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Decreti Omnibus prima delle ferie d’agosto: Ponte sullo Stretto e granchio blu

Ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva con i decreti omnibus: previste anche norme per caro materiali e per le opere pubbliche
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Decreti Omnibus prima delle ferie d’agosto: Ponte sullo Stretto e granchio blu

Nel lungo Consiglio dei Ministri n. 47 del 7 agosto 2023 il Governo Meloni ha approvato due decreti Omnibus, il Decreto Asset e un altro su una serie di temi legati alla Giustizia. Partiamo dal Decreto Asset, presentato dal Ministro Salvini che ha stanziato 50 milioni per i piccoli Comuni, circa un miliardo per coprire il caro materiali e quindi garantire le opere ferroviarie dell’alta velocità finanziata con PNRR. Previste anche norme per la semplificazione delle opere autostradali strategiche, modalità di riparto dei fondi per il trasporto pubblico locale, l’acquisizione del settore autotrasporto merci nell’alveo Mit, con un vantaggio per il comparto in crisi. E ancora la questione taxi, in cooperazione con il Mimit.

Si tratta di misure, contenute negli articoli 3 e dal 14 al 20 del Decreto Asset, volte a garantire l’operatività e a salvaguardare l’attività di settori strategici ed enti locali.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 10 agosto è stato pubblicato il DL n. 104/2023 recante “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”. Il provvedimento è entrato in vigore quindi l’11 agosto 2023.

Sempre nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 10.08.2023 è stato pubblicato il secondo dei decreti omnibus, il DL n. 105/2023  “Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione”.

Decreti Omnibus: dai compensi per il Ponte sullo Stretto alle concessioni autostradali

Il consiglio dei ministri ha approvato la deroga al tetto dei compensi per i super esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. All’articolo 15 è previsto che alla società concessionaria non si applichi il limite di 240mila euro dei compensi massimi per gli amministratori e i dipendenti. La norma consentirà l’assunzione di tecnici dall’alta professionalità per il Ponte sullo Stretto come già fatto per il Giubileo o Anas 2.0 .La norma riguarda la necessità di reperire super esperti massimamente competenti, provenienti anche da aziende come Anas e da Rfi (Rete ferroviaria italiana), per le quali non é previsto il limite.

Per i piccoli comuni il decreto Asset istituisce un apposito “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni”, dedicato alla messa in sicurezza e manutenzione delle strade, ponti e viadotti comunali. 50 milioni dal 2023 al 2025 nello stato di previsione del Mit: potranno presentare richieste di contributo i comuni fino a 5000 abitanti per interventi dal costo non superiore a 150 mila euro.

Altro intervento importante sul fronte delle infrastrutture è quello dedicato al caro materiali, prevedendo circa 1 miliardo di euro per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l’alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi PNRR. Si tratta di Milano – Verona, Milano – Venezia, Terzo valico di Giovi. Contro il caro-materiali, il decreto va a stanziare risorse aggiuntive, quantificando gli oneri in 156,4 milioni di euro per il 2023; 563,45 milioni di euro nel 2024 e 392,35 milioni di euro nel 2025, ai quali si fa fronte mediante l’utilizzo delle risorse presenti, anche in termini di residui, sul Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.

Taxi, TPL e interventi per Roma Capitale

Nel decreto Asset ci sono le procedure per la razionalizzazione del riparto dei fondi per il trasporto pubblico locale, in modo tale che sia più coerente con l’effettiva rilevazione dei servizi da parte delle Regioni.
Nell’ambito del trasporto merci si esclude il settore dalle competenze dell’ART, l’autorità dei trasporti, con la conseguente soppressione del contributo annuale da parte degli autotrasportatori, per venire incontro alla crisi del comparto.

Altro nodo caldissimo è quello sui Taxi: i comuni potranno rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio soprattutto per  fronteggiare periodi di straordinario incremento della domanda, con una durata, in ogni caso, non superiore ai dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici mesi per esigenze di potenziamento del servizio. Inoltre, i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana e i comuni sede di aeroporto internazionale potranno bandire un concorso straordinario per il rilascio di licenze aggiuntive in misura non superiore al 20 per cento di quelle esistenti. Queste licenze però saranno vincolate alla disponibilità di un veicolo elettrico o ibrido. Per chi vorrà ci saranno incentivi per  l’uso delle auto green. Infine si promuove il ricorso alla possibilità di turnazioni integrative e doppia guida, ampliandola a livello nazionale.

Sulle concessioni autostradali nei decreti omnibus c’è un nuovo intento per ottenere la semplificazioni progettuale Stop al controllo del Consiglio superiore dei lavori pubblici: la verifica della progettazione potrà essere affidata a organismi di controllo accreditati ai sensi della normativa europea. Ciò permetterà di realizzare, tra l’altro,  opere come la A11, l’A14 , la A1,  A 13, A14 , la Gronda di Genova e il passante di Bologna. Intanto nel decreto Asset c’è l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte sul fiume Po tra i comuni di S. Benedetto Po e Bagnolo S. Vito: autorizzata la spesa di euro 4 milioni per l’anno 2024 e di euro 2,5 milioni per l’anno 2025

Il ministro Matteo Salvini, infine, ha presentato una norma nel Decreto Asset che  estende le competenze del Commissario straordinario per la realizzazione della linea C di Roma alla realizzazione di tutti gli interventi urgenti connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025 nella città di Roma.

