Quali strategie adottare per gestire i rischi della sicurezza stradale al lavoro?
La sicurezza stradale al lavoro rappresenta un tema centrale per le aziende, che devono fronteggiare un importante incremento di incidenti, vittime e feriti. Negli ultimi anni, il tema della sicurezza stradale è tornato al centro dell’attenzione a causa di un trend preoccupante nella frequenza e nella gravità degli incidenti. Secondo i dati ISTAT sugli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2023, nel 2022 si sono verificati 3.159 decessi legati a incidenti stradali, con un incremento del 9,9% rispetto all’anno precedente. I feriti sono stati 223.475, con un aumento dell’11,1% rispetto al 2021. Questo andamento conferma una ripresa del traffico e dell’esposizione al rischio dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, ma anche una persistente fragilità nei comportamenti alla guida.
Incidenti stradali e sicurezza sul lavoro: i numeri di un fenomeno in crescita
I dati relativi agli infortuni sul lavoro forniscono un ulteriore spunto di riflessione. Nel 2023, su un totale di 490.780 infortuni denunciati all’INAIL, 16.676 si sono verificati durante l’attività lavorativa e hanno coinvolto un mezzo di trasporto, rappresentando il 3,4% del totale. Più interessante è il dato relativo ai decessi: su 909 morti sul lavoro in occasione di lavoro (esclusi quindi gli infortuni in itinere), ben 210 sono stati causati da incidenti con un mezzo di trasporto, pari al 23,1% del totale. Si tratta di una quota rilevante, che evidenzia quanto gli spostamenti rappresentino una delle condizioni più rischiose per chi lavora, soprattutto in settori come la logistica, l’assistenza tecnica o i servizi sul territorio. Gli incidenti con mezzi di trasporto, pur rappresentando una minoranza dei casi, generano conseguenze molto più gravi. È quindi fondamentale che le aziende considerino la gestione degli spostamenti come parte integrante delle proprie strategie di prevenzione.
Sicurezza stradale al lavoro: principali fattori di rischio nella mobilità aziendale
Gli spostamenti aziendali espongono i lavoratori a una serie di fattori di rischio che si sovrappongono a quelli tipici della mobilità privata, ma con alcune peculiarità legate al contesto lavorativo. I dati disponibili indicano che le cause più frequenti di incidenti stradali sono la guida distratta, l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza.
La guida distratta, spesso dovuta all’utilizzo del telefono cellulare o alla gestione simultanea di altri dispositivi elettronici, rappresenta una delle principali criticità. In ambito aziendale, la pressione a mantenersi reperibili, rispondere a chiamate o consultare informazioni durante la guida può aumentare il rischio di distrazione. È quindi essenziale che le aziende definiscano chiaramente comportamenti non tollerati e promuovano pratiche sicure.
L’eccesso di velocità e altri fattori di rischio per la sicurezza stradale al lavoro
L’eccesso di velocità, talvolta legato alla necessità di rispettare tempistiche serrate o a ritmi di lavoro intensi, costituisce un secondo fattore di rischio. Quando gli obiettivi operativi vengono posti in contrasto con la sicurezza, il risultato è un’esposizione crescente al pericolo. È responsabilità dell’organizzazione stabilire standard realistici per gli spostamenti, evitando di incentivare, anche indirettamente, comportamenti rischiosi.
La guida sotto l’effetto di alcol o sostanze psicoattive, infine, riguarda anche il contesto lavorativo, sebbene con frequenza inferiore rispetto alla guida privata. Tuttavia, in settori dove gli spostamenti sono frequenti e ripetuti, la gestione preventiva del rischio deve comprendere anche il controllo e la sensibilizzazione su questi aspetti, eventualmente attraverso politiche aziendali dedicate e strumenti di supporto ai lavoratori.
Questi fattori, considerati nel loro insieme, indicano la necessità di un approccio sistemico e proattivo alla gestione della mobilità aziendale, che non si limiti a controlli occasionali, ma si fondi su una cultura della responsabilità condivisa.
Strategie aziendali per ridurre i rischi negli spostamenti
Per gestire in modo efficace i rischi legati alla mobilità aziendale, è necessario promuovere un approccio che combini prevenzione tecnica e responsabilità individuale. Un elemento centrale è la formazione sulla guida sicura e difensiva, rivolta a tutti coloro che si spostano per lavoro. Oltre alle competenze tecniche, questi percorsi devono sviluppare la capacità di anticipare i pericoli, riconoscere le situazioni critiche e reagire con prontezza, riducendo l’impatto di comportamenti altrui potenzialmente rischiosi. Accanto alla formazione, le aziende possono attivare campagne di sensibilizzazione per rafforzare nel tempo l’attenzione alla sicurezza e promuovere una cultura di guida prudente e consapevole.
