Tutela del territorio

Recovery Fund, il Superbonus 110% prorogato al 31 dicembre 2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): ecco le principali novità per gli ingegneri e gli architetti
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Recovery Fund, il Superbonus 110% prorogato al 31 dicembre 2022
Lo scorso 13 gennaio il Consiglio del Ministri ha approvato la proposta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Piano dovrà dare attuazione, nel nostro Paese, al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da Covid-19. L’azione di rilancio è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Importanti le novità anche per i professionisti tecnici. Vediamo i principali elementi che caratterizzano il cosiddetto “Recovery Fund”.

Le “missioni” del Piano

Il Piano  prevede fondi per circa 210 miliardi di euro. Di questi, 144,2 miliardi finanziano “nuovi progetti” mentre i restanti 65,7 miliardi sono destinati a “progetti in essere” che riceveranno una significativa accelerazione di realizzazione e quindi di spesa. Il PNRR è diviso in sei “missioni” che sono le aree tematiche per cui i fondi verranno concretamente spesi. Le risorse del Recovery Fund sono così suddivise:
  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura: 45,1 miliardi;
  • rivoluzione verde e transizione ecologica: 67,5 miliardi;
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile: 32 miliardi;
  • istruzione e ricerca: 26,1 miliardi;
  • inclusione e coesione: 21,3 miliardi;
  • salute: 18 miliardi.
Il primo 70% delle sovvenzioni sarà impegnato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023. Il piano prevede inoltre che il restante 30% delle risorse sarà speso tra il 2023 e il 2025.

Superbonus 110%

Nell’ambito della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, un capitolo è dedicato alla tematica “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”. Con importanti novità per gli ingegneri, gli architetti e i professionisti tecnici. L’obiettivo è l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato con contestuale messa in sicurezza e digitalizzazione delle strutture. Per quanto riguarda il patrimonio privato, è prevista l’estensione della misura del Superbonus 110% al 31 dicembre del 2022 per il completamento dei lavori nei condomini e al 31 dicembre del 2023 per gli IACP e per gli interventi di messa in sicurezza antisismica. Lo stanziamento totale per questa componente è di 30,4 miliardi, a cui si aggiungono 320 milioni di React-Eu, un pacchetto da 11,3 miliardi di euro contro la crisi di Covid-19.

Edilizia scolastica

In questo ambito, oltre 4 miliardi di euro saranno destinati all’edilizia scolastica e giudiziaria. Interventi anche per l’efficientamento degli edifici demaniali e dell’edilizia residenziale pubblica. Nello specifico, circa 500 milioni di euro saranno dedicati alla riqualificazione strutturale degli edifici scolastici. Gli investimenti partiranno dalle infrastrutture, con il cablaggio delle aule e dei laboratori, oltre ad una digitalizzazione sempre più avanzata. L’obiettivo è, grazie al Piano, arrivare ad una percentuale di ristrutturazione della superficie degli edifici scolastici pari al 20% del patrimonio esistente.

Il patrimonio pubblico

Circa 2 miliardi di euro del Recovery Fund saranno dedicati alla riqualificazione del patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica nazionale. Gli interventi riguarderanno l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico degli edifici. Stando a quanto confermato da fonti governative, si interverrà su una superficie di circa 10.200.000 metri quadri, il 20% dell’intera superficie del patrimonio edilizio residenziale pubblico. Potenziato, inoltre, lo stanziamento per gli interventi di efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici pubblici delle aree metropolitane. Le risorse allocate avranno un valore di 1,35 miliardi, di cui 850 milioni nuovi. In cantiere anche l’efficientamento delle cittadelle giudiziarie, grazie ai 450 milioni che si aggiungeranno ai 2 milioni provenienti dalle risorse React-EU. Le risorse consentiranno la riqualificazione di 40 edifici.

Tutela del territorio

Ampio spazio, sempre nella seconda missione, alla “Tutela del territorio e della risorsa idrica”. Previsti interventi sul dissesto idrogeologico, sulla forestazione e tutela dei boschi (finanziati per 1 miliardo dalle risorse FEASR). E ancora, sugli invasi e la gestione sostenibile delle risorse idriche (finanziati per 520 milioni dalle risorse FEASR. Introdotta, inoltre, una nuova linea progettuale di 500 milioni (di cui 200 del React-Eu) dedicata alle infrastrutture verdi urbane. Lo stanziamento totale per questa componente è di 14,3 miliardi.
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