Rifiuti
Stati generali della Green Economy: a Rimini il punto sull’economia circolare
Dieci misure di investimento per attivare oltre 21 miliardi di investimenti e far ripartire la crescita e l'occupazione: ad Ecomondo le strategie per far ripartire l'Italia
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Ad Ecomondo, l’appuntamento dedicato alle tecnologie e innovazioni green in programma a Rimini fino al 9 novembre, durante la prima giornata di fiera è stata presentata la Relazione 2018 sullo stato della Green economy. Al nostro Paese servirebbero cinque anni di investimenti pubblici green compresi tra i 7 e gli 8 miliardi di euro, strutturati in dieci misure per compiere un significativo passo in avanti nella transizione dell’Italia verso la green economy. Potrebbero generare oltre 20 miliardi di euro in investimenti privati, aiutare la ripresa e creare nuova occupazione, che in 5 anni potrebbe raggiungere i 2,2 milioni posti di lavoro (3,3 con l’indotto). Ma vediamo i dettagli del documento redatto dagli Stati Generali della Green Economy.
Lavoro e sviluppo in formato green
Lo studio contenuto nella Relazione sullo stato della green economy del 2018, il documento introduttivo degli Stati Generali della Green Economy, è stato presentato nella giornata inaugurale della due giorni verde (6 e 7 novembre) organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy – formato da 66 organizzazioni di imprese – in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, a Rimini nell’ ambito di Ecomondo. Il pacchetto delle 10 misure green su cui indirizzare gli investimenti, pubblici e privati, prevede:- un raddoppio delle fonti rinnovabili;
- azioni di riqualificazione profonda degli edifici privati e pubblici;
- il conseguimento dei nuovi target europei di riciclo dei rifiuti;
- la realizzazione di un grande Programma di rigenerazione urbana;
- il raddoppio degli investimenti nell’eco-innovazione;
- misure per la mobilità urbana sostenibile e per l’agricoltura ecologica e di qualità;
- la riqualificazione del sistema idrico nazionale;
- il rafforzamento della prevenzione del rischio idrogeologico fino al completamento delle bonifiche dei siti contaminati.
L’occupazione possibile della green economy in Italia
L’impatto occupazionale è stato calcolato per ciascuna misura di green economy individuata. I settori a più alto coefficiente occupazionale, considerando i 5 anni, sono:- le fonti rinnovabili con il 32% del totale degli occupati (circa 702.000 posti di lavoro diretti e indiretti);
- l’agricoltura biologica e di qualità con il 18% del totale degli occupati (circa 393.000 posti di lavoro, in questo caso solo diretti);
- la rigenerazione urbana con il 12% (circa 255.000 posti di lavoro);
- l’efficientamento degli edifici con il 9% (oltre 197.000 occupati);
- la riqualificazione del sistema idrico con l’8% (circa 178.000 posti di lavoro);
- la bonifica dei siti contaminati con il 5% (circa 117.000 posti di lavoro).

Percentuale degli occupati nei 10 settori della green economy
