Rifiuti

Plastica riciclata, accordo tra Unilever e Seri Plast per stabilimento in Molise

Grazie a un progetto di riconversione industriale, in Molise nascerà uno dei siti per la produzione di plastica riciclata più avanzati d’Europa
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Plastica riciclata, accordo tra Unilever e Seri Plast per stabilimento in Molise
In Molise nascerà uno dei siti per la produzione di plastica riciclata più avanzati d’Europa. Il progetto di riconversione industriale è frutto di un accordo tra Unilever, multinazionale nel campo dell’alimentazione, delle bevande e dei prodotti per l’igiene e per la casa, e Seri Plast, azienda attiva nella produzione di compound termoplastici e polimeri riciclati e controllata di Seri Industrial, Investment Company quotata sul listino MTA di Milano. Il 22 marzo 2021, le due società hanno annunciato la costituzione di una partnership per riconvertire lo stabilimento Unilever di Pozzilli, in provincia di Isernia, attraverso una joint venture paritetica. Seri Plast apporterà al progetto il suo know-how tecnologico nel recupero di materiali plastici post consumo e nel posizionamento lungo l’intera filiera produttiva. L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione del Governo e del Regione Molise, di concerto con i sindacati confederali. E con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico.

L’accordo

Il progetto, che ha l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione e l’indotto dell’area, prevede una prima fase di consultazione sindacale per discutere i dettagli del piano di riconversione, e una successiva fase di transizione, in cui si provvederà a una graduale riconversione del sito. Oltre alla riconversione, la Joint Venture e Unilever stanno definendo i termini e le condizioni per una partnership commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo. L’accordo porterebbe all’azienda un vantaggio competitivo sul mercato e rispetterebbe le direttive comunitarie e nazionali per ridurre l’inquinamento correlato all’utilizzo della plastica.

Gli investimenti

L’investimento complessivo per il progetto è stimato attorno ai 75 milioni di euro. Tuttavia, i partner puntano a chiedere finanziamenti nazionali a supporto dell’investimento, puntando sul carattere innovativo del progetto. In particolare, la joint venture proporrà la sottoscrizione di un accordo di sviluppo al fine di richiedere finanziamenti nazionali a parziale copertura delle spese relative a tecnologia e impianti necessari a produrre materiali termoplastici di altissima qualità destinati a utilizzi anche nel settore alimentare.

Lo stabilimento

Attualmente, nello stabilimento di Pozzilli vengono prodotti detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti per Unilever. Le tempistiche per i lavori di riconversione sono state stimate in un periodo compreso tra i 18 e i 24 mesi. Dopo la conversione, lo stabilimento diventerà un sito per la produzione di plastica riciclata. In particolare, sarà l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici.

I lavoratori

In base alle condizioni stabilite dall’accordo sindacale, tutti i lavoratori attuali dello stabilimento saranno occupati nel nuovo sito. Durante il periodo di transizione, Unilever accompagnerà i lavoratori di Pozzilli con un programma di supporto integrato per metterli nelle condizioni di operare al meglio nella nuova realtà produttiva. Tra gli aspetti compresi ci sono la formazione tecnica e la gestione del cambiamento. Il programma è in linea con l’impegno globale “Future of work” di Unilever, che supporta i collaboratori nell’aggiornamento e sviluppo di nuove competenze. In questo ambito, la multinazionale si è posta gli obiettivi di riqualificare o migliorare le competenze dei propri collaboratori per assicurare che abbiano una gamma di competenze orientata al futuro entro il 2025; di offrire a tutti i propri collaboratori accesso a opzioni di lavoro flessibile entro il 2030; e di preparare 10 milioni di giovani con competenze essenziali per nuove opportunità professionali entro il 2030.

L’economia circolare in Italia

Il progetto di riconversione dello stabilimento punta a rendere Pozzilli e la Regione Molise leader nel settore dell’economia circolare in Italia. Il nostro Paese, infatti, ha la necessità di aumentare la propria capacità di riciclo dei rifiuti plastici per raggiungere i target imposti dall’Unione Europea per il 2030 e il 2050. Nello specifico, si stima che l’incremento della capacità di riciclo dell’Italia dovrà essere di almeno 350 kton/anno entro il 2025. Attualmente, invece, una quota rilevante di rifiuti plastici viene smaltita negli inceneritori o nelle discariche e ogni anno circa 53 mila tonnellate di plastica finiscono nel Mar Mediterraneo. In particolare, il Sud Italia è privo di impianti di riciclo di rifiuti di imballaggi in plastiche miste, come quello che sarà realizzato a Pozzilli. Inoltre, nonostante la raccolta differenziata nelle regioni del Mezzogiorno sia aumentata del 25,8% nel 2019 rispetto all’anno precedente, non è invece aumentata la capacità locale di riciclo.

