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Edilizia, nasce l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa

L’obiettivo è individuare fabbisogni e necessità per limitare problematiche e disagi abitativi
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Edilizia, nasce l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa

Analizzare lo “stato dell’arte” del patrimonio immobiliare italiano, in particolare l’edilizia residenziale pubblica, individuando strategie e politiche di intervento mirate. E’ questo l’obiettivo del neo nato Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa (Osca).

Ad istituirlo, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims): attraverso la creazione di un sistema informativo, si monitoreranno i fabbisogni e le situazioni abitative nazionali e territoriali. L’istituzione dell’Osservatorio arriva con 22 anni di ritardo.

Ora il Mims ha deciso di dare applicazione alla normativa, che prevede l’acquisizione, la raccolta, l’elaborazione, la diffusione e la valutazione dei dati sulla condizione abitativa nei diversi territori. Una sorta di contenitore, insomma, dove sviluppare idee, progetti e politiche rispondenti alle reali esigenze dei cittadini e delle comunità.

I compiti dell’Osservatorio condizione abitativa

Tra i compiti dell’Osservatorio, il coordinamento delle attività del Mims con quelle delle altre amministrazioni coinvolte nella definizione dei documenti programmatici del Governo sulle politiche abitative.

Ma non solo. Il Ministero informa che la nuova struttura “contribuirà alla definizione degli obiettivi strategici, alla valutazione della coerenza e dell’adeguatezza delle risorse finanziarie di programmi e progetti destinati all’edilizia residenziale pubblica”.

Al Comitato di Indirizzo dell’Osservatorio, presieduto dal Ministro Giovannini, partecipano i rappresentanti dei Ministeri dell’Interno e degli Affari Regionali.

All’Istat compete il ruolo fondamentale di acquisire e valutare i dati, sviluppare indicatori del disagio abitativo, monitorare gli effetti delle politiche che verranno realizzate. Il Comitato di indirizzo si avvale di un Comitato tecnico che gestisce operativamente il sistema informativo nazionale elaborando proposte per ridurre il disagio abitativo.

Le reazioni dei sindacati

Non sono mancate le reazioni alla nascita dell’Osservatorio. A cominciare dai sindacati. Cgil e Sunia, il sindacato degli inquilini, manifestano soddisfazione “nonostante un ritardo di oltre ventidue anni”.

E ancora: “Quello dell’Osservatorio è uno strumento che da sempre rivendichiamo con forza. Fondamentale per monitorare in maniera permanente il disagio abitativo ed elaborare, sulla base dei fabbisogni territoriali, politiche nazionali coerenti ed efficaci.

Ora sarà utile implementare la costituzione degli Osservatori regionali, attualmente presenti solo in alcuni territori”. “Auspichiamo che il Mims apra rapidamente un tavolo di confronto con le parti sociali, a partire dall’emergenza sfratti”.

Cisl e Uil si rammaricano, invece, per “l’esclusione delle parti sociali da tale organismo. La partecipazione e la condivisione sono un principio di garanzia e arricchimento dei punti di vista necessari per la valutazione corretta del disagio abitativo”.

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