Esami di Stato 2020 Ingegneri: nuove date e regole
L’emergenza Covid-19 costringe a ritardare di un mese gli esami di Stato per numerose categorie professionali, fra cui quella degli aspiranti ingegneri e architetti. Ma questa non è l’unica novità. È stato infatti reso noto che, per la prima volta, la prova sarà unica, orale e a distanza.
Questi cambiamenti erano chiaramente già nell’aria da settimane ma ora sono arrivate tutte le conferme. Con il Decreto n. 38 del 24 aprile 2020, il Ministero dell’Università e della Ricerca differisce le date della prima sessione degli esami di Stato.
Ingegneri e Architetti: le nuove date degli Esami di Stato
In particolare, la data della prima sessione d’esame è posticipata:
• dal 16 giugno al 16 luglio 2020 per la Sezione A dell’Albo. Sezione a cui si accede con il titolo di laurea magistrale, specialistica o quinquennale vecchio ordinamento;
• dal 22 giugno al 24 luglio 2020 per la sezione B dell’Albo. Sezione a cui si accede con il titolo di laurea o con il diploma universitario, con il titolo di laurea specialistica/magistrale e quinquennale vecchio ordinamento.
L’appartenenza ad una delle due sezioni, dovrà essere specificata al momento dell’iscrizione all’Albo degli Ingegneri o a quello degli Architteti.
Slitta di un mese anche la data della presentazione della domanda di ammissione
Conseguentemente, slitta anche il termine per la presentazione della domanda di ammissione alla prima sessione d’esame, previsto dall’ordinanza del 28 dicembre 2019. Il termine ultimo per la domanda viene differito dal 22 maggio al 22 giugno 2020.
Prova orale a distanza
Già nel decreto citato si ventilava la possibilità di svolgere l’esame di Stato con modalità differenti. La conferma arriva dal Decreto Ministeriale n.57 del 29 aprile 2020 pubblicato sul sito del Miur.
Qui si legge che per la prima sessione dell’anno 2020, l’esame di Stato per Ingegneri e Architetti èsarà costituito da un’unica prova orale a distanza. La prova verterà comunque su tutte le materie previste dalle specifiche normative di riferimento. E dovrà accertare, come di consueto, l’acquisizione delle competenze, nozioni e abilità richieste dalle normative riguardanti ogni singolo profilo professionale.


