Sicurezza sul lavoro

Sicurezza nei cantieri e Covid-19: indicazioni romane da fase 2

La sicurezza e la prevenzione dei rischi di contagio nei cantieri temporanei e mobili secondo il vicepresidente degli Ingegneri della provincia di Roma
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Sicurezza nei cantieri e Covid-19: indicazioni romane da fase 2

La cosiddetta ‘fase 2’ della lotta alla diffusione del Covid-19 è caratterizzata dalla prevenzione dei rischi di contagio anche nei luoghi di lavoro di molte attività, tra cui i cantieri temporanei e mobili. A questo proposito, il Protocollo condiviso per i cantieri, sottoscritto dalle parti sociali il 19 marzo 2020, detta disposizioni che impegneranno datori di lavoro, dirigenti, lavoratori e coordinatori per la sicurezza su due obiettivi fondamentali:

  • mantenere, ove possibile, il distanziamento sociale nelle lavorazioni e negli spazi comuni;
  • assicurare un’adeguata protezione e igiene personale a tutti gli operatori presenti in cantiere.

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ha pubblicato un vademecum (curato dell’ingegner Massimo Cerri, Vicepresidente dell’Ordine), che fornisce utili informazioni su come applicare il protocollo e affrontare con successo la difficile sfida per la sicurezza nei cantieri. Le misure indicate nel vademecum vanno integrate con quelle del Piano di Sicurezza e Coordinamento (Psc) e vanno trasmesse anche a fornitori, sub affidatari e lavoratori autonomi. Ecco una sintesi dei contenuti del vademecum.

Distanziamento nelle lavorazioni, sicurezza e mascherine obbligatorie

Durante l’esecuzione delle lavorazioni, è assolutamente necessario rispettare la distanza minima di 1 metro tra le persone, prevista dai vari Dpcm emanati nel marzo 2020. Ma questo non è sempre possibile; che fare allora? Nei casi “limitati e strettamente necessari” per le attività  “inevitabili” a distanza ravvicinata tra due operatori, questi dovranno indossare guanti e mascherina del tipo FFP2 o FFP3.

Attenzione. In caso di difficoltà  di approvvigionamento di questa tipologia di Dpi, è ammesso l’utilizzo di mascherine conformi alle indicazioni dall’autorità  sanitaria o mascherine chirurgiche o mascherine filtranti prive del marchio CE5. Senza tali misure di sicurezza la lavorazione è vietata.

Sicurezza e sanificazione degli ambienti e igiene personale

Ogni ditta presente in cantiere dovrà  garantire per i suoi operai, sub appaltatori e lavoratori autonomi la sanificazione degli ambienti ufficio/spogliatoio/mensa-ristoro e wc (come indicato in Allegato 1 del Dpcm 8 marzo 2020). Le superfici dovranno essere pulite, almeno quotidianamente, con disinfettante a base di cloro o alcool.

Ogni ditta presente in cantiere deve garantire per i suoi operai, sub appaltatori e lavoratori autonomi la disponibilità di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. I lavoratori hanno l’obbligo a lavarsi le mani con tale soluzione all’ingresso in cantiere, prima e dopo le pause pranzo e all’ingresso e all’uscita dai servizi igienici.

Mezzi e attrezzi di cantiere

I mezzi di cantiere (quali ad es. escavatori, piattaforme elevatrici, pale), se utilizzati da più persone, dovranno essere igienizzati per la porzione riguardante quadro di comando, volante, maniglie ecc., ogni volta prima e dopo il loro utilizzo con apposita soluzione idroalcolica.

Gli attrezzi manuali dovranno essere dati in dotazione ad un solo operaio ed utilizzati con i guanti. Si suggerisce di provvedere alla loro igienizzazione, almeno quotidiana, con soluzione idroalcolica. In particolare è obbligatorio provvedere alla igienizzazione in caso si preveda un uso promiscuo da parte delle maestranze.

L’impiego di ascensori e montacarichi è consentito esclusivamente ad un operatore per volta, o, in alternativa, con l’impiego di mascherine FFP2 o FFP3 o, in mancanza, mascherine conformi. I comandi e le pulsantiere dovranno essere igienizzate con apposita soluzione idroalcolica prima e dopo l’uso.

Pause, turni e spazi comuni

Nei momenti relativi alla pausa pranzo, se non può essere garantita la distanza minima di 1 metro tra i lavoratori, bisognerà effettuare una turnazione degli stessi per evitarne l’aggregazione, sfalsando se necessario la suddetta pausa di 30 minuti l’una dall’altra.

La stima del numero di operai per ogni turno deve essere fatta  in base agli spazi presenti in cantiere. L’importante è che durante la pausa pranzo venga rispettata la distanza minima di un metro ogni lavoratore. E gli stessi non dovranno essere seduti l’uno di fronte all’altro. Andrà di volta in volta valutata la possibilità di adibire altri spazi per la zona ristoro oltre a quelli già  consentiti ed evidenziati nel layout di cantiere.

Negli spogliatoi, se non può essere garantita la distanza di minimo 1 metro tra i lavoratori, andrà  effettuata una turnazione degli stessi per evitarne l’aggregazione ed il rispetto della distanza minima.

Consegna merci

L’attività  della consegna di merci e materiali in cantiere avverrà  posizionando gli stessi nell’apposita area di scarico prevista nel layout di cantiere. Tali operazioni dovranno avvenire sempre garantendo la distanza di almeno 1 metro tra le persone, nel caso in cui ciò non sia possibile è necessario dotarsi di mascherine. Lo scambio della documentazione delle merci consegnate in cantiere (bolle, fatture..) dovrà avvenire tramite l’utilizzo di guanti monouso (qualora non disponibili, lavare le mani con soluzione idroalcolica).

Sospensione delle lavorazioni

La possibilità  di contagio in conseguenza di comportamenti inadeguati da parte dei lavoratori (e di tutti coloro che operano in cantiere) si configura come rischio grave ed immediato e comporta la sospensione delle lavorazioni se:

  • la lavorazione da eseguire in cantiere impone di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro, non sono possibili altre soluzioni organizzative e non sono disponibili, in numero sufficiente, mascherine e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, tute,cuffie, ecc.) conformi;
  • l’accesso agli spazi comuni, per esempio le mense, non può essere contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano; non è possibile assicurare il servizio di mensa in altro modo;
  • un lavoratore che si accerti affetto da Covid-19 comporta la quarantena per tutti i lavoratori che siano venuti a contatto con il collega contagiato e non è possibile la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni;
  • laddove vi sia il pernotto degli operai ed il dormitorio non abbia le caratteristiche minime di sicurezza richieste e/o non siano possibili altre soluzioni organizzative;
  • vi è  indisponibilità  di approvvigionamento di materiali, mezzi, attrezzature e maestranze funzionali alle specifiche attività  del cantiere.

La ricorrenza delle predette ipotesi deve essere attestata dal coordinatore per la sicurezza nell’esecuzione dei lavori che ha redatto l’integrazione del Piano di sicurezza e di coordinamento. Qualora il Committente o il Responsabile dei lavori non adottasse provvedimenti, il Coordinatore deve darne comunicazione alla Asl competente ed alla Direzione Territoriale del Lavoro.

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