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Mobilità urbana, nuove linee guida per la pianificazione

I Pums voluti dall'Ue a sostegno della mobilità urbana sostenibile esistono da oltre 10 anni. Ma ora c'è una nuova attenzione alla pianificazione
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Mobilità urbana, nuove linee guida per la pianificazione
Provate ad immaginare la vostra città tra 20 anni e la sua mobilità urbana. Come vorreste che fosse? Un luogo con aria fresca e pulita, ricco di verde, in cui i bambini possano giocare in tutta sicurezza? Un posto in cui spostarsi rapidamente e comodamente e, al tempo stesso, poter andare a piedi a fare shopping? Come possiamo realizzare questa visione?

Pianificare la mobilità sostenibile

La pianificazione diventa ogni giorno un’attività sempre più complessa. Pianificatori e politici si scontrano con una vasta gamma di istanze, spesso in conflitto.
  • Mantenere alta la qualità della vita e dell’ambiente, creando al contempo un ambiente ottimale per le imprese;
  • limitare il traffico nelle aree più sensibili, senza impedire gli spostamenti necessari di persone e merci;
  • assicurare livelli soddisfacenti di mobilità per tutti, con le sole risorse disponibili e sempre più limitate.
Ci sono poi tematiche di più ampio respiro da affrontare, quali la salute pubblica, i cambiamenti climatici, la dipendenza dal petrolio, l’inquinamento atmosferico. In particolare nelle aree urbane, ovvero i centri delle attività economiche in cui si concentra sempre più popolazione, risulta sempre più complicato cercare di affrontare tutti questi temi e trovare delle soluzioni all’altezza. È opinione condivisa che, per affrontare tale complessità e delineare un set soddisfacente di politiche ed azioni da intraprendere, sia necessario un sistema di pianificazione che preveda processi integrati e sostenibili.

Mobilità urbana e approccio integrato

A questo proposito, il concetto di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – PUMS – appare proprio come il principio dell’approccio integrato, poiché si basa sulla ricerca di un equilibrio nello sviluppo delle varie modalità di trasporto, incoraggiando al contempo l’utilizzo di quelle più sostenibili. Riconoscendo la rilevanza di un processo di pianificazione e gestione integrata della mobilità che si esprima attraverso la redazione di un PUMS, la Commissione Europea ha dato un impulso nel 2009 attraverso il Piano d’Azione sulla Mobilità Urbana per supportare l’adozione dei PUMS attraverso la diffusione di materiali informativi, la promozione dello scambio di buone prassi e di attività di formazione rivolte a chi si occupa di pianificazione e gestione della mobilità nelle città.

La differenza con la pianificazione dei trasporti

Lo sviluppo e l’implementazione di un PUMS non vanno visti come un ulteriore livello di pianificazione dei trasporti, ma in un’ottica di integrazione e messa a sistema degli strumenti di piano e delle procedure in essere. Il concetto stesso di PUMS si ispira alle migliori prassi europee e dovrebbe entrare a far parte delle prassi correnti nelle attività di pianificazione in tutte le città europee. È necessario fare in modo che la pianificazione delle città abbia come punto di riferimento i cittadini, visti nelle loro molteplici vesti di viaggiatori, imprenditori, consumatori, clienti o in qualunque altro ruolo essi assumano. L’importante è che le persone siano parte della soluzione: predisporre un PUMS significa proprio pianificare per le persone. Di seguito potete trovare una tabella che riporta le principali differenze tra modelli di pianificazione più tradizionali e l’approccio innovativo proposto dai PUMS:

Cos’è nella pratica un PUMS?

Un Piano Urbano della Mobilita Sostenibile è un piano strategico che si propone di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita nelle città. Il PUMS integra gli altri strumenti di piano esistenti e segue principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione. Le caratteristiche che rendono sostenibile un Piano Urbano della Mobilità sono le seguenti:
  • Garantire a tutti i cittadini opzioni di trasporto che permettano loro di accedere alle destinazioni ed ai servizi chiave;
  • Migliorare le condizioni di sicurezza;
  • Ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra e i consumi energetici;
  • Migliorare l’efficienza e l’economicità dei trasporti di persone e merci;
  • Contribuire a migliorare l’attrattività del territorio e la qualità dell’ambiente urbano e della città in generale a beneficio dei cittadini, dell’economia e della società nel suo insieme.
Le politiche e le misure definite in un PUMS devono coprire tutte le modalità e le forme di trasporto (pubblico e privato, passeggeri e merci, motorizzato e non motorizzato, gestione degli spostamenti e della sosta). A questo proposito nell’anno 2013 sono state pubblicate le Linee guida per lo sviluppo e l’attuazione di un Piano di mobilità urbana sostenibile (note anche come Linee guida PUMS). Da allora, molte città in Europa e in tutto il mondo hanno sviluppato i PUMS. Tuttavia, dal 2013 ad oggi, ci sono stati cambiamenti significativi nella mobilità urbana che hanno creato nuove sfide da affrontare per i professionisti. I progressi tecnologici e la volontà del grande pubblico di adottare con entusiasmo nuove modalità di trasporto hanno fornito uno scenario in rapida evoluzione per i professionisti della mobilità urbana e per le parti interessate da gestire.

