Come effettuare la classificazione di rifiuti caratterizzati da complessità?

Come effettuare la classificazione di alcune tipologie di rifiuti complessi? Con questo episodio si completa i mini ciclo di approfondimento sulla classificazione dei rifiuti e si evidenziano gli aspetti più rilevanti e spesso critici.
In questo terzo appuntamento, si parlerà di alcune tipologie di rifiuti sulle quali le stesse linee guida SNPA e gli orientamenti tecnici della commissione europea pongono l’attenzione.
Primo punto per parlare di rifiuti complessi: i rifiuti di imballaggio
Si partirà dai rifiuti di imballaggio.
Come sottolineato sia dalle linee guida SNPA che dagli orientamenti tecnici della commissione europea, è necessario innanzitutto valutare se il rifiuto sia da classificare come rifiuto di imballaggio oppure se vada classificato in base al suo contenuto.
Valutare se l’imballaggio è nominalmente vuoto
E qui il primo punto di attenzione: viene indicato di valutare se l’imballaggio è nominalmente vuoto.
Un’attenzione particolare va dedicata al codice 150110* la cui dicitura è “imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze”, e che ci orienta a ritenere che la semplice presenza di un residuo di sostanze pericolose nell’imballaggio (ad esempio un residuo di un prodotto pericoloso) o la sua contaminazione esterna da parte di sostanze pericolose determina un’automatica classificazione dello stesso come rifiuto pericoloso.