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Il Decreto Aiuti Quater è in GU: Superbonus selettivo, più tempo per la cessione del credito

Il D.L. 176/2022 è in Gazzetta Ufficiale : ecco come cambia la cessione del credito e tutte le novità Superbonus
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Il Decreto Aiuti Quater è in GU: Superbonus selettivo, più tempo per la cessione del credito
Il Decreto Aiuti Quater  (D.L. 176/2022) è stato il primo atto concreto del nuovo Governo, volto a mitigare ed alleviare le difficoltà economiche che stanno vivendo imprese e famiglie a causa del caro bollette e dell’inflazione. Il Decreto evidenzia una certa continuità, con i precedenti Decreti Aiuti emanati sotto la guida dell’ex Premier Mario Draghi e contiene novità in merito alle modalità di cessione cessione del credito, prevedendone una in più, l’inserimento della garanzia SACE, oltre a contenere al novità sul Superbonus. In sede di approvazione da parte della Camera dei Deputati, avvenuta in data 13 gennaio, il decreto non ha subito modifiche. È stata dunque pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio la legge 13 gennaio 2023, n. 6 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”. Ecco un rapido elenco ecco le principali novità del Decreto Aiuti Quater:
  • Superbonus: si passa al 90% nel 2023;
  • modifica temporale della cessione del credito
  • introduzione del quoziente familiare
  • proroga del mercato tutelato del gas fino al 2024;
  • tagli alle accise dei carburanti fino a fine anno;
  • crediti di imposta alle imprese per il caro bollette;
  • rateizzazione delle bollette per le imprese;
  • disposizioni per incrementare la produzione di gas nazionale.
Leggi questo articolo sulle date relative al Superbonus

Debutta il Superbonus ristretto e vincolato

L’articolo 9 del Decreto riduce la percentuale della detrazione riconosciuta nel 2023 per gli interventi rientranti nella disciplina del cd. Superbonus, portandola dal 110 al 90 per cento  anche: “per gli interventi avviati a partire dal primo gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro”, con riapertura fino a marzo. I risparmi in arrivo dalla revisione del Superbonus saranno destinati in uno specifico Fondo nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, da destinare agli interventi della manovra di bilancio 2023-2025. Per le villette è prevista la proroga al 31 marzo 2023 del termine previsto per l’utilizzo della detrazione del 110 salvo la  possibilità, a determinate condizioni di reddito familiare e di titolarità del bene, di vedersi riconosciuta la detrazione nella misura del 90 per cento anche per le spese sostenute per le unità immobiliari nel 2023. A questo link è possibile scaricare la guida completa gratuita al Superbonus e bonus ordinari 2023.

Il quoziente familiare

Tra le novità fiscalmente più rilevanti segnaliamo l’introduzione del c.d. quoziente familiare, quale corollario applicativo in materia di agevolazioni fiscali edilizie. Con tale termine si identifica un sistema, o per meglio dire, un metodo di calcolo delle imposte mediante il quale l’imposta dovuta è calcolata in relazione ad un coefficiente che può essere determinato prendendo in considerazione il reddito complessivo della famiglia ed il numero dei suoi componenti.

Entrando più nello specifico, è necessario preliminarmente  determinare il reddito di riferimento che si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi del contribuente e del coniuge (o soggetto assimilato) e familiari relativi all’anno precedente quello di sostenimento della spesa, per un numero che varia in funzione del numero di familiari a carico (che nell’anno precedente quello di sostenimento della spesa si sono trovati nelle condizioni previste nel comma 2 del medesimo articolo 12, del Decreto, per un numero di parti determinato come segue:

quoziente familiare

contribuente 1
coniuge convivente + 1
un familiare + 0,50
due familiare + 1
3 o più familiari + 2

Superbonus al 110% per le ONLUS e APS socio-sanitarie

Una importante novità si rinviene sul fronte degli interventi fiscali Ecobonus e Sismabonus effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici la possibilità di vedersi rimborsare le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 nella misura del 110 per cento. La norma aggiunge un nuovo periodo all’articolo inserendo tra i beneficiari del Superbonus, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale,  le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri e per le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali negli immobili adibiti a strutture sanitarie. Queste tipologie di associazioni viene riconosciuto la detrazione per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 nella misura del 110%.

Cambia la cessione del credito: 10 anni anziché in 4 anni

Al fine di provare di sbloccare i crediti rimasti incagliati nei cassetti fiscali, il decreto apporta una modica  sulle modalità della cessione del credito: i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo, in luogo dell’originaria rateazione prevista per i predetti crediti, previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle entrate da parte del fornitore o del cessionario, da effettuarsi in via telematica, anche avvalendosi dei soggetti previsti dal comma 3 dell’articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere richiesta a rimborso. L’Agenzia delle entrate, rispetto a tali operazioni, effettua un monitoraggio dell’andamento delle compensazioni, ai fini della verifica del relativo impatto sui saldi di finanza pubblica e della eventuale adozione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze dei provvedimenti previsti ai sensi dell’articolo 17, commi 12 -bis , 12 -ter e 12 -quater della legge n. 196 del 2009. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate saranno definite le relative modalità attuative di tale nuova disposizione. Dal punto di vista pratico sarà il mercato  a valutare se la modifica apporterà effettivamente dei risultati positivi rimettendo in modo una situazione in fase di stallo già ormai molti mesi.

Caro-Bollette: nel Decreto Aiuti Quater previsti pagamenti a rate per le imprese

Prevista la rateizzazione delle bollette per le imprese al fine di fronteggiare i rincari. Nel testo si legge: “le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato”. Le imprese interessate, dovranno formulare apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione”. Il testo del decreto prevede però un vincolo al piano di rateazione: se l’impresa non dovesse pagare due rate il beneficio decade. Per quanto riguarda il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, per il mese di dicembre 2022 “sono riconosciuti, alle medesime condizioni ivi previste, anche in relazione alla spesa sostenuta nel mese di dicembre 2022 per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Giacimenti di gas: confermata la norma sblocca-trivelle nel Decreto Aiuti Quater approvato

Come annunciato nel precedente Consiglio dei ministri, la norma per l’estrazione di gas naturale è presente nel testo del Decreto Aiuti-quater approvato dal Cdm. Nel testo si prevedono nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette”. Le nuove concessioni possono essere rilasciate “limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi mc”. Arriva, infine, la proroga per la fine del mercato tutelato del gas per le famiglie: “dal 1° gennaio 2023” “a decorrere dal 10 gennaio 2024”.

Premi aziendali esentasse

Sale a 3mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come ‘fringe benefit’ per pagare le bollette. Gli atti di generosità fatti dal datore di lavoro nei confronti dei propri dipendenti, non graveranno fiscalmente, perché valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, ma anche le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3mila euro. Articolo pubblicato l’11 novembre 2022 – aggiornato il 13 gennaio 2023 – ultimo aggiornamento 07 febbraio 2023
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