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La Manovra Finanziaria è legge: le misure sull’energia

Il Provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene numerose misure finalizzate a contenere i costi dell'energia
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La Manovra Finanziaria è legge: le misure sull’energia

La Manovra Finanziaria (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2008. Non vi è stato nessun colpo di scena, vista anche la “questione di fiducia” posta sia alla Camera che al Senato. La stessa scelta fu fatta anche dai due Governi Conte e Draghi.

Manovra finanziaria e contenimento costi energetici

Il provvedimento contiene numerosi interventi in materia di energia elettrica e gas naturale. Si tratta di misure finalizzate a contenere i costi dell’energia. Tale obiettivo si tenta di perseguirlo mediante due strategie:

  • istituendo dei fondi ad hoc da utilizzare per fronteggiare l’aumento dei prezzi;
  • prevedendo dei bonus per le classi sociali meno abbienti.

Ecco un breve riepilogo delle novità più rilevanti che entreranno in vigore.

  • Contributo di solidarietà imprese energetiche.  Viene istituito un contributo di solidarietà straordinario sotto forma di prelievo temporaneo per l’anno 2023 per i soggetti che producono, importano, distribuiscono o vendono energia elettrica, gas naturale o prodotti petroliferi, al fine di contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi e delle tariffe del settore energetico per le imprese e i consumatori. Il contributo di solidarietà è dovuto solo se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 deriva dalle attività di produzione di energia elettrica, di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, di rivendita di energia elettrica, di gas metano e di gas naturale e di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi.
  • Crediti di imposta per contrastare i costi dell’energia delle imprese. Al fine di contenere i costi energetici, si riconoscono anche nel I° trimestre 2023, elevandone le percentuali, alcuni crediti di imposta già concessi nel corso del 2022 per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas in capo alle imprese, e da ultimo estesi alle spese relative all’energia e al gas sostenute fino a dicembre 2022.
  • Annullamento oneri generali di sistema elettrico. Confermato, per il I° trimestre 2023, l’annullamento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
  • IVA ridotta somministrazioni gas metano. in relazione ai consumi del primo trimestre 2023, prevista la riduzione dell’aliquota IVA al 5% (rispetto alla attuale aliquota del 10 o 22 per cento prevista, a seconda dei casi, dalla normativa vigente) sulle somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali, di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia, nonché sulle forniture di servizi di teleriscaldamento.
  • Requisiti di accesso bonus sociali nel settore elettrico e in quello del gas. Vengono riconosciuti dei bonus ai clienti domestici economicamente svantaggiati, aumentando da 12.000 a 15.000 euro il valore soglia ISEE per accedere alle agevolazioni per l’anno 2023 e a tale fine si stanzia l’importo di 115 milioni per il 2023.  Si istituisce un fondo con una dotazione di 220 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare al contenimento delle conseguenze derivanti agli utenti finali dagli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale. Prevede la possibilità, con delibera dell’ARERA, di sospendere fino al 31 gennaio i procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto del gas naturale. Stanzia 50 milioni di euro per gli oneri derivanti dall’eventuale morosità dei clienti finali interessati.
  • Contributo straordinario agli enti locali. Al fine di fronteggiare le maggiori spese derivanti dagli aumenti dei prezzi di gas ed energia, e garantire la continuità̀ dei servizi erogati dagli enti locali viene istituito un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare, per 350 milioni di euro in favore dei comuni e per 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province, da ripartire in relazione alla spesa sostenuta dagli enti per utenze di energia elettrica e gas
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