Professione
Ance, Dl Infrastrutture: fronteggiare “caro materiali” e maggior trasparenza nelle procedure di gara
Audizione dei Costruttori edili alla Camera: per Ance è strategico trovare soluzioni ai nodi irrisolti per non vanificare le risorse del PNRR
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Adottare misure ad hoc contro il caro materiali nell’edilizia e maggiore pubblicità e trasparenza nelle procedure di gara per la realizzazione dei principali programmi di investimento dei prossimi anni. A partire dal PNRR. Sono queste alcune delle richieste che l’Ance, Associazione nazionale dei costruttori edili, ha ribadito nel corso dell’audizione informale presso le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati. La videoconferenza, tenutasi lo scorso 27 settembre, ha riguardato il disegno di legge di conversione del DL 121/2021 recante “disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali” (DL 3278/C).
Le richieste di Ance
Il vicepresidente Ance per le opere pubbliche, Edoardo Bianchi, ha ricordato che il provvedimento deve offrire soluzioni ad alcuni nodi rimasti irrisolti e che potrebbero mettere a rischio la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tra gli interventi urgenti, dunque, bisogna:- adottare misure per fronteggiare la mancanza e l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione nell’edilizia privata;
- maggiore pubblicità, trasparenza e rotazione nelle procedure di gara per la realizzazione dei programmi di investimento (PNRR, Piano complementare, Fondi strutturali europei);
- trovare una soluzione per il “caro materiali” nei lavori pubblici;
- introdurre l’obbligo per la P.A. di suddividere gli appalti in lotti anche su base quantitativa, per l’affidamento di opere “a rete”, di importo sopra soglia. Tutto ciò, per garantire la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese;
- prevedere un sistema di garanzia “alla francese” negli appalti pubblici.


