Il regolamento UE numero 40, pubblicato il 22 gennaio 2025, introduce modifiche di tutto rilievo sul tema degli imballaggi e dei
rifiuti imballaggi. Vediamo perché.
Perché era necessario adeguare i requisiti essenziali per gli imballaggi?
Era diventato necessario adeguare i requisiti essenziali per gli imballaggi, alla luce dei progressi scientifici e tecnologici. Non solo. Era diventato necessario (come peraltro anche in altri ambiti) tenere conto del ruolo e degli effetti del commercio elettronico, e, nel caso specifico degli imballaggi, tenere conto anche delle nuove abitudini che hanno preso piede. Nuove rispetto ai tempi in cui era stata elaborata la normativa precedente, come ad esempio nell’ambito di bevande e alimenti da asporto, con tutto ciò che ne consegue in termini di imballaggi.
Proviamo a fare alcune prime considerazioni su questo regolamento, che entra in vigore l’11 febbraio, ma che troverà applicazione dal 12 agosto 2026, sebbene con alcune eccezioni.
Innanzitutto, siamo di fronte al passaggio da una direttiva europea ad un regolamento: e già questo comporta importanti novità. La scelta, adottata in UE ormai da tempo, è guidata dall’obiettivo di una maggiore armonizzazione delle misure nazionali, limitando, quindi, la possibilità di ostacoli negli scambi e restrizioni della concorrenza in UE, ma anche consentire alla normativa di essere più incisiva nel raggiungimento degli obiettivi.
Uno dei macro obiettivi del regolamento è quello di ottenere i migliori risultati ambientali, attraverso la riduzione della quantità di imballaggi immessi sul mercato in volume e in peso e la prevenzione della produzione di rifiuti di imballaggio, in particolare riducendo al minimo gli imballaggi, evitando quelli superflui e aumentando il riutilizzo.
Cosa ci aspetta dal Regolamento UE 2025/40?
Da un lato, trattandosi di regolamento, si rileva che al suo interno vi sono disposizioni di diretta attuazione certo, secondo i tempi previsti. E, al contempo, vi sono disposizioni che richiedono agli Stati membri di attivarsi per definire le misure di attuazione (oltre che la definizione del sistema sanzionatorio).
L’operatività non subirà quindi modifiche a breve termine, ma è sicuramente necessario che i vari soggetti si preparino per tempo per essere pronti al rispetto degli obblighi.