Rischio idrogeologico

Regione Marche e Cnappc: nuovi concorsi di riqualificazione

Le Marche, dopo i disastri ambientali degli ultimi mesi, guardano anche alla riqualificazione. In arrivo nuovi concorsi di progettazione per il recupero degli spazi pubblici più degradati. L’accordo tra Regione Marche, Cnappc e Ordini degli architetti e degli ingeneri
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Regione Marche e Cnappc: nuovi concorsi di riqualificazione

Nuove prospettive di rigenerazione urbana per la regione Marche, colpita negli ultimi mesi da una serie di calamità naturali che hanno profondamente segnato la popolazione, il patrimonio e l’economia della regione.

Dal fronte architettura e ingegneria qualcosa si è mosso ed è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra Regione Marche, Cnappc (Consiglio nazionale degli architetti), Federazione degli Ordini degli Architetti ppc e degli Ordini degli Ingegneri delle Marche. Saranno presto banditi nuovi concorsi di progettazione per porre la qualità al centro del recupero, riuso e riqualificazione delle aree urbane dismesse e degradate dei territori interni periferici. È sicuramente un passo importante che contribuisce alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, necessario per far fronte all’elevato rischio sismico di cui soffrono le Marche.

Cos’è stato sottoscritto nel Protocollo d’intesa

Con l’obiettivo di riqualificare consolidate situazioni di degrado di alcuni luoghi pubblici dei borghi storici e rurali marchigiani, sarà attivato un concorso di progettazione a due gradi, previa individuazione dei Comuni destinatari del bando pubblico. La Regione Marche finanzierà le risorse e gli interventi, il Cnappc metterà a disposizione la piattaforma informatica, la Federazione degli Ordini degli Architetti e degli Ordini degli Ingegneri delle Marche fornirà la propria consulenza per la stesura del bando di concorso. Sono 111 i comuni che si potranno candidare e verranno selezionate le tre migliori proposte. Successivamente si darà il via al concorso di progettazione vero e proprio, previsto in due gradi, con la partecipazione di un’ampia platea di architetti e ingegneri.

Il tema sarà quello della riqualificazione a tutto tondo per dare vita a nuovi spazi pubblici e rimettere in sesto le situazioni più degradate e perché no danneggiate dalle recenti alluvioni o dal sisma frequente.

La Regione Marche post sisma e alluvione

Queste iniziative di collaborazione e supporto, già sperimentate in altri contesti, sono fondate sulla ricerca della qualità in architettura, indispensabile per il futuro delle città. Ancora più indispensabili per una regione come le Marche dove sisma e alluvioni hanno portato tanti danni.

Si lavora ancora per la messa in sicurezza degli edifici dal terremoto del 2016, per arginare le caratteristiche di forte vulnerabilità delle strutture che non sono state danneggiate, ma che sono a rischio. “Serve un approccio sistemico, che non si limiti alla riparazione dei danni ma che punti alla riduzione del rischio, anche riorientando a questo fine il superbonus e l’intero sistema delle detrazioni fiscali” spiega Giovanni Legnini, commissario straordinario Sisma 2016, dopo la recente scossa che ha colpito la regione il 9 novembre 2022. Le province di Ancona e Pesaro-Urbino stanno intanto facendo i conti con i postumi dell’alluvione del 15 settembre 2022 che ha portato danni per 2 miliardi di euro stimati. Stanziati proprio in questi giorni 400 milioni dal governo per far fronte all’emergenza con varie misure di soccorso, di smaltimento e di ripristino dei servizi, delle risorse e delle strutture danneggiate.

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