Intelligenza Artificiale: le proposte degli esperti per innovare l’Italia
Lo scorso anno il Ministero per lo Sviluppo economico (MISE) ha selezionato un gruppo di 30 esperti per occuparsi di “Strategia italiana per l’intelligenza artificiale”, dopo apposito concorso indetto nel settembre del 2018.
I 30 esperti hanno raccolto le osservazioni per un anno dalla loro nomina, e lo scorso 2 luglio il MISE ha quindi pubblicato il documento elaborato “Proposte per una strategia italiana per l’intelligenza artificiale”.
Il documento sarà alla base della definizione della strategia italiana nell’ambito del Piano coordinato europeo. Prossimamente sarà inoltre organizzato un webinar di presentazione del lavoro con la partecipazione dei sottosegretari Liuzzi, Manzella e degli esperti.
Lo sviluppo delle tecnologie emergenti è uno dei punti al centro dell’azione portata avanti dal MISE per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese, che pone l’Italia all’avanguardia nella trasformazione digitale dei processi produttivi. Garantendo anche la tutela occupazionale, sociale e ambientale.
Intelligenza artificiale e Covid19
Pur nella complessità dell’impresa, e consapevole dell’effimero potere che le proposte tecnologiche possono avere, il gruppo dei 30 esperti ha elaborato un piano prezioso per l’Italia. Che, come qualsiasi altro Paese al mondo non può tirarsi indietro nell’approccio alle tematiche di questo ambito.
I primi mesi del 2020 sono stati un banco di prova difficile da superare a causa della pandemia da Covid19. Ma – come specificato nel documento – le proposte non tengono conto dell’impatto che l’emergenza sanitaria ha causato.
La depressione economica che ne seguirà costituisce, al contrario, un fattore determinante, che senza sconvolgere l’assetto del documento ne acuisce il sentimento di urgenza.
Modernizzare il Paese
A fronte di un tessuto industriale da rivitalizzare e di un’emergenza sociale, che si presenta quasi impossibile da fronteggiare, l’ltalia ha infatti il dovere morale di governare la tecnologia digitale. E di utilizzarla per modernizzare l’amministrazione pubblica. Questo al fine di semplificare e migliorare la vita delle persone (cittadini e non), per tutelare i lavoratori, rilanciare le imprese e proteggere il territorio.
“La pubblicazione di questo ambizioso piano strategico, tra i più completi al mondo per visione, suggerisce un uso inedito e responsabile dell’intelligenza artificiale indicando la via per un salto verso nuovi livelli di efficienza e sostenibilità per le imprese”, dichiara il sottosegretario Mirella Liuzzi.
“L’obiettivo – aggiunge – è quello di raccogliere i benefici che l’AI può apportare al Paese. Con un approccio che integri tecnologia e sviluppo sostenibile e metta sempre al centro l’individuo e il suo contesto”.
82 proposte
La strategia è strutturata in tre parti. La prima è dedicata all’analisi del mercato globale, europeo e nazionale dell’intelligenza artificiale; la seconda parte descrive gli elementi fondamentali della strategia. La terza approfondisce la governance proposta per l’AI italiana. E propone alcune raccomandazioni per l’implementazione, il monitoraggio e la comunicazione della strategia nazionale in tema di intelligenza artificiale. Una visione – quella proposta – con una chiara impronta antropocentrica e orientata verso lo sviluppo sostenibile.
Risiede nella trasformazione di un Paese, a partire dalla governance dell’innovazione tecnologica, la formulazione delle 82 proposte del documento, alla quale il gruppo dei 30 esperti ha pensato. Nella speranza che al di là della pandemia, possa schiudersi per l’ltalia una nuova stagione di prosperità.