Il badge digitale entra nei cantieri e ridisegna il Testo Unico
Il Decreto Sicurezza sul Lavoro (D.L. 159/2025) introduce una delle innovazioni più rilevanti per il settore delle costruzioni: l’obbligo del badge digitale per tutti i lavoratori nei cantieri.
Non si tratta di un semplice aggiornamento tecnico, ma di un passo strutturale verso una gestione data-driven della sicurezza.
Il badge si affianca alle modifiche introdotte con la Legge 203/2024, che ha aggiornato il Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), rafforzando i meccanismi di prevenzione, controllo e vigilanza: insieme, norma e tecnologia, definiscono una nuova architettura operativa fondata su dati, interoperabilità e accountability.
Come funziona il badge digitale nei cantieri?
Il badge digitale previsto per i cantieri è un tesserino elettronico individuale, dotato di codice univoco e crittografia anti-contraffazione.
Traccia in modo automatico ingressi, uscite e tempi di permanenza, associando ciascun lavoratore a un’identità verificata e a un’impresa di appartenenza.
Tutti i dati confluiscono in una piattaforma nazionale connessa al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), accessibile agli enti di vigilanza.
Oltre a semplificare la gestione amministrativa, il badge abilita una tracciabilità in tempo reale delle presenze, favorendo il controllo coordinato tra imprese, committenti e istituzioni.
L’innovazione che rende operativa la norma
L’introduzione del badge digitale nei cantieri concretizza gli obiettivi del Testo Unico:
- identificazione certa e immediata di ogni lavoratore;
- controllo automatizzato degli accessi e delle presenze;
- responsabilità condivisa tra imprese, professionisti e organismi di vigilanza.
La tecnologia diventa così un’estensione pratica della norma: trasforma la compliance da adempimento statico a processo continuo, migliorando prevenzione, auditabilità e qualità dei dati.
Badge digitale nei cantieri: impatti per imprese e operatori
Per le imprese edili, il badge digitale comporta un ripensamento dei processi di sicurezza e gestione del personale.
Per RSPP e coordinatori, il badge rappresenta un cruscotto digitale di cantiere: permette di verificare presenze, turni e qualifiche in tempo reale, riducendo burocrazia e tempi di controllo.
Le modifiche al D.Lgs. 81/2008
L’aggiornamento del Testo Unico Sicurezza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 Ottobre 2025, introduce misure che rafforzano la governance della sicurezza sul lavoro.
Tra le principali novità:
- incentivi per le imprese virtuose e potenziamento della vigilanza
La norma incentiva le misure di riduzione degli infortuni sul lavoro e premia le aziende virtuose, quelle attente a salute e sicurezza. Il decreto interviene prevedendo, tra l’altro:
- revisione delle aliquote INAIL e contributi agricoli.
- rete del lavoro agricolo per le imprese virtuose a cui verrà riservata una quota delle risorse programmate dell’INAIL.
- badge digitale di cantiere e patente a crediti: il provvedimento introduce l’obbligo per tutte le imprese in appalto e subappalto, sia nel settore pubblico che in quello privato, di adottare il badge digitale di cantiere.
- potenziamento dell’apparato ispettivo e promozionale.
- aggiornamento dell’assegno di incollocabilità erogato dall’INAIL per i lavoratori infortunati.
- Formazione, indennizzi e tutela specifica
Il decreto interviene in modo incisivo anche sulla formazione e sulla tutela specifica, prevedendo, tra l’altro:
- rafforzamento della formazione per lavoratori e datori di lavoro.
- rafforzamento della sicurezza degli studenti nell’ambito dei percorsi alternanza scuola-lavoro.
- formazione nelle scuole.
- viene promossa l’adozione di linee guida per l’identificazione, il tracciamento e l’analisi dei mancati infortuni (c.d. near miss) da parte delle imprese con più di quindici dipendenti.
- supporto economico alle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto e l’adozione di dispositivi di protezione individuale caratterizzate da tecnologie innovative e sistemi intelligenti.
- visite mediche aggiuntive qualora vi sia il ragionevole motivo di ritenere che un lavoratore si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche.
Questi interventi sono finalizzati a integrare e valorizzare le soluzioni tecnologiche, favorendo una maggiore sicurezza sul lavoro attraverso sistemi più interoperabili e una tracciabilità digitale sempre più efficace.
Sicurezza e digitalizzazione ora percorrono un’unica traiettoria
Le modifiche introdotte dal nuovo decreto sicurezza e dall’introduzione del badge digitale hanno come l’obiettivo di ridefinire una sicurezza tracciabile, interoperabile e predittiva, in cui i dati diventano leva strategica per prevenire rischi e ottimizzare processi.
In questo scenario, la digitalizzazione non sostituisce la norma: la potenzia, rendendola misurabile, verificabile e sempre più integrata con i sistemi di gestione aziendale.
È la direzione della Sicurezza 4.0, dove la protezione del lavoro passa dalla carta al dato.
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La digitalizzazione consente di semplificare la conformità normativa, ridurre errori e promuovere una cultura della sicurezza basata sui dati, in piena coerenza con i principi del nuovo Testo Unico e del Badge Digitale.
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