. Il controllo avverrebbe prima dell’ingresso in ufficio, evitando code
Condividi
Green Pass, un’app per semplificare i controlli in azienda

Manca poco alla fatidica data del 15 ottobre. Nessuna proroga, da venerdì per entrare in azienda servirà il green pass. Fra le varie polemiche e perplessità vi è quella legata ai controlli, soprattutto nel caso di aziende con un numero elevato di dipendenti. Chi controllerà che tutti siano muniti della certificazione verde e che questa sia valida? E come avverranno i controlli?

Qui trovi la guida gratuita dedicata al Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro

Un’app per il controllo del green pass

Per evitare il rischio di code all’ingresso e rallentamenti è stata sviluppata un’app da Sogei, società Ict controllata dal ministero del Tesoro, che consente la verifica asincrona di un elenco di codici fiscali dei dipendenti.

Si tratta in realtà di una evoluzione dell’app Verifica C19 che viene già usata nelle scuole e nei negozi per il controllo del Qr code dei green pass. E che funziona tramite il sistema delle tessere sanitarie gestito dalla Ragioneria Generale dello Stato.

La tessera sanitaria è legata al codice fiscale che contiene un codice alfanumerico che permette di non mostrare il nome del lavoratore consentendo alle imprese di non dover verificare quotidianamente i certificati dei dipendenti. Il datore di lavoro, quindi, ancora prima che il dipendente arrivi in azienda potrebbe controllare la validità del green pass, semplicemente inserendo nell’app il codice fiscale. Uno strumento senza dubbio molto utile ma che potrebbe aprire delle controversie sul fronte della gestione dei dati personali. Sull’app il Garante della Privacy deve ancora esprimersi.

Il rientro al lavoro dei dipendenti della PA: le linee guida

La nuova applicazione Sogei potrebbe trovare impiego anche nella Pubblica Amministrazione. Intanto le linee guida operative dei ministeri Funzione Pubblica e Salute tentano di fare ordine in vista del rientro in ufficio delle 32mila amministrazioni pubbliche, con oltre 3 milioni di dipendenti. Le linee guida stabiliscono che ogni singola amministrazione è competente sugli accertamenti. Per evitare affollamenti, ogni amministrazione può in autonomia decidere orari di ingresso e di uscita che potranno essere flessibili.

Smart working per la PA, come funzionerà?

Fino al 31 dicembre 2021 ogni amministrazione può decidere di far lavorare da remoto i propri dipendenti per qualche giorno alla settimana e a rotazione. L’importante è rispettare, spiegano le linee guida, le seguenti condizioni:

  • l’invarianza dei servizi resi all’utenza;
  • un’adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza;
  •  l’assoluta riservatezza dei dati e delle informazioni trattati durante lo svolgimento del lavoro agile;
  •  un piano di smaltimento del lavoro arretrato, ove accumulato;
  • la fornitura di idonea dotazione tecnologica al lavoratore;
  • il prevalente svolgimento in presenza della prestazione lavorativa dei soggetti titolari di funzioni di coordinamento e controllo, dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti;
  • la rotazione del personale in presenza ove richiesto dalle misure di carattere sanitario. Restano validi gli accordi stipulati pre pandemia in via individuale tra datore di lavoro e lavoratore. Poi ogni amministrazione dovrà preparare il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) che prevede anche una quota di lavoro da remoto (fino al 15%).

Mobility manager

Ogni PA, spiegano le linee guida, deve avere un mobility manager, chiamato ad elaborare i piani di spostamento casa-lavoro dei lavoratori in base agli orari di ingresso e uscita. I mobility manager dei Comuni dovranno coordinare tutti i piani dei mm delle aziende pubbliche per organizzare il piano dei trasporti pubblici e gli spostamenti all’interno della città. Alle Regioni spetterà l’adeguamento dei piani di trasporto in base alle nuove fasce di orario delle PA.

Green pass e controlli nella PA

Tutti i dipendenti pubblici e i visitatori saranno obbligati, dal 15 ottobre, ad esibire il green pass. Sono inclusi quindi anche fornitori, corrieri, addetti alla manutenzione, e lavoratori nei locali mense e bar interni agli uffici pubblici.

Il green pass va controllato all’ingresso e il controllo può essere manuale o automatizzato. Si potrà usare, come accennato prima, l’app dedicata. I controlli, soprattutto in caso di grandi amministrazione, possono essere effettuati a campione, a rotazione o a tappeto giornalmente.

Ogni Pa può decidere in autonomia la modalità dei controlli. La verifica è affidata ai dirigenti apicali o a soggetti da loro delegati.

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...