Addio a Zamberletti, padre della Protezione civile

Si è spento ad 85 anni dopo una lunga malattia Giuseppe Zamberletti, parlamentare e uomo di governo di lungo corso nelle fila della Democrazia Cristiana, fautore della creazione della Protezione civile. Nella sua città, Varese, sono in programma oggi 29 gennaio i funerali di Stato alle ore 10.30 presso la Basilica di San Vittore. Il suo lavoro è stato di vitale importanza per la costruzione del complesso di regole, strumenti e risorse che in questi anni ha governato le continue emergenze che investono l’Italia, tra terremoti e calamità naturali. Ripercorriamo il lavoro di Zamberletti in questa nota della Protezione civile nazionale.
L’inmpegno politico e di servizio al Paese
Nato il 17 dicembre del 1933, Giuseppe Zamberletti è da subito impegnato in politica, dedicando il suo lavoro al settore della sicurezza pubblica, della prevenzione dai disastri e della risposta alle emergenze fin dagli inizi della sua carriera istituzionale. Ben presto si fa apprezzare per le sue competenze e per la sua dedizione nell’impegno civile. Parlamentare dal 1968 è sottosegretario all’Interno nel IV e V Governo Moro ( dal 1974 al 1976) e nel III Governo Andreotti (dal 1976 al 1978), con delega per la Pubblica sicurezza e per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e Protezione civile. Nel I e II Governo Cossiga (1979-1980) ricopre l’incarico di Sottosegretario agli Affari esteri. Nel 1987 è Ministro dei Lavori Pubblici per il Governo Fanfani. Deputato fino al 1987, è poi eletto senatore dal 1994 al 1996, sempre in quota Dc.
La sua prima grande sfida in materia di protezione civile fu il terremoto del Friuli del 1976. Zamberletti è commissario delegato del governo presieduto da Aldo Moro. Raggiunge le zone colpite fin dalle prime ore dopo il primo sisma del 6 maggio 1976 di magnitudo 6.5 che, insieme poi alle scosse del settembre del ‘76, distrusse numerosi paesi e villaggi e causò la morte di 990 persone. Il sistema ideato da Zamberletti di assistenza alla popolazione e poi di ricostruzione prevedeva la stretta collaborazione di istituzioni regionali e locali.
Il grande e tragico terremoto dell’Irpinia
Il 23 novembre 1980 un sisma di magnitudo 6.5 colpisce duramente la Campania: in particolare la provincia di Avellino e la Basilicata settentrionale. È il terremoto dell’Irpinia, del quale dopo quasi quarant’anni ancora si discute. Giuseppe Zamberletti è subito nominato Commissario straordinario. Le enormi difficoltà mostrate dal sistema dei soccorsi, ravvisate fin dai primi momenti dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, portano all’attenzione dell’opinione pubblica italiana e internazionale ciò che Zamberletti da tempo aveva espressamente invocato: l’urgenza della predisposizione e della realizzazione di un sistema di protezione civile che potesse coordinare e organizzare al meglio la macchina dei soccorsi e dell’assistenza alla popolazione. Parte da questa tragedia l’iter amministrativo della creazione del Dipartimento della Protezione civile e della legge sul Servizio nazionale.
La nascita del Dipartimento di Protezione civile
Il 1982 è l’anno che vede la nascita del Dipartimento della Protezione civile. È Zamberletti, in quel momento Ministro per il coordinamento della Protezione civile, l’anima dell’intera operazione. Il suo impegno porterà uomini e donne, funzionari dello stato a creare il riferimento più funzionale dello sviluppo del Servizio nazionale.
Nell’estate del 1987 la provincia di Sondrio, in territorio montano viene colpita da diverse valanghe e da un’alluvione dalle conseguenze tragiche. Un’altra tragedia dell’Italia, sempre più fragile: si tratta di una terra cara a Zamberletti che all’epoca era Ministro dei lavori pubblici del governo presieduto da Amintore Fanfani.
La legge 225 del 1992 istituisce la Protezione civile
Il 24 febbraio del 1992 è un giorno storico per la Protezione civile italiana, dopo una gestazione durata anni, è promulgata la legge che istituisce e regola il Servizio nazionale della Protezione civile e che sarà il punto di riferimento per tutto il sistema per ben 26 anni. È Zamberletti il ‘padre’ della legge, è dalle sue intuizioni, dalle sue convinzioni e dal suo grande impegno che scaturisce il sistema di protezione civile come oggi lo conosciamo.