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Tecnici sul web: pianificare prima di pubblicare

Se vuoi essere sicuro di non sbagliare basta seguire una semplice regola che racchiude in sé cinque consigli fondamentali
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Tecnici sul web: pianificare prima di pubblicare
Ogni azione che compi quotidianamente ha delle conseguenze, buone o cattive che siano, nei diversi ambiti della tua vita (lavoro, salute, rapporti personali, ecc.). Lo stesso vale per il web. Prima di pubblicare qualcosa consideri quali saranno le conseguenze? Se vuoi essere sicuro di non sbagliare, ogni volta che pensi ad un contenuto da realizzare sul web, che sia esso un articolo per il blog, un video nel quale parli di una cosa che ti è capitata al lavoro, un post da condividere sui tuoi social o anche solo una foto che descrive un momento importante, ricordati di seguire la regola THINK, acronimo delle parole: True, Helpful, Inspiring, Necessary, Kind. Prima di pubblicare, pensa a quello che stai facendo e valuta se il contenuto che renderai pubblico è:

Prima di pubblicare, assicurati che il contenuto sia vero ma anche che tu stesso lo sia

Verifica sempre la fonte da cui prendi spunto per i tuoi contenuti, evita di condividere notizie false e tendenziose, con il solo scopo di guadagnare qualche like, perché potresti esporti a brutte figure che potrebbero ledere alla tua credibilità e farti pentire di aver condiviso il contenuto. Ogni volta che decidi di trattare un argomento fallo solo se sei sicuro di conoscerlo bene. Se non ne sai abbastanza da padroneggiare l’argomento, non farti trasportare dalla frenesia di essere il primo a trattare l’ultima novità in termini di normative, materiali, progettazione, ecc. Ma soprattutto, quando scrivi un post per il blog, i social network, la newsletter oppure quando realizzi un vlog, cerca di essere spontaneo, senza trucchi, fai trasparire la tua personalità. Insomma, sii autentico.Gli utenti che fruiranno dei tuoi contenuti non sono degli sprovveduti: si vede lontano un miglio se fingi di saper fare qualcosa o se stai leggendo un testo dietro alla telecamera!

Prima di pubblicare, assicurati che il contenuto sia utile, interessante ed educativo

L’obiettivo di ogni persona è guadagnare per poter vivere bene. Non c’è niente di male in questo. Ma usare i social come se fossimo tutti in una grande televendita non è l’approccio giusto.Bombardare chi ti segue online proponendogli continuamente una sorta di transazione servizio-compenso è un errore molto comune. Così come è molto frequente imbattersi in tecnici che usano i social network per lamentarsi o incensarsi. Gli utenti non hanno bisogno di qualcuno che, ogni giorno, ricordi loro cosa non va. E nemmeno di qualcuno che parli sempre di sé stesso o di quanto sia bravo a fare il proprio lavoro. Se vuoi usare i social network come strumento per far avvicinare potenziali clienti, devi instaurare un rapporto con i tuoi follower. Chi ti segue lo fa perché è interessato all’argomento di cui ti occupi e vuole ricavarne insegnamenti, spunti, soluzioni per risolvere i piccoli e i grandi problemi della vita quotidiana. La logica con la quale devi rivolgerti al tuo pubblico deve essere di lungo periodo e di costruzione di un brand.

Prima di pubblicare, assicurati che il contenuto sia stimolante per chi ti segue

Gli algoritmi dei diversi social network cambiano in continuazione con l’obiettivo di privilegiare, sempre di più, i post che hanno maggiore qualità per gli utenti. O almeno è quello che ci dicono. Prima i contenuti che avevano maggiore visibilità erano quelli che ricevevano più like e condivisioni. Oggi, invece, il Grande Cervellone Social dà la priorità a quelli che hanno una maggiore probabilità di far nascere una discussione spontanea, generare una conversazione, osservazioni, scambio di opinioni e di informazioni. Questo vuol dire che se vogliamo che i nostri contenuti producano i risultati che ci aspettiamo, dobbiamo analizzare i problemi che incontriamo quotidianamente nella professione tecnica, osservarli con occhio critico e ricavarne idee coinvolgenti per i nostri utenti.

Prima di pubblicare, assicurati che il contenuto sia proprio necessario e che non sia banale

Abbiamo già parlato di quanto sia importante produrre contenuti con una certa costanza per evitare di essere penalizzati in termini di visibilità dagli algoritmi dei social network. Spesso, infatti, tutti quelli che hanno uno spazio online, che sia esso il blog, l’account Instagram, il canale YouTube, la pagina Facebook o la newsletter, si scontrano con l’obbligo di pubblicare qualcosa con una certa frequenza e con la necessità di tirare fuori dal cappello qualcosa che sia originale. La professione tecnica è talmente vasta che gli spunti non mancano e, i continui cambi normativi che subiscono i vari ambiti di cui è composta, non danno certo adito a possibili blocchi creativi. Non sempre, però, la continua ricerca del “nuovo da dire” porta a un reale interesse del fruitore. Anche in questo caso, paga di più la personalizzazione del tema come antidoto alla banalità dei contenuti. Nanni Moretti nel film “Palombella Rossa”

Prima di pubblicare, assicurati che il contenuto sia gentile e rispettoso

“Le parole sono importanti” non è solo una frase famosa di Nanni Moretti. Quando usiamo il nostro linguaggio, scritto o parlato, decidiamo di usare o non usare determinate parole. E questo ci identifica, ci descrive, crea connessioni, fa partire nella testa di chi ci legge o ci guarda una serie di associazioni di idee. In pratica gli utenti ci giudicano in base a quello che comunichiamo e a come lo facciamo. Ecco perché avere un linguaggio elegante e pulito è fondamentale. Il livello di comprensione di quello che diciamo possiamo deciderlo in base al pubblico a cui vogliamo rivolgerci ma mantenere una cifra stilistica rispettosa della sensibilità di chi consuma i nostri contenuti aiuta a risultare credibili e professionali. E questo non significa solo non essere volgari ma anche non denigrare il lavoro dei colleghi per tentare di emergere nella lotta alla concorrenza. Pratica, per altro, deontologicamente scorretta. Leggi anche: L’ingegnere ai tempi dei social network: è bravo ma non si applica!
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