Professione
Smart Working: principi e benefici del lavoro agile
Sono sempre di più le aziende "agili " e il lavoro diventa sempre più flessibile: ma cosa dice la legge che dovrebbe cambiare il quadro normativo in materia?
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Il Job Act dei lavoratori autonomi ha introdotto il concetto di lavoro agile o “smart working”. Flessibilità e autonomia sono i cardini su cui si fonda la nuova particolare modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. Si passa dalla flessibilità di tipo orario oppure di tipo spaziale, fino a forme di welfare aziendale per facilitare i lavoratori genitori o impegnati in forme di assistenza parentale.
La definizione che ne dà il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.
Smart Working e Telelavoro: che differenza c’è?
Si differenzia dal telelavoro di vent’anni fa, che era tipicamente pensato per mansioni non qualificate rivolgendosi, invece, a professionalità di più alto livello. Il telelavoro prevede il semplice spostamento della postazione lavorativa dai locali aziendali ad altra sede (tradizionalmente l’abitazione del lavoratore); il dipendente è vincolato a lavorare da una postazione fissa con gli stessi orari che avrebbe in ufficio. Mentre lo smart working si basa sull’uso di tecnologie «mobili» che permettono l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti al di fuori dell’azienda, l’unica cosa che conta sono i risultati mentre gli orari, sebbene abbiano dei vincoli, sono delegati alla gestione personale del lavoratore.Smart Working: una realtà che cresce senza sosta
Lo Smart Working è una realtà in espansione:-
- 570mila Lavoratori Agili, +20% rispetto al 2018;
- 3,7 miliardi di euro i benefici possibili per il paese;
I vantaggi del lavoro agile
Nonostante siano ancora poche le iniziative che ripensano complessivamente l’organizzazione del lavoro, i benefici economico-sociali potenziali sono notevoli:- L’adozione di un modello “maturo” di Smart Working per le imprese può produrre un incremento di produttività pari a circa il 15% per lavoratore, che a livello di sistema Paese significano 13,7 miliardi di euro di benefici complessivi;
- Per i lavoratori, anche una sola giornata a settimana di lavoro in remoto può far risparmiare in media 40 ore all’anno di spostamenti con conseguente miglioramento del work-life balance;
- Per l’ambiente determina una riduzione di emissioni pari a 135 kg di CO2 l’anno. «una filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità ed autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati» così è stato definito dall’Osservatorio, il lavoro agile, e su questo concetto sembra essersi basata la Legge (Qui il testo).


