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Ex Ilva, completato il primo arco di copertura dei parchi minerali

Infrastruttura modulare per un'opera ad alto impatto paesaggistico ed ambientale: le immagini della ArcelorMittal, il colosso dell'acciaio che ha rilevato la più grande fabbrica siderurgica d'Europa
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Ex Ilva, completato il primo arco di copertura dei parchi minerali
Cambia lo skyline di Taranto, la città pugliese dove dopo il commissariamento dell’Ilva, Arcelor Mittal, il colosso indiano dell’acciaio, è riuscita ad acquisire, rilevandola di fatto dal primo novembre 2018, la grande fabbrica del Gruppo Riva, già Italsider. La Cimolai Costruzioni ha completato il primo arco della copertura dei parchi minerali del polo siderurgico pugliese, il più grande d’Europa.

L’investimento per la copertura dei parchi minerali

Coprire i parchi minerali è una delle operazioni di ambientalizzazione previste per l’ex Ilva. L’investimento è di circa 300 milioni di euro: Arcelor Mittal punta ad ultimare entro la fine del 2019 la copertura del parco minerali ed entro maggio 2020 la copertura del parco di carbone. Ogni struttura, una volta completata, avrà una lunghezza di 700 metri e una larghezza pari a 254 metri, per una luce complessiva di 508 metri. La superficie dei parchi è pari a quella di 28 campi da calcio, con un’altezza assimilabile a quella di un palazzo di 25 piani. Le coperture per il parco minerale e il parco fossile saranno composte rispettivamente da 53 e 56 arcate. Ognuna di esse avrà un’altezza esterna di 77 metri e interna di 67 metri. Quest’opera avrà il compito di arginare la dispersione delle polveri prodotte dal carbone e dagli altri materiali fossili, necessari al momento ad alimentare gli altiforni dell’ex Ilva. Sull’impatto paesaggistico delle coperture e sulla reale utilità dell’opera non mancano le polemiche nella cittadina jonica. Nella gallery alcune immagini tratte dalla pagina Facebook di ArcelorMittal Italia.
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