Consulenti tecnici d’ufficio, le richieste per valorizzare la professione
Professione
Consulenti tecnici d’ufficio, le richieste per valorizzare la professione
Il Tavolo delle libere professioni sui CTU: da rivedere i compensi e la strutturazione degli Albi per aree di competenza di una professione fondamentale per la magistratura
Consulenti tecnici d’ufficio: necessario un rinnovato impegno e sostegno ai professionisti d’Ufficio. E’ quanto chiedono Inarcassa e la sua Fondazione, i sindacati e le associazioni coinvolte a nome dei loro iscritti ingegneri e architetti, al prossimo Governo. Un ruolo, quello del CTU, difficile e altamente competitivo. Ecco perché è necessario che “sia valorizzato anche alla luce degli obiettivi contenuti nel PNRR nell’ambito del sistema giudiziario e dell’auspicata accelerazione dei processi”. A tal proposito, i partecipanti al Tavolo delle libere professioni sono pronti a confrontarsi sulle tematiche di settore con “le forze politiche che credono nella qualità del lavoro”. Dal canto loro, i professionisti sono disposti a mettere a disposizione “l’esperienza e le competenze maturate dagli architetti e ingegneri su un settore unanimemente ritenuto d’elezione”.
Il ruolo del Consulente tecnico d’ufficio
Gli ingegneri e gli architetti che svolgono l’attività di CTU svolgono un compito di straordinaria importanza a supporto del lavoro dei magistrati. Per questo motivo è fondamentale “mettere in campo ogni iniziativa volta alla tutela del CTU, sia dal punto di vista professionale che nella determinazione dei compensi”, sostiene il Tavolo delle libere professioni. “Si tratta infatti di una funzione essenziale – ricordano – per il buon andamento della pubblica amministrazione ed in particolare proprio del sistema giudiziario. Una consulenza tecnica d’ufficio svolta con professionalità facilita il lavoro del giudice nella rapida definizione della lite. Con conseguente riduzione anche del rischio di contenzioso nelle successive fasi processuali”. Per questo si ritiene “necessaria la strutturazione degli Albi per aree di competenza, con accesso regolato da norme chiare ed uniformi su tutto il territorio nazionale, con percorsi formativi incentrati sugli aspetti procedurali”.
La natura dell’incarico pubblico
“Per quanto riguarda la natura della prestazione svolta dal CTU – spiegano – è ormai stato chiarito che si tratta di incarico pubblico”. A precisarlo è stata l’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 9/E del 7 maggio 2018. La prestazione è fornita “a favore dell’Amministrazione della giustizia, committente” ancorché “non esecutrice del pagamento”. Un concetto ribadito anche dalla Consulta nella sentenza n. 90 del 2019, sulla legittimità della riforma sulle procedure esecutive immobiliari nella parte dedicata alle liquidazioni degli Esperti Stimatori. “La natura di incarico pubblico della prestazione resa dal CTU non può dunque prescindere dal possesso della partita IVA, dell’assicurazione obbligatoria professionale, dalla regolarità contributiva fiscale, previdenziale e dagli adempimenti previsti dagli Ordini professionali”.
I compensi del Consulente tecnico d’ufficio
Il Tavolo delle libere professioni ritiene doveroso intervenire sui compensi, ancora oggi basati sul decreto del ministero della Giustizia del 30 maggio 2002. Qui, la prima vacazione è ricompensata con 14,68 euro e le successive con 8,15 euro. “Occorre aggiornare il sistema tariffario, ipotizzando anche l’eliminazione dei tetti fissati agli articoli 11 e 13 del DM 30 giugno 2002 – spiegano i rappresentanti del Tavolo -. Parallelamente, al fine di garantire un compenso equo al professionista, è necessario consentire una applicazione più flessibile del decreto. In ragione delle attività rese, anche se non espressamente contemplate. Come ad esempio nel caso dell’esperto stimatore nelle procedure esecutive immobiliari. Legando il compenso al valore di stima degli immobili ed il pagamento al completamento delle attività professionali”.
Il Tavolo delle libere professioni
Ricordiamo che i partecipanti al Tavolo delle libere professioni, nello specifico, sono i rappresentanti di: Inarcassa insieme alla sua Fondazione, AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti), ALA Assoarchitetti (Associazione degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti italiani), Federarchitetti (Associazione nazionale degli architetti e ingegneri liberi professionisti), Federazione Nazionale ASSO INGEGNERI ARCHITETTI e INARSIND (Associazione nazionale d’intesa sindacale ingegneri ed architetti liberi professionisti italiani).