Professione
Superbonus e Decreto Sostegni Ter: Ance e RPT contro il Governo
Il limite nella cessione del credito è la nuova relazione negativa tra Superbonus e Decreto Sostegni Ter: Gabriele Buia dice no ai continui cambi in corsa
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I cambi delle regole in corsa sono sempre poco efficaci. Lo ribadisce l’Ance con il suo presidente Gabriele Buia, sul fronte che vede insieme Superbonus e Decreto Sostegni Ter. E sulla stessa linea si pone il mondo dei professionisti tecnici. Il cuore del problema è il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e penalizzare le famiglie più bisognose. Non è così – secondo Buia – che si fermano le frodi sul Superbonus.
Superbonus e Decreto Sostegni Ter: troppe modifiche senza visione
“Basta con i continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus. L’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie”. Il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, denuncia l’ennesima modifica alla normativa dei bonus fiscali, contenuta nella bozza di Dl Sostegni-ter che sopprime le ulteriori cessioni dei crediti. “Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi”, sottolinea il Presidente Buia, “ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato.” Non è la prima modifica in corso al funzionamento dei bonus edilizi, ricorda il Presidente Ance. “Ogni mese ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri”. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità. “Contro le frodi, abbiamo chiesto da tempo regole chiare per evitare speculazioni, come l’introduzione di prezzari di riferimento per tutti i bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati. Ma finora, al di là di qualche buon proposito non si è fatto nulla, mentre in questo modo si colpiscono le imprese serie.” Inoltre, con questa nuova ultima modifica, continua Buia “sarà ben difficile per le imprese cedere i crediti e di conseguenza saranno penalizzate proprio le famiglie più bisognose”.Il punto dell’Ance sul Decreto Sostegni Ter
No alla seconda cessione del credito per il Superbonus e gli altri Bonus edilizi “ordinari”. Con le nuove regole, chi acquista il credito può utilizzarlo solo in compensazione. I crediti già ceduti al 7 febbraio potranno essere ri-ceduti una sola ulteriore volta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
È quanto previsto dall’art.28 del D.L. 27 gennaio 2022, n. 4, recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.
Il Decreto Sostegni Ter apporta modifiche al meccanismo di cessione del credito/sconto in fattura connesso al Superbonus 110% e agli altri bonus fiscali per l’edilizia (Bonus ristrutturazione, Eco-Sismabonus ordinari, Bonus Facciate), in funzione antifrode.
Cosa succede al credito Superbonus
Nello specifico, l’art.28 del testo, riscrivendo alcuni passaggi dell’art.121, del D.L. 34/2020 e s.m.i., prevede che:- o il credito d’imposta generato da interventi edilizi agevolati dai suddetti bonus, anche quando spettante all’impresa esecutrice in virtù dello sconto praticato direttamente in fattura, diventa cedibile una sola volta ad altri soggetti, comprese banche ed intermediari finanziari. A chi acquista il credito, quindi, spetta solo l’utilizzo in compensazione dello stesso e non più la possibilità di ulteriore cessione;
- o i crediti d’imposta, già oggetto di precedente cessione alla data del 7 febbraio 2022, possono essere oggetto solo di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
- o sono nulli tutti i contratti di cessione in violazione delle nuove disposizioni.