Emergenza alluvione Emilia Romagna: serve l’accesso al fondo di solidarietà Ue

In attesa di capire martedì 22 maggio quale sarà lo stanziamento effettivo per fronteggiare l’emergenza alluvione in Emilia Romagna e per rimettere in piedi il tessuto produttivo ed economico dell’intera area e delle singole città stravolte dalla forza dell’acqua, in questi giorni i singoli ministri del Governo Meloni stanno affrontando la situazione, ognuno secondo le proprie competenze.
Emergenza alluvione Emilia Romagna e la richiesta di aiuto all’Europa
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto nella mattinata del 18 maggio era a Bologna per partecipare, nella sede della Protezione civile regionale, a un confronto operativo di aggiornamento sugli effetti della forte ondata di maltempo che ha colpito la Regione. Con lui il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il vicepresidente Irene Priolo. “Il governo è impegnato sull’emergenza, che sarà valutata comune per comune – ha ricordato Pichetto Fratin – alcuni impegni intanto sono già stati assunti e altri arriveranno nel Consiglio dei Ministri di martedì. Ora valuteremo insieme alle nostre rappresentanze a Bruxelles l’attivazione del Fondo di Solidarietà europeo: credo ci siano tutte le condizioni”.
“L’Emilia-Romagna ha una pericolosità alta a livello idrogeologico e in questo caso si sono aggiunte concomitanze che hanno inciso tutte in negativo. Ora serve – ha concluso Pichetto – un lavoro di squadra e un’attenzione puntuale: non solo sulle risorse, ma anche sui meccanismi decisionali”.
Il Presidente Bonaccini, ringraziando la macchina dei soccorsi all’opera, ha sottolineato l’importanza della presenza del governo “per capire come rispondere nell’immediato e per pianificare la mole di lavori necessaria, con una rigida programmazione che aiuti dunque anche sul fronte della prevenzione”.
Irene Priolo, Vicepresidente regionale e assessore con deleghe sui temi ambientali, ha fatto il punto assieme al governatore sulla situazione di emergenza attualmente riscontrata sul territorio. Sono quarantadue i comuni coinvolti, in una vasta area che va da Bologna a Rimini, con diecimila sfollati, di cui 9600 in palestre e strutture di assistenza. Quattrocento invece le strade distrutte o interrotte, 250 quelle chiuse. Sono, infine, 21 i corsi d’acqua in tracimazione e quasi trecento le frane attive.
Matteo Salvini a Bologna per fare il punto sulle le infrastrutture
Non solo ponti e strade distrutte: l’emergenza alluvione in Emilia Romagna ha avuto un pesantissimo impatto anche sulle infrastrutture ferroviarie. La situazione del trasporto ferroviario è in miglioramento, con la movimentazione sulle linee ad alta velocitò che è ripresa pur con qualche rallentamento. In linea generale, Bologna e Faenza sono di nuovo collegate dai treni mentre è difficile fare previsioni su altre linee ferroviarie chiuse. L’obiettivo è tornare progressivamente alla normalità, nella consapevolezza che la tratta Bologna-Rimini è particolarmente problematica.
Il ministro Matteo Salvini sarà a Bologna nel pomeriggio di oggi 20 maggio 2023 per fare una valutazione sulla situazione trasporti e infrastrutture a seguito dell’emergenza alluvione in Emilia Romagna.