Come progettare la segnaletica stradale: analisi e esempi

Sembra desueto parlare di segnaletica stradale, visto che ormai è pratica comune affidarsi totalmente al navigatore satellitare dell’automobile o all’applicazione dello smartphone per raggiungere con celerità la propria destinazione. Vi siete mai chiesti, in caso di malfunzionamento di questi preziosi strumenti, come si può sopperire a questa mancanza? Nel recente passato ognuno di noi aveva a bordo una mappa della città (Ortelio, TuttoCittà, ecc…) oppure era la normalità chiedere informazioni ai passanti, che spesso sapevano indicarci la giusta direzione, conoscendo perfettamente la zona. Oggi l’unico strumento a cui ci si può affidare è la segnaletica verticale di indicazione.
Le regole del codice della strada
Come indicato nell’articolo 124 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada, si definiscono “segnali di indicazione” quei segnali che forniscono agli utenti della strada informazioni necessarie per l’individuazione di itinerari, località, servizi ed impianti stradali. Spesso, però, tali segnali risultano poco utili e troppo incoerenti tra loro. Sono poco comprensibili e creano confusione: ciò è dovuto ad una progettazione superficiale e ad un carente coordinamento.
I requisiti
Per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione pedonale e veicolare, l’insieme dei segnali di indicazione deve avere i seguenti requisiti:
- congruenza: il numero, la tipologia e la disposizione dei segnali deve essere adeguata alla situazione stradale, per consentire l’immediata e corretta percezione e per non confondere le idee agli utenti stradali;
- coerenza: sul medesimo itinerario si devono trovare le stesse informazioni;
- omogeneità: sul medesimo itinerario, dall’inizio alla fine, la segnaletica di indicazione deve essere realizzata con la stessa grafica, simbologia, colori e distanza di leggibilità.
Cosa deve esserci sulla segnaletica di indicazione
Le informazioni da fornire agli utenti devono essere complete e allo stesso tempo essenziali. Inoltre la segnaletica di indicazione, nel rispetto dell’ambiente circostante e nell’armonizzarsi con esso, deve essere realizzata e collocata in modo da essere facilmente avvistabile e riconoscibile. Una particolare categoria della grande famiglia dei segnali di indicazione è quella dei segnali di direzione, che sono impiegati in corrispondenza di ogni tipologia di intersezione (semaforizzata, a rotatoria, a precedenza) ed indicano il ramo dell’intersezione stessa da percorrere per poter raggiungere la propria meta.
Analisi dei requisiti
Tutti i nomi delle località che compaiono nei segnali di preavviso o di preselezione che precedono l’intersezione, devono figurare nei corrispondenti segnali di direzione e devono essere identici (requisito di coerenza). Se necessario, possono essere aggiunti segnali di direzione relativi a direzioni secondarie, purché non venga disturbata la percezione dei segnali di direzione principali (requisito di congruenza). Il segnale specifico di una località riportato su un segnale di direzione deve essere ripetuto nei segnali successivi, nel senso di marcia, fino alla località stessa (requisito di omogeneità).
L’uso dei colori
Nei segnali di direzione devono essere impiegati i seguenti colori:
- sfondo verde e scritte/simboli bianchi per le autostrade;
- sfondo blu e scritte/simboli bianchi per le strade extraurbane;
- sfondo bianco e scritte/simboli neri per le strade urbane;
- sfondo marrone e scritte/simboli bianchi per indicazioni di punti di interesse storico, artistico, culturale e turistico;
- sfondo nero e scritte/simboli gialli per segnali di avvio a zone industriali, zone artigianali e aree commerciali.
La collocazione della segnaletica
I segnali di direzione hanno forma diversa, in base a dove vengono collocati.
In ambito urbano, ovvero all’interno dei centri abitati, hanno forma rettangolare e devono essere conformi alle caratteristiche indicate nelle tabelle II.13/a e II.13/b del Codice della Strada (CdS).
In ambito extraurbano hanno forma rettangolare con punta di freccia orientata in direzione della località segnalata, e devono essere conformi alle caratteristiche indicate nelle tabelle II.14/a e II.14/b del CdS.
Il raggruppamento dei segnali di direzione
I segnali di direzione possono essere raggruppati in un “gruppo segnaletico unitario”. In ogni gruppo segnaletico unitario devono essere rispettati i seguenti criteri:
- tutti i segnali posti nello stesso gruppo devono avere le stesse dimensioni e la stessa forma (ambito urbano vs ambito extraurbano);
- in ogni gruppo segnaletico i vari segnali per ciascuna direzione devono essere applicati ponendo vicini quelli aventi lo stesso colore di fondo;
- le frecce indicanti “diritto” devono essere poste al di sopra delle altre; a seguire vanno poste le frecce indicanti “sinistra” e per ultime vanno poste le frecce indicanti “destra”.
L’ordine di posa tra i segnali indicanti la stessa direzione, dall’alto in basso, è il seguente, secondo i colori di fondo:
- bianco per i centri abitati;
- verde per le autostrade;
- blu per le strade extraurbane;
- marrone per le indicazioni turistiche e territoriali;
- nero per le indicazioni industriali e commerciali;
Ogni gruppo di segnaletica non deve contenere più di sei segnali. Qualora fosse necessario installare un numero di segnali maggiore, gli stessi devono essere frazionati in più gruppi. Spesso queste semplici regole base non vengono rispettate e risulta complesso capire quale direzione scegliere per raggiungere la propria destinazione. Non ci resta che sperare che il navigatore sia sempre funzionante.