Gli ingegneri reggono l’urto pandemico, i liberi professionisti no

In occasione del recente webinar “Allargare il mercato del lavoro. Rafforzare i percorsi professionali. Politiche, strumenti e buone pratiche a confronto”, Fondazione Cni e Anpal Servizi hanno presentato dati elaborati sulla base di rilevazioni Istat in merito alla situazione occupazionale in Italia (con focus, in particolare, sugli ingegneri). L’evento è stato organizzato dal Consiglio Nazionale Ingegneri, dalla Consulta Regionale Ordini Ingegneri Lombardia e patrocinato dalla Regione Lombardia.
I dati Istat rilevano un calo dell’occupazione generale in Italia, tragicamente influenzato dal contesto pandemico. Da settembre 2019 a settembre 2020 si sono persi ben 387mila occupati. Gli over-50 sono l’unico segmento anagrafico a ribaltare l’assunto, facendo registrare un incremento di 194mila unità occupate.
I dati specifici, aggiornati periodicamente, in merito alla condizione occupazionale degli ingegneri italiani sono invece reperibili nell’Osservatorio sulla Domanda di Professioni Ingegneristiche, realizzato congiuntamente da Anpal Servizi e da Fondazione Cni.
Ingegneri, lavoro e Covid: i dati
La professione ingegneristica è tra quelle che, in genere, hanno sin qui retto meglio l’ondata pandemica. Alcuni indicatori occupazionali sono addirittura in crescita rispetto allo scorso anno. Questi, in sintesi, i dati positivi salienti presentati nel corso del webinar:
- nel primo semestre del 2020, si registrano 574.748 ingegneri occupati contro i 541.183 dello scorso anno;
- gli ingegneri in cerca di lavoro scendono da 22.099 a 12.833;
- gli inattivi scendono da 166.226 a 165.458;
- il tasso di occupazione degli ingegneri passa dal 74,2 al 76,3%;
- gli ingegneri dipendenti sono aumentati da 422.877 a 462.973;
Di seguito, invece, i dati negativi:
- i liberi professionisti sono stati colpiti duramente dalla crisi: in un anno sono calati da 118.305 a 111.776;
- assunzioni in calo: da 200.657 a 154.445 unità;
- 3.790 assunzioni in meno tra gli analisti e progettisti software.
Cni: migliorare l’occupazione
Il Presidente del Cni, Armando Zambrano, ha affermato: “Il Covid non ha causato solo una grave crisi sanitaria, ma anche economica e organizzativa. In particolare, grazie all’uso dello smart working, ci ha spinto a un recupero dei territori che andavano spopolandosi. Questi sono temi nei quali gli ingegneri hanno alte competenze e quindi possono giocare un ruolo decisivo”.
Gianni Massa, Vice Presidente Vicario del CNI, ha presentato nel corso del webinar il progetto WorkIng. Si tratta di una piattaforma che offre applicazioni per incrociare domanda e offerta nell’ambito dei lavori ingegneristici. Mettere in rete il tessuto professionale degli ingegneri è un’occasione per rimarcare come gli ordini professionali rappresentino una cerniera tra formazione e mondo del lavoro, tra istituzioni e mercato.