Voli e extraprofitti delle banche, parola a Salvini per i Decreti Omnibus

Il Consiglio dei Ministri ha chiesto lo stop degli algoritmi che alzano i prezzi dei voli, approvando una norma che vieta la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione, se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200% superiore alla tariffa media del volo

Viene inoltre considerata “pratica commerciale scorretta” l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe – da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale – basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Infine, le compagnie aeree dovranno sempre informare l’utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione

Nella conferenza stampa post approvazione dei Decreti Omnibus, il vicepremier Matteo Salvini ha annunciato un’altra misura: “Un prelievo sugli extraprofitti delle banche limitato al 2023. Gli introiti saranno destinati a due voci: aiuto ai mutui prima casa e taglio delle tasse. L’innalzamento dei tassi della Bce ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche”

La tassa sugli extraprofitti bancari varrà sui bilanci 2022 e 2023. Il prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 “eccede per almeno il 3%” il valore dell’esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022. La tassa non potrà superare il 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023. L’imposta straordinaria non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Oltre il decreto Asset: intercettazioni, incendi e Covid

Nel secondo dei decreti omnibus (Giustizia e non solo) il governo ha esteso l’utilizzo delle intercettazioni e creato un archivio centralizzato dove conservarle. In particolare, l’utilizzo viene esplicitamente esteso alle indagini per reati, tentati o consumati, legati al traffico illecito di rifiuti, alle fattispecie aggravate dal metodo mafioso, ai sequestri di persona con finalità estorsive e al terrorismo. L’organizzazione e sorveglianza sull’attività di ascolto resterà nelle mani dei procuratori capo

Previste pene più dure per gli incendiari. Aumenta da quattro a sei anni di carcere la pena base minima per chi mette a fuoco boschi o vivai forestali destinati al rimboschimento. Per i roghi dovuti a colpa e non a dolo la pena minima sale da uno a due anni. Aumento di un terzo della pena e fino alla metà quando il piromane ha agito per trarne profitto per sé o per altri, o con abuso dei poteri o con negligenza nell’esecuzione di incarichi o servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi

Essendo decreti omnibus dentro c’è davvero di tutto, anche una norma per la destinazione dell’8 per mille al “recupero delle tossicodipendenze e delle altre dipendenze patologiche”. Dal prossimo anno (sui redditi 2023) si potrà indicare la voce specifica, mentre per quest’anno la quota destinata allo Stato senza scelta di una delle 5 attuali tipologie di intervento andrà “prioritariamente” a finanziare “interventi straordinari” contro le tossicodipendenze

Torna anche il Covid agli onori dei decreti: cade l’obbligo di isolamento per le persone risultate positive e sarà possibile uscire di casa e andare al lavoro anche con la malattia in corso. Si abolisce, quindi, l’articolo 10 ter del decreto legge 52 del 2021, che prevedeva il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora fino all’accertamento della guarigione. A oggi era fissato a 5 giorni l’obbligo di isolamento, a partire dal tampone positivo o dall’insorgere dei sintomi

Cessa anche l’autosorveglianza per i contatti di persone positive, con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Cade anche l’indicazione per Regioni e Province autonome di comunicare quotidianamente i dati sui contagi a ministero e Iss: saranno invece comunicati “con periodicità stabilita con provvedimento della direzione generale del ministero della Salute”.

Il granchio blu nei decreti Omnibus

Contro la diffusione del granchio blu, specie aliena che sta incidendo in maniera negativa sui nostri ecosistemi, a partire dal 1° agosto si autorizza la spesa di 2,9 milioni di euro, da destinare a consorzi e imprese di acquacoltura che provvedono alla sua cattura e al successivo smaltimento. Con decreto del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sono individuate le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili ed i criteri di riparto. Il fenomeno sta assumendo le proporzioni di una calamità naturale che mina’ la sopravvivenza della principale economia ittica del delta del Po. A rischio ci sono 3.000 imprese familiari e la scomparsa di vere e proprie eccellenze alimentari. La presenza del granchio blu si segnala su tutte le sponde dell’Adriatico, da nord a sud.

Ricerca e golden power

Il consiglio dei ministri n. 47 ha stabilito un nuovo credito d’imposta da 630 milioni per le imprese, non solo italiane, che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo nei chips e che spingono su investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori

Intanto, sul fronte golden power, si rafforzano i poteri speciali per monitorare il trasferimento all’estero di tecnologia particolarmente critica, anche quando avvenga infragruppo. L’esercizio avviene quando gli atti e le operazioni riguardino l’intelligenza artificiale, i macchinari per la produzione di semiconduttori, la cybersicurezza, le tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare.

Non è andata in porto la norma sul 5G prevista dal Governo Meloni: erano previsti entro 4 mesi nuovi limiti di emissione per 5G. Da quanto era emerso, il governo aveva valutato un limite intorno ai 24 volt per metro (ora è 6), che è una media fra i limiti adottati nei Paesi europei. Il valore massimo raccomandato dall’Ue è di 61 v/m (indicato dalla Raccomandazione del Consiglio europeo 519 del 1999).

Articolo pubblicato l’8 agosto 2023- aggiornato l’11 agosto 2023.

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