Mobilità urbana in Europa, il punto a Graz

Così ad inizio ottobre 2019 presso la conferenza CIVITAS di Graz in Austria sono state svelate le nuove linee guida per la pianificazione della mobilità urbana sostenibile. Le linee guida sono state aggiornate per riflettere sulle principali tendenze della mobilità urbana, nonché sull’esperienza pratica raccolta dalle città di tutta Europa. La seconda edizione degli orientamenti PUMS ha tenuto conto delle sfide dinamiche e in rapida evoluzione della mobilità urbana a seguito di ampie consultazioni con le parti interessate e contributi di esperti. Le linee guida sono disponibili su Eltis, l’osservatorio della mobilità urbana, che è stato aggiornato per l’occasione e funge da documento di riferimento per i professionisti del trasporto urbano e della mobilità coinvolti nello sviluppo e nell’attuazione dei piani di mobilità urbana sostenibile.

Le nuove linee guida per la mobilità urbana

L’edizione 2019 delle Linee guida PUMS si divide in due sezioni. Nella Sezione 1 viene introdotto il concetto di PUMS, rivolgendosi a tutti gli interessati, non solo necessariamente ai pianificatori professionisti. In questa prima parte si cerca di dare risposte alle seguenti domande: 1.1 Che cos’è un PUMS? 1.2 Quali sono i vantaggi di un PUMS? 1.3 Quali sono gli elementi principali di un PUMS? 1.4 Come funziona concretamente un PUMS? 1.5 Come può il livello nazionale e regionale supportare un PUMS? Invece, la Sezione 2 è una descrizione molto dettagliata del processo relativo ai PUMS. Anche se gli interlocutori saranno principalmente pianificatori professionisti, tale sezione è stata scritta in uno stile facilmente comprensibile a tutti, anche a coloro non tecnicamente competenti, ma molto interessati alla materia. Questa sezione segue la struttura del nuovo ciclo dei PUMS: quattro fasi, ciascuna con tre step per un totale di 32 attività, così suddivise:

Il dettaglio delle fasi del Pums

Fase 1: Preparazione ed analisiStep 1: Impostazione delle strutture di lavoro Attività 1.1: Valutazione delle capacità e delle risorse Attività 1.2: Creazione di un nucleo centrale inter-dipartimentale Attività 1.3: Garanzia della proprietà politica ed istituzionale Attività 1.4: Pianificazione del coinvolgimento delle parti interessate – Step 2: Determinazione del framework di pianificazione Attività 2.1: Valutazione dei requisiti di pianificazione e definizione dell’ambito geografico Attività 2.2: Collegamento con altri piani di pianificazione Attività 2.3: Accordo sulla tempistica e sul piano di lavoro Attività 2.4: Considerazione di ottenere un supporto esterno – Step 3: Analisi della situazione della mobilità Attività 3.1: Identificazione delle fonti di informazione e collaborazione con i proprietari dei dati Attività 3.2: Analisi dei problemi e delle opportunità (secondo tutte le modalità) Fase 2: Sviluppo della strategiaStep 4: Compilazione e valutazione congiuntamente degli scenari Attività 4.1: Sviluppo dei potenziali scenari futuri Attività 4.2: Discussione degli scenari con i cittadini e con le parti interessate – Step 5: Sviluppo della visione e degli obiettivi con le parti interessate Attività 5.1: Co-creazione di una visione comune con i cittadini e le parti interessate Attività 5.2: Accordo degli obiettivi che affrontino i problemi chiave – Step 6: Impostazione degli indicatori e degli obiettivi Attività 6.1: Individuazione degli indicatori per tutti gli obiettivi Attività 6.2: Accordo sugli obiettivi misurabili Fase 3: Misura della pianificazioneStep 7: Selezione dei pacchetti di misure con le parti interessate Attività 7.1: Creazione e valutazione di un lungo elenco di misure con le parti interessate Attività 7.2: Definizione dei pacchetti di misure integrate Attività 7.3: Pianificazione del monitoraggio e della valutazione delle misure – Step 8: Accordo sulle azioni e sulle responsabilità Attività 8.1: Descrizione di tutte le azioni Attività 8.2: Individuazione delle fonti di finanziamento e valutazione delle capacità finanziarie Attività 8.3: Accordo sulle priorità, responsabilità e calendario Attività 8.4: Garanzia di un ampio sostegno politico e pubblico – Step 9: Preparazione dell’adozione e del finanziamento Attività 9.1: Sviluppo dei piani finanziari e accordo sulla condivisione dei costi Attività 9.2: Conclusione ed assicurazione della qualità del documento “PUMS” Fase 4: Implementazione e monitoraggioStep 10: Gestione dell’implementazione Attività 10.1: Coordinamento dell’attuazione delle azioni Attività 10.2: Approvvigionamento di beni e servizi – Step 11: Monitorare, adattare e comunicare Attività 11.1: Monitoraggio dei progressi Attività 11.2: Informare e coinvolgere cittadini e parti interessate – Step 12: Rivedi e apprendi le lezioni Attività 12.1: Analizzare successi e fallimenti Attività 12.2: Condividere i risultati e le lezioni apprese Attività 12.3: Considerare nuove sfide e soluzioni
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