Professione
Il mondo della Pianificazione urbana e territoriale: come funziona, dove e cosa si studia
Il corso di studio specializzato si concentra sull'urbanistica all'interno del campo dell'architettura e prepara gli studenti a intervenire in modo competente sul territorio e sull'ambiente
Condividi
In Italia, a differenza di altri paesi europei, la pianificazione urbanistica e territoriale è principalmente gestita da laureati in Architettura o Ingegneria. Tuttavia, con il passare del tempo, ci si rende conto che affrontare le sfide sempre più complesse richiede conoscenze provenienti da molteplici ambiti, spesso non coperti completamente nei tradizionali percorsi di studio. È per questo che è nato un nuovo percorso dedicato a questo settore.
Questo percorso inizia con una laurea di primo livello in Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale (L-21). Per coloro che vogliono completare il percorso di studi, la magistrale più popolare è Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale (LM-48). L’obiettivo di questo percorso è formare professionisti capaci di sviluppare piani e progetti per l’utilizzo sostenibile del territorio, garantendo la conservazione della natura e dell’ambiente.
Ma cosa si studia in questi percorsi? E quali sono le opportunità di lavoro una volta completati gli studi? Scopriamo insieme di più su questo percorso formativo e sulle sue prospettive che offre.
Dove studiare in Italia pianificazione urbanistica e territoriale?
Iniziamo ad esplorare alcuni degli Atenei italiani che offrono corsi di studio in questo essenziale campo. Al Politecnico di Torino, ad esempio, c’è una laurea triennale chiamata Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, che mira a formare esperti del territorio con una base solida e una grande praticità grazie a molte attività pratiche interdisciplinari. Chi desidera continuare con lo stesso percorso potrà proseguire con la Laurea Magistrale nello stesso ambito. L’Università IUAV di Venezia offre un corso di laurea triennale in Urbanistica e pianificazione del territorio che affronta temi cruciali come il cambiamento climatico, l’energia e l’identità dei luoghi. Alla fine del corso è possibile iscriversi alla magistrale in Pianificazione e politiche per la città, il territorio e l’ambiente. L’Università degli Studi di Sassari propone un corso in Urbanistica che porta alla Magistrale in Pianificazione e politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio, caratterizzato da un forte carattere internazionale e da un semestre all’estero presso una delle sedi partner. Il Politecnico di Milano, con un forte orientamento internazionale e un corso interamente in inglese, offre una laurea magistrale in Urban Planning and Policy Design, aperta a laureati di diverse discipline. Infine, presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel corso del terzo anno del corso di laurea UPTA – Urbanistica Paesaggio Territorio e Ambiente, gli studenti svolgono uno stage esterno per entrare in contatto con il mondo del lavoro. Chi desidera continuare gli studi può accedere alla laurea magistrale in Pianificazione territoriale urbanistica paesaggistica e ambientale per diventare planner senior. Le possibilità, però non si esauriscono qui, in fondo all’articolo la lista completa dell’offerta formativa Italiana nel settore.Materie di studio per specializzarsi in Pianificazione urbanistica e territoriale
Nei piani di studio dei corsi universitari dedicati alla Pianificazione urbanistica e territoriale, si affrontano un mix di materie: dall’Ingegneria civile all’architettura, dall’agraria alla matematica. Si impara a conoscere il territorio così profondamente da poterlo disegnare con gli occhi chiusi: con i suoi tesori naturali, le città che si sono evolute nel tempo, il paesaggio e la gente che lo popola, con tutte le sue stranezze e peculiarità. Tra le lezioni di urbanistica e le disquisizioni sulla storia dell’architettura, c’è spazio anche per sfide più concrete. Ci si ritrova a confrontarsi con la matematica e la statistica, a navigare tra mappe e schemi, a padroneggiare software che sembrano usciti da un film di fantascienza, ma che sono in realtà indispensabili per progettare il futuro delle città.Prospettive di lavoro
Se si è interessati alla libera professione, previo superamento dell’esame di stato, i laureati in Pianificazione urbanistica e territoriale, possono iscriversi all’Ordine degli Architetti nel settore Pianificazione. Inoltre, secondo le attuali normative i laureati potranno trovare impiego come Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate. I principali sbocchi lavorativi per la triennale sono:- L’analisi, la valutazioni e il monitoraggio di carattere territoriale ed ambientale;
- La collaborazione alla redazione di piani regolatori, territoriali e paesaggistici ;
- La partecipazione, nel ruolo di responsabile di procedimenti tecnico-amministrativi, alla costruzione delle strategie di amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell’ambiente.


