Il Superbonus? Va stabilizzato. Certo, rivedendone il funzionamento. “Perché è essenziale per lo sviluppo del Pil e per l’efficientamento energetico”. E’ questo il messaggio che lancia l’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria. L’esortazione arriva direttamente dal presidente Giorgio Lupoi, intervenuto al convegno inaugurale di SAIE, il Salone delle costruzioni, progettazione, edilizia, impianti, in corso a BolognaFiere, dal titolo “Quali Bonus per una riqualificazione sostenibile dell’ambiente costruito”. In tal senso, Lupoi ha confermato la volontà di “portare avanti anche con il nuovo Governo, come filiera delle costruzioni, le posizioni condivise fino ad oggi”. L’obiettivo di OICE è “far comprendere il valore e l’importanza dei bonus edilizi”.
OICE. Stabilizzare i bonus
Giorgio Lupoi è stato piuttosto chiaro nel suo intervento, punto il dito verso il precedente Esecutivo: “Rimane poco comprensibile l’atteggiamento tenuto dal Governo Draghi verso una misura che ha mostrato di dispiegare benefici sia sul PIL, sia per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica in vista della scadenza del 2030”. OICE non si nasconde e sa che “c’è da correggere qualche passaggio”. Ma lo strumento “va reso stabile e quindi messo a regime con tempi lunghi. Anche per evitare fenomeni distorsivi come quelli che abbiamo visto sul caro materiali” ha aggiunto Lupoi. E ancora: “Confidiamo che su questa linea si possa lavorare con il nuovo Governo. Il nostro obiettivo è dare continuità ad interventi di grande importanza soprattutto alla luce dell’attuale prospettiva energetica”.
I numeri degli incentivi fiscali
D’altronde, i numeri sul Superbonus parlano chiaro: il report di settembre dell’Enea indica in 51.212.808.110,84 miliardi di euro il valore degli investimenti a livello nazionale. Con un aumento, rispetto ad agosto, di oltre 8 miliardi. Proprio al SAIE, Federcostruzioni ha presentato un rapporto che evidenzia come nel 2021 il valore della produzione dell’intera filiera si sia attestato a 475 miliardi di euro. Un balzo in avanti di 78 miliardi rispetto al 2020 (+19,7%). Un trend positivo che coinvolge anche l’occupazione, con gli addetti del comparto a quota 2,8 milioni, con un incremento di 200 mila unità (+7,7%) rispetto all’anno precedente. Exploit anche per gli investimenti, come ha ricordato Ance: nel 2021 l’edilizia ha fatto registrare un lusinghiero +16,4% rispetto al 2020. Fondamentale il ruolo della riqualificazione abitativa. Grazie al Superbonus e ai vari incentivi fiscali, gli investimenti sono cresciuti di oltre il 20%.