Organizzare spostamenti razionali
Organizzare gli spostamenti in modo razionale consente di aumentare l’efficienza operativa e ridurre l’esposizione ai pericoli. Evitare tragitti superflui, privilegiare soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzare tempi e percorsi contribuisce a contenere i rischi, migliorando al contempo la gestione delle risorse. Anche la diffusione del lavoro flessibile può diminuire gli spostamenti non necessari, con effetti positivi sulla sicurezza complessiva.
Regolamenti interni sulla mobilità
Infine, l’introduzione di regolamenti interni sulla mobilità e di policy aziendali coerenti con i principi della sicurezza stradale costituisce la base per un’azione sistemica. Le regole devono essere chiare, condivise e applicate in modo uniforme, con il coinvolgimento attivo di tutte le figure aziendali, dai vertici ai lavoratori operativi.
Sicurezza stradale al lavoro: 2 tecnologie per la mobilità aziendale
Il rinnovamento del parco veicoli aziendale è una strategia essenziale per migliorare la sicurezza negli spostamenti.
Veicoli dotati di sistemi ADAS
L’adozione di veicoli moderni dotati di sistemi ADAS, come la frenata automatica o il mantenimento di corsia, riduce il rischio di incidenti. I punteggi Euro NCAP offrono un riferimento utile per selezionare veicoli con elevate prestazioni in termini di sicurezza attiva e passiva. Investire in veicoli sicuri significa tutelare i lavoratori e rafforzare una cultura aziendale orientata alla prevenzione.
Monitoraggio e geolocalizzazione
L’uso di applicazioni per il monitoraggio delle flotte consente di gestire meglio i veicoli, controllando in tempo reale posizione, velocità e tempi di guida. Questi strumenti aiutano a individuare comportamenti rischiosi e ad agire rapidamente. Tuttavia, la loro adozione richiede il rispetto della normativa sulla protezione dei dati e delle garanzie previste dallo Statuto dei Lavoratori.
In Italia, la geolocalizzazione è consentita solo previo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro, come stabilito dall’articolo 4. Il trattamento dei dati raccolti deve essere conforme al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), garantendo che le informazioni siano utilizzate esclusivamente per finalità legittime, pertinenti e non eccedenti rispetto agli scopi dichiarati. È quindi fondamentale che le aziende informino adeguatamente i dipendenti sull’uso di tali sistemi, specificando le finalità del trattamento dei dati, le modalità di raccolta e conservazione, nonché i diritti degli interessati.
Verso una cultura aziendale della sicurezza stradale
Affrontare i rischi legati agli spostamenti aziendali non può limitarsi all’adozione di misure tecniche o all’introduzione di strumenti di controllo. È necessario promuovere una cultura della sicurezza stradale che sia condivisa da tutta l’organizzazione, integrando i temi della mobilità sicura all’interno della gestione complessiva dei rischi e dei comportamenti.
Una cultura efficace si costruisce innanzitutto attraverso l’esempio e la coerenza. I vertici aziendali devono essere i primi a promuovere pratiche sicure, evitando pressioni indebite sui tempi di percorrenza, valorizzando comportamenti responsabili e includendo la sicurezza stradale nei criteri di valutazione delle performance.
Il coinvolgimento dei lavoratori significa aumentare la consapevolezza
Il coinvolgimento dei lavoratori è un altro elemento essenziale: occorre favorire un clima in cui ogni persona sia consapevole dei propri comportamenti alla guida e si senta parte attiva di un sistema di prevenzione. I momenti di formazione, i confronti con esperienze reali e la possibilità di segnalare situazioni a rischio sono strumenti utili per consolidare questa partecipazione.
La comunicazione interna deve contribuire alla diffusione costante di messaggi chiari, attuali e motivanti. La sicurezza stradale può diventare un tema ricorrente nella comunicazione aziendale, con campagne dedicate, testimonianze e iniziative periodiche, che mantengano alta l’attenzione nel tempo e riducano la percezione di invulnerabilità spesso diffusa tra i guidatori abituali.
Integrare la sicurezza degli spostamenti nel sistema di gestione aziendale
Integrare la sicurezza degli spostamenti nel sistema di gestione aziendale, inserendola tra gli obiettivi di miglioramento continuo, consente di dare coerenza e continuità alle azioni intraprese. Non si tratta solo di evitare incidenti, ma di costruire un’organizzazione più consapevole, responsabile e orientata al benessere delle persone. La sicurezza stradale, in questa prospettiva, diventa parte integrante della cultura del lavoro.

