Innovazione

Venture Capital, nuovi fondi per il sostegno di start-up e PMI innovative

Si aggiungono 200 milioni di euro al Fondo Rilancio per incentivare gli investimenti nel capitale, favorendo una ripartenza post covid-19
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Venture Capital, nuovi fondi per il sostegno di start-up e PMI innovative

In arrivo 200milioni di euro per start-up e PMI innovative. È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo firmato dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che disciplina le modalità di impiego di ulteriori risorse destinate dal Decreto Rilancio al Fondo di sostegno al Venture Capital. Si aggiunge così un nuovo pezzo al cosiddetto Fondo Nazionale Innovazione, pensato per favorire la ripartenza dopo l’emergenza Covid-19.  

Rafforzare l’ecosistema del venture capital italiano

Lo strumento contribuirà a supportare e rafforzare il raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del venture capital italiano. Con il Fondo Rilancio, infatti, saranno gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio a segnalare le start-up e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del dl Rilancio. Nel rispetto dei requisiti stabiliti dal decreto attuativo. In questo modo i finanziamenti saranno realizzati in matching con gli investitori accreditati.

In particolare, il valore di ogni singola operazione effettuata dal Fondo non potrà essere superiore a massimo quattro volte l’investimento effettuato dagli investitori. Nel limite complessivo di 1 milione di euro per singola start-up o PMI innovativa investita.

Requisiti delle start-up e PMI innovative

Il MISE evidenzia che le imprese target oggetto di investimento da parte del Fondo sono selezionate tra le start-up innovative e le PMI innovative che, al momento dell’effettuazione dell’investimento, soddisfano quantomeno tutte le seguenti caratteristiche:

  • sono imprese che hanno la sede legale in Italia e che svolgono effettivamente la loro attività o programmi di sviluppo in Italia;
  • hanno concrete potenzialità di sviluppo, misurabili sulla base di indicatori quantitativi e/o qualitativi individuati nel Decreto non presentano procedimenti di accertamento in corso non ancora rimediati;
  • superano le verifiche di gestione del rischio, conformità alle norme o prevenzione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

Nel primi sei mesi il fondo prediligerà le imprese che nel primo semestre del 2020 abbiano concluso positivamente l’istruttoria per l’incentivo Smart&Start Italia. Oppure che abbiano subito una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto a uno dei semestri del 2019.

 “Con la firma del decreto attuativo- ha dichiarato il ministro Stefano Patuanelli- affidiamo, in tempi record, al Fondo Nazionale Innovazione le risorse necessarie per sostenere le nostre startup e pmi innovative in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria e conseguente all’emergenza sanitaria. Abbiamo colto questa esigenza e insieme alle associazioni e agli operatori del settore abbiamo cercato di farvi fronte. Consapevoli di non poter disperdere il patrimonio innovativo delle nostre imprese, fondamentale per la crescita del nostro Paese e la creazione di posti di lavoro”.

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