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Ingegneria Chimica: dove studiare in Italia e prospettive per il futuro

Con una laurea in Ingegneria chimica è possibile lavorare in diversi ambiti: ecco dove acquisire la teoria e come applicarla
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Ingegneria Chimica: dove studiare in Italia e prospettive per il futuro

Nato nei primi anni del ‘900, tra la Germania e gli Stati Uniti (MIT), il corso in Ingegneria Chimica ha subito riscontrato un notevole interesse superando in poco tempo quello di Chimica. L’evoluzione negli Stati Uniti fu fortemente legata all’industria del petrolio mentre l’Italia ha ottenuto i suoi successi grazie al premio nobel Giulio Natta, il quale nel 1954 ottenne per la prima volta la fibra di polipropilene, aprendo all’industria chimica italiana la frontiera della produzione di polimeri.

Dove studiare ingegneria chimica in Italia?

Dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, le principali università italiane offrono corsi in questa disciplina della chimica e spesso ne fanno il punto cardine della loro offerta formativa. Questi programmi si concentrano sull’acquisizione di conoscenze fondamentali legate alla trasformazione di materie prime in prodotti ad alto valore aggiunto, studiando i processi fisici, chimici e biologici coinvolti. Le specializzazioni possono includere settori come l’industria alimentare, dove si focalizza sulla trasformazione degli alimenti (come presso il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Salerno), l’innovazione dei materiali per rispondere a esigenze sempre più rigide (come nel corso dell’Università degli Studi di Padova), e la biochimica e le biotecnologie, con corsi specificamente dedicati come Ingegneria Biomedica. In sostanza, tutti i programmi di studio offrono una formazione mirata a migliorare i processi industriali fondamentali per settori quali quello petrolchimico, sanitario, cosmetico e ambientale.

A conclusione dell’articolo, sarà fornito un elenco delle università italiane e dei relativi corsi di studio in Ingegneria Chimica.

Materie di studio

Immerso in un panorama formativo affascinante, l’Ingegneria Chimica abbraccia un vasto spettro di conoscenze, attingendo dalle materie tipiche dell’Ingegneria Industriale e integrandole con la chimica classica.

Per la triennale le materie del piano di studio classico comprende una vasta gamma di materie fondamentali e correlati, con un focus particolare su matematica, chimica, fisica, informatica e ingegneria elettrica. Le materie sono strutturate in corsi obbligatori comuni che coprono principi fondamentali e applicazioni specifiche in questo ambito, con esami sia scritti che orali. Ci sono anche opportunità per corsi opzionali e una prova finale per completare il percorso di studio.

Durante il primo anno della magistrale, poi,  gli studenti si concentrano sui fondamenti della  materia attraverso corsi come Ingegneria delle Reazioni Chimiche, Operazioni Unitarie, e Sintesi e Simulazione dei Processi Chimici. Nel secondo anno, affrontano corsi più avanzati come Chimica Industriale II, Progettazione di Impianti Chimici, e Analisi e Sviluppo dei Progetti. Il percorso comprende generalmente  anche la partecipazione a un Tirocinio in azienda.

Prospettive di lavoro

L’ingegnere chimico può trovare lavoro tipicamente in un’industria chimica, alimentare, petrolifera, cosmetica o farmaceutica, in aziende di produzione ed utilizzo di energia, aziende di trattamento dei rifiuti, in enti di erogazione di servizi quali acqua, elettricità o gas, può fornire consulenza o lavorare per società di servizi nel campo dell’ambiente e della sicurezza.

Si tenga presente che secondo le statistiche, in media, a cinque anni dalla laurea ben l’86,4% dei laureati trova lavoro, con un guadagno netto medio mensile di 1.752€ (laurea magistrale alla mano).

Da non dimenticare, infine, è il ruolo fondamentale che questa figura può avere nella ricerca, spesso legata allo sviluppo di un prodotto industriale e portato avanti all’interno di società private, che hanno portato alla nascita di personaggi di alto profilo come il premio nobel Koichi Tanaka, un chimico giapponese noto per i suoi contributi nel campo della spettrometria di massa, la cui speranza è quella che “molte persone in giro per il mondo e specialmente ingegneri che lavorano per aziende private, abbiano coraggio e credano nei propri sogni nel perseguimento dell’innovazione scientifica a beneficio di tutte le creature viventi”.

Di seguito l’elenco degli Atenei e link ai percorsi formativi:

Politecnico di Torino:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e Alimentare

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Sostenibili

Politecnico di Milano:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Chemical Engineering

Università degli Studi di Padova:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e dei Materiali

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Industriali

Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali

Università degli Studi di Trieste:

Corso di laurea magistrale in Ingegneria di Processo e dei Materiali

Alma Mater Studiorum Università di Bologna:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e Biochimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e di Processo

Università degli Studi di Genova:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica e di Processo

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e di Processo

Università di Pisa:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università di Roma La Sapienza:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università degli Studi dell’Aquila:

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università degli Studi di Napoli Federico II:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università degli Studi di Salerno:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Alimentare

Università della Calabria:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Alimentare

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Ambientale e Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università degli Studi di Palermo:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica

Università degli Studi di Cagliari:

Corso di laurea di primo livello in Ingegneria Chimica

Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Biotecnologici

Per tenersi aggiornati sui corsi di studio si consiglia la consultazione del portale del MIUR Universitaly.

Articolo pubblicato il 14 luglio 2019 e aggiornato il 27 marzo 2024

 

 

 

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