Professione

Fondi Covid-19 ai professionisti tecnici: le 8 Regioni amiche degli autonomi

Si va da misure di sostegno al reddito a pacchetti di sostegno alla liquidità. La più virtuosa è la Puglia, che mette sul piatto 125 mln di euro
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Fondi Covid-19 ai professionisti tecnici: le 8 Regioni amiche degli autonomi

I liberi professionisti sono fra le categorie più colpite dalla crisi provocata dal Covid-19. E a pesare non è soltanto lo stop delle attività lavorative nel periodo del lockdown ma anche e soprattutto le prospettive per il futuro. Il bonus professionisti del Governo, a cui si sono aggiunte le risorse stanziate da alcune Casse previdenziali, ha sicuramente dato un piccolo respiro per affrontare i tempi più bui. Ma a dare un’ulteriore mano agli autonomi ci hanno pensato anche alcune Regioni. Da Nord a Sud sono diverse le iniziative che prevedono lo stanziamento di fondi Covid-19 ai professionisti.

Si va da vere e proprie misure di sostegno al reddito, più diffuse tra le regioni meridionali, con la Puglia in testa, a pacchetti di sostegno alla liquidità. Vediamole nel dettaglio

Puglia: 125 mln di euro per i liberi professionisti

La Puglia è la Regione che ha scelto di tutelare più delle altre i lavoratori autonomi. Con ‘Start, sostegno al reddito per la ripartenza’ ha stanziato ben 125 mln di euro a fondo perduto destinati ai lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti messi in difficoltà dalla pandemia.

Una boccata di ossigeno concreta per circa 60 mila pugliesi la cui soglia reddituale è sotto i 20 mila euro – ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Definendola “una misura inedita e importante che caratterizza l’impianto della manovra socioeconomica del Governo regionale.”

“In questo modo – ha concluso Emiliano – possiamo dire che nessuno è stato lasciato da solo”.

Il bando, che stanzia fondi Covid-19 ai professionisti, è stato pubblicato lo scorso 4 giugno.

Dal Molise 10 milioni di euro per professionisti e PMI

Per supportare PMI e liberi professionisti, il Molise assegna sovvenzioni a fondo perduto di piccola entità, per un importo complessivo di 10 milioni di euro.

Per beneficiare dei fondi anti Covid-19 è necessario:

  • avere almeno un’unità operativa in Molise;
  • aver avuto un fatturato, nell’ultimo esercizio, non superiore a 200.000 euro;
  • aver subìto la sospensione dell’attività per gli effetti del DPCM 22 marzo 2020, e ss.mm.ii., oppure una riduzione del fatturato nel quadrimestre febbraio-maggio del 2020 pari ad almeno il 30%.

Le domande dovranno essere predisposte e inoltrate esclusivamente tramite la piattaforma informatica MoSEM.

La piattaforma è attiva dallo scorso 5 giugno 2020. Ma le domande potranno essere presentate dal 12 al 27 giugno.

Basilicata, indennità una tantum di 1000 euro

Anche la Basilicata ha varato una misura di sostegno finanziario per i professionisti titolari di partita IVA. I beneficiari del bonus sono i liberi professionisti che, a causa della pandemia, hanno visto la sospensione e la riduzione di gran parte delle attività produttive e professionali.

I requisiti per beneficiare del bonus sono:

  • iscrizione all’albo professionale e alla relativa Cassa previdenziale privata ovvero, nel caso in cui l’Albo professionale e/o la Cassa previdenziale non siano costituiti, alla gestione separata INPS;
  • inizio attività prima del 1° gennaio 2020;
  • sede/studio sul territorio della regione Basilicata;
  • non iscrizione ad altra forma di previdenza obbligatoria diversa dalla Cassa Previdenziale o dalla gestione separata INPS;
  • reddito complessivo dichiarato per l’anno 2018 inferiore a 30.000 euro;
  • avere subito la limitazione dell’attività a causa dei provvedimenti restrittivi emanati a seguito dell’emergenza da Covid-19.

Sono esclusi i liberi professionisti che siano anche titolari di pensione e i lavoratori dipendenti o assimilati, quali i lavoratori con contratti a progetto o collaborazione coordinata e continuativa.

Il bonus, già erogato a maggio, è stato concesso nella forma di un contributo a fondo perduto per l’anno 2020 pari a 1.000 euro.

Campania, bonus di 1000 euro aggiuntivo

Anche la Campania ha optato per un bonus di mille euro una tantum destinato ai professionisti e ai lavoratori autonomi.

I requisiti sono:

  • un fatturato inferiore di 35mila euro nel 2019
  • aver subito una riduzione delle attività nei primi 3 mesi del 2020

L’assegno si somma a quello previsto dal Governo e dovrebbe riguardare circa 80mila persone.

Calabria, un fondo da 150 mln di euro per sostenere imprese e autonomi

Il 1° aprile la Regione Calabria ha varato il piano “Riparti Calabria”. Si tratta di un  Fondo da 150 milioni per sostenere le imprese calabresi colpite dalla crisi economica legata all’emergenza coronavirus.

Grazie al Fondo, infatti, le piccole imprese e i professionisti a partita IVA potranno ricevere un sostegno che oscilla tra i 10 mila e i 400 mila euro, con cui assicurare la liquidità necessaria all’azienda o all’attività.

Lazio, garanzie per il finanziamento ai professionisti e alle PMI

Anche il Lazio ha attivato una sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia dedicata alle imprese e ai liberi professionisti del Lazio.

La misura prevede:

  • il rilascio di garanzie (con copertura dell’80%)
  • la riassicurazione delle operazioni dei Confidi (con copertura del 90%)

Questo utilizzando le opportunità del Decreto “Cura Italia”. Il plafond iniziale della sezione sarà di 10 milioni di euro (5 milioni stanziati dalla Regione Lazio e 5 milioni dalle Camere di Commercio) a cui si potranno aggiungere ulteriori 10 milioni del MISE.

Lombardia, sostegno alla liquidità di PMI e professionisti

La Lombardia ha annunciato, lo scorso 16 aprile, il  Pacchetto Credito, che contiene misure per sostenere la liquidità delle PMI e dei professionisti lombardi, danneggiati dalla pandemia. Si tratta di un intervento capace di garantire finanziamenti per almeno 6.500 imprese, per un valore stimato di finanziamenti pari a 400 milioni di euro.

Il piano prevede:

  • il rifinanziamento della linea CREDITO ADESSO, che prevede un finanziamento da parte di Finlombarda e delle banche convenzionate
  • un contributo in conto interessi per l’abbattimento dei tassi.

I destinatari sono: professionisti, studi professionali, PMI e MIDCAP.

Trentino, fondi Covid-19 per professionisti e imprese

Dall’11 giugno le imprese e i professionisti trentini danneggiati dalla pandemia possono inviare le domande di contributo previste da Riparti Trentino. L’entità del contributo (che varia da 3mila a 5mila euro) è determinata in base al numero di dipendenti, ad esclusione delle imprese neo-costituite per le quali il contributo è di 3mila euro. Previste inoltre maggiorazioni per gli imprenditori che pagano l’affitto.

Dal 1 aprile e fino al 31 dicembre le imprese e le partite IVA con sede in Trentino e che hanno avuto una riduzione di almeno il 10% del fatturato a causa del Coronavirus, possono inviare domanda di accesso al contributo.

I fondi covid-19 ai professionisti e imprese riguardano nello specifico:

  • la sospensione delle rate del mutuo/canoni leasing o la rinegoziazione di operazioni in essere;
  • l’attivazione di linee di finanziamenti “Plafond Ripresa Trentino”
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