L’impegno green di Unilever

Il progetto di riconversione consentirà a Unilever di progredire nel percorso di sostenibilità intrapreso verso l’ambizioso traguardo globale “zero rifiuti”. Gli impegni della multinazionale verso questo obiettivo prevedono entro il 2025: il dimezzamento dell’utilizzo di plastica vergine, riducendo l’utilizzo di confezioni in plastica di oltre 100 mila tonnellate; il supporto nella raccolta e nel trattamento di una quantità di imballaggi in plastica maggiore di quella venduta; il 100% degli imballaggi in plastica progettato per essere al 100% riutilizzabile, riciclabile o compostabile; e l’utilizzo di materiali plastici riciclati post-consumo per il 25% del totale. Inoltre, questa partnership è in linea con la strategia “Clean Future” di Unilever, volta a ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti destinati alla pulizia e al bucato mantenendone inalterate le prestazioni. L’obiettivo del programma è di eliminare totalmente, entro il 2030, dai prodotti per la pulizia e il bucato della multinazionale, le sostanze chimiche derivanti da combustibili fossili sostituendole con fonti di carbonio rinnovabili o riciclate. Ad esempio, dal 2020 tutte le bottiglie di detersivo per i piatti provengono da plastica riciclata, con un risparmio di 3500 tonnellate di plastica vergine ogni anno.

I soci e le istituzioni

Primo caso di adesione al Green New Deal

“In questi mesi abbiamo lavorato con Unilever e le istituzioni locali non solo per evitare la chiusura dello stabilimento di Pozzilli ma per individuare la migliore soluzione capace di garantire al sito produttivo e al territorio un solido futuro dal punto di vista economico, occupazionale, sociale e ambientale. Il progetto ha tutte le prerogative per accedere al finanziamento nazionale, attraverso l’approvazione di una proposta di contratto di sviluppo, per un investimento complessivo stimato di 75 milioni di euro. Con questo progetto vogliamo portare anche a livello europeo un primo caso virtuoso di adesione al Green New Deal. Per questo abbiamo lavorato in modo che venisse supportato con tutti gli strumenti possibili questo progetto industriale”, ha commentato Alessandra Todde, Viceministro dello Sviluppo Economico.

Modello di co-creazione multi-stakeholder

“Il progetto è il risultato di un nuovo modello di co-creazione multi-stakeholder in cui Unilever ha fortemente creduto sin dall’inizio. Abbiamo lavorato insieme a Governo, Regione e parti sociali seguendo due principi guida: strategicità di lungo periodo e salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti e dell’indotto; garanzia di sostentamento nella catena del valore dell’area industriale e della comunità locale. Il progetto è inoltre innovativo perché è il primo esempio per Unilever a livello globale di piano “Future of Work” messo in atto tramite riconversione industriale. Nella fase di transizione, infatti, Unilever accompagnerà i lavoratori in un percorso di riqualificazione e sviluppo di nuove competenze utile al reimpiego nello stabilimento a nuova vocazione industriale”, ha spiegato Gianfranco Chimirri, HR Director di Unilever e responsabile del progetto.

Elevati standard tecnologici

“Lo stabilimento, una volta riconvertito, sarà l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare la frazione mista degli imballaggi da post-consumo, che attualmente viene inviato a discarica, a impianti di termovalorizzazione e cementifici. L’impianto di Pozzilli sarà realizzato con l’applicazione dei migliori standard tecnologici e permetterà al sistema Paese di ridurre la produzione e l’utilizzo di plastica vergine da idrocarburi, aderendo virtuosamente agli orientamenti del Green Deal europeo. Mediante l’utilizzo di polimeri riciclati, i nuovi imballaggi prodotti saranno esentati dalla Plastic Tax e rispetteranno i target qualitativi di performance richiesti da Unilever e dal mercato”, hanno rimarcato Vittorio Civitillo, Presidente e Ceo di Seri Plast, e Andrea Civitillo, Ceo di Seri Plast.
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