Rischio idrogeologico

È legge il Decreto alluvioni e bradisismo

La legge affronta gli eventi alluvionali verificatisi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei
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È legge il Decreto alluvioni e bradisismo

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 4 luglio 2025 la legge n. 101 del 4 luglio 2025, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 65 del 7 maggio 2025, cd. Decreto alluvioni e bradisismo, recante ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei.

La norma dispone anche interventi di carattere finanziario in materia di protezione civile, con l’accento su misure operative, ricostruttive e di sostegno economico e sociale.

La Tangenziale di Napoli via di fuga principale dai Campi Flegrei

Per rafforzare, nel territorio del Comune di Pozzuoli, la funzionalità e le condizioni di sicurezza dell’A56 Tangenziale di Napoli, riconosciuta come via di fuga principale nella pianificazione di emergenza dell’area dei Campi Flegrei, è stato siglato nella sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un protocollo d’intesa sottoscritto dal commissario straordinario di governo per l’attuazione degli interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato, dal direttore generale per le Autostrade del Mit, Sergio Moschetti, dal Sindaco del Comune di Pozzuoli, Luigi Manzoni, e dell’amministratore delegato della Tangenziale di Napoli, Luigi Massa.

L’accordo rientra nel “Primo Programma di interventi per la funzionalità delle infrastrutture pubbliche“, approvato con decreto del ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare del 12 febbraio 2025. L’obiettivo primario è contrastare il fenomeno del bradisismo, assicurando l’efficacia e l’affidabilità della pianificazione di emergenza.

Decreto alluvioni e bradisismo: gli interventi previsti

Tra gli interventi prioritari figurano nel Decreto alluvioni e bradisismo il completamento e la rifunzionalizzazione dello svincolo di via Campana della A56 Tangenziale di Napoli e la realizzazione nel Comune di Pozzuoli di un nuovo ingresso controllato nella A56, direzione Ovest, da via Cigliano. Questi interventi avranno lo scopo di fornire due nuovi accessi e vie di fuga per i cittadini del Comune alle porte di Napoli e miglioreranno le condizioni di sicurezza e la gestione dell’autostrada garantendo la piena funzionalità dell’assetto viario in caso di calamità.

Per la progettazione, realizzazione e gestione è stata individuata Tangenziale di Napoli S.p.A., controllata del Gruppo Autostrade per l’Italia, che opera in virtù della concessione del Mit, essendo le nuove opere direttamente connesse alla Tangenziale stessa e in ragione delle competenze sviluppate dalla Società nel campo della gestione e realizzazione di infrastrutture autostradali. Il protocollo d’intesa definisce gli impegni reciproci, con gli oneri finanziari interamente a carico della struttura commissariale.

I Campi Flegrei di Pozzuoli sono una delle aree urbane con indice di pericolosità geologica più alto d’Europa. Lo conferma l’analisi fatta grazie all’Urban Geo-climate Footprint – UGF, lo strumento realizzato da Ispra in collaborazione con EuroGeoSurveys, che classifica le città dal punto di vista geologico e climatico per aiutarle ad affrontare le sfide del futuro.

L’Urban Geo-climate Footprint

Pozzuoli costituisce un’area urbana in cui prevale l’incidenza dovuta ai processi geologici profondi e all’assetto geologico. Sia l’indice UGF=327 sia l’indice di pericolosità geologica si pongono nella fascia dei valori più elevati delle città europee analizzate. I geologi dell’Ispra hanno sviluppato una metodologia che mira alla valutazione della “pressione” esercitata dalle condizioni geologiche e climatiche sulle aree urbane, l’Urban Geo-climate Footprint, una procedura attraverso la quale viene analizzata “l’impronta” geologico-climatica che agisce su una determinata area urbana, intesa come il risultato dell’azione combinata di quattro fattori:

  • assetto geologico,
  • processi geologici “profondi”,
  • processi geologici “superficiali”,
  • processi esogeni.

Per ciascuno di tali fattori viene calcolato il contributo relativo, ad esempio, all’incidenza e occorrenza di eventi sismici, vulcanici, tsunami, emissioni di gas e sinkholes. Il risultato viene espresso attraverso il punteggio complessivo detto UGF score, l’indice di pericolosità geologica e l’indice della tipologia di evento, ovvero se si tratta di eventi improvvisi (es. alluvioni) o di condizioni strutturali (es. assetto geologico).

L’interferenza tra le attività antropiche e il sistema suolo-sottosuolo-acque sotterranee viene a sua volta valutata considerando il grado di impermeabilizzazione del suolo, il consumo di sottosuolo riferito all’esistenza di cavità sotterranee e, infine, le condizioni di sfruttamento e inquinamento delle acque di falda.

Il risultato finale viene sintetizzato attraverso il City Geo Factsheet, dove vengono riportati oltre all’indice UGF che definisce la pressione geologica sulla città, un grafico-radar che sintetizza l’assetto geologico della città, l’indice GI (Geohazard Index) di pericolosità geologica e il rapporto tra shock e stress.

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