Professione

Assunzioni PA e attuazione del PNRR, il dl Reclutamento è legge

Con il Dl Reclutamento nuove competenze, soprattutto tecniche e gestionali: il primo bando pubblicato è quello per 500 posti a tempo determinato
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Assunzioni PA e attuazione del PNRR, il dl Reclutamento è legge
Via libera definitiva dalla Camera dei Deputati per il decreto-legge Reclutamento n. 80. Il documento contiene misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni per l’attuazione del PNRR e per l’efficienza della giustizia. La conversione in legge riserva opportunità importanti per l’assunzione di nuove figure professionali. Attraverso procedure come:
  • contratti di apprendistato per i più giovani;
  • concorsi rapidi e digitali per i contratti a tempo determinato;
  • procedure trasparenti e rigorose per gli incarichi ai professionisti.
La normativa prevede anche corsie dedicate alle figure ad alta specializzazione, ossia chi possiede un dottorato, un master o un’esperienza almeno triennale in organismi italiani, internazionali e dell’Unione europea. Ecco tutte le novità introdotte dal dl Reclutamento n. 80.

Reclutamento e stabilizzazione del personale

In materia di reclutamento e di stabilizzazione del personale il provvedimento introduce importanti disposizioni. In particolare:
  • reca modalità speciali volte ad accelerare le procedure selettive che possono essere utilizzate per il reclutamento di personale a tempo determinato ed il conferimento di incarichi di collaborazione da parte delle amministrazioni pubbliche titolari di progetti previsti nel PNRR;
  • viene prorogato al 31 dicembre 2022 il termine ultimo entro il quale i lavoratori precari della pubblica amministrazione potranno maturare i requisiti necessari per accedere alla stabilizzazione con le modalità previste dall’art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017;
  • proroga fino al 31 dicembre 2024 la possibilità per le PA di bandire procedure concorsuali senza il previo svolgimento della procedura di mobilità volontaria previsto, in via generale, dalla normativa vigente.

Enti locali e PNRR

Gli enti locali potranno organizzare selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli dell’amministrazione, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato. Anche gli enti in dissesto finanziario potranno procedere alle assunzioni di personale a tempo determinato necessarie a garantire l’attuazione del PNRR. I bandi delle procedure di reclutamento e di mobilità del personale pubblico dovranno essere pubblicati sul portale unico del reclutamento. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione dovrà, inoltre, definire le modalità con le quali i bandi dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale assicurino la possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale per i soggetti con DSA (disturbi specifici di apprendimento). Oppure, utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo.

La formazione

Il dl Reclutamento riconosce alle amministrazioni pubbliche la possibilità di attivare, attraverso contratti di apprendistato, specifici progetti di formazione e lavoro per l’acquisizione di competenze e per l’orientamento professionale da parte di diplomati e di studenti universitari. A tal fine, a decorrere dal 2021, è prevista l’istituzione di un apposito fondo presso il Ministero dell’economia e delle finanze con una dotazione di 700.000 euro per il 2021 e di 1 milione di euro dal 2022. Inoltre, vengono ampliati gli ambiti e le finalità di intervento del FORMEZ-PA. L’obiettivo è consentire alla pubblica amministrazione di dotarsi degli strumenti necessari ad affrontare il PNRR e consentire il pieno e corretto utilizzo del Next Generation Eu.

Assunzioni e PNRR

L’articolo 7 del decreto disciplina l’assunzione di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per la realizzazione dei progetti del PNRR. Il bando per questo concorso è stato pubblicato il 13 agosto e c’è tempo per partecipare fino al 20 agosto 2021. Di queste 500 professionalità tecniche, 80 sono destinate ad essere inquadrate presso la Ragioneria generale dello Stato e la restante parte è ripartita tra le amministrazioni centrali assegnatarie dei progetti. Tra le altre assunzioni, previsto l’inquadramento di 338 persone presso la Presidenza del Consiglio, a termine (fino al 31 dicembre 2026), per fornire sostegno alla trasformazione digitale delle amministrazioni centrali e locali.  L’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) potrà assumere un contingente massimo di 67 unità di personale a tempo determinato (con termine massimo al 31 dicembre 2026).

Il capitale umano pubblico

Particolarmente soddisfatto il ministro Renato Brunetta, che ha voluto ringraziare il Parlamento per il prezioso contributo. Gli obiettivi del provvedimento sono chiari: “Potenziare e valorizzare il capitale umano pubblico, architrave del cambiamento del Paese. Al centro del decreto ci sono merito, trasparenza, valutazione e monitoraggio. Non slogan, ma opportunità concrete sia per chi già lavora nella Pa. Sia per i talenti e le nuove professionalità che abbiamo il dovere di attrarre per tornare a crescere”. E ancora: “Per attuare questa radicale trasformazione è già pronto il Portale del reclutamento. Sarà operativo per l’inserimento dei curricula dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale. Un’innovazione senza precedenti, che permetterà a tutti gli italiani di diventare protagonisti della ricostruzione del Paese”. Articolo pubblicato il 10.09.21 – aggiornato il 02.09.21
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