Innovazione

Con il Pnrr 2 cambia il volto della Pubblica Amministrazione

Una nuova strategia di semplificazione amministrativa, procedimenti tracciati, tempi di conclusione da 30 a 15 giorni. La ricetta di Brunetta
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Con il Pnrr 2 cambia il volto della Pubblica Amministrazione
Molte norme del decreto PNRR 2 sono dedicate alla riforma della PA. Introdotte nuove regole per selezionare il personale non dirigenziale della pubblica amministrazione. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 2022 è stata pubblicata la legge n. 79 del 29 giugno 2022, di conversione del decreto PNRR 2 (D.L. n. 36/2022). Sono state introdotte nuove regole per selezionare il personale non dirigenziale della pubblica amministrazione. Oltre alla possibilità di effettuare le prove orali in video-conferenza. Rafforzato il Portale unico del Reclutamento al fine di far passare di lì tutti i concorsi pubblici, eliminando anche l’obbligo, da parte delle amministrazioni, compresi gli enti locali, di pubblicizzare l’avvio delle selezioni in Gazzetta ufficiale. Sono queste alcune delle novità  inserite nel Dl Pnrr 2 (Dl 36 del 2022)

La riforma step by step di Brunetta

Potremmo definire la riforma che sta mettendo in atto il Ministro Brunetta consapevolmente prudente, perché ha preferito procedere per “strappi innovativi”, cioè “strappare” certe fasi dei provvedimenti o della regolazione. Alcuni di questi “strappi” sono stati quasi imposti dall’emergenza sanitaria tramite lo sblocco dei concorsi pubblici, riavviati e digitalizzati grazie all’articolo 10 del decreto legge 44/2021. Un secondo strappo innovativo, spiega il Ministro, è stato effettuato con la realizzazione del Portale nazionale del reclutamento nella pubblica amministrazione (inPA), ispirato al  modello LinkedIn.

Decreto Pnrr 2: tracciabilità dei procedimenti e responsabilità per ritardi

La parte sostanziale della riforma  sviluppata all’interno “decreto Pnrr 2” è stata anticipata nel corso della sua audizione in audizione alla Camera, presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr, riferita all’anno 2021. “Nel caso di ritardi rispetto ai tempi di conclusione dei procedimenti della Pubblica amministrazione, i responsabili non avranno i premi di produttività. Oggi la legge 241/1990 prevede 30 giorni come termini generali di conclusione dei procedimenti amministrativi. Nel decreto Pnrr 2, in costruzione, noi li dimezzeremo. E, in caso di ritardi, i responsabili non avranno i premi di produttività. È in preparazione – ha evidenziato il Ministro – un provvedimento di accompagnamento e di attuazione del Pnrr perché, in ragione della sua applicazione, ci siamo resi conti che abbiamo delle cose ulteriormente da implementare”.

Decreto Pnrr 2, andare oltre l’emergenza

Per quanto riguarda la Pa, il nuovo provvedimento conterrà “il perfezionamento della riforma dei concorsi oltre l’emergenza. Alla fine del decennio avremo una Pubblica amministrazione più vicina ai 4 milioni che non ai 3,2 milioni di dipendenti attuali, che abbia recuperato gran parte del capitale umano perso, che abbia contribuito alla realizzazione del Pnrr nel solco del riformismo concordato con l’Europa, con il grande booster che è la digitalizzazione”.

Pubblica Amministrazione digitale

Altra tappa fondamentale, nel mosaico della riforma, è contenuta nel processo di digitalizzazione. Brunetta chiama in causa in causa il Ministro Colao con cui ha convenuto “la tempistica e i contenuti dei prossimi provvedimenti comuni: entro il 2022 ci saranno sistemi digitalizzati di customer satisfaction. Cercheremo di consentire al cittadino cliente di giudicare ogni sua transazione con la Pa, che sia l’iscrizione all’asilo o all’università, la prenotazione di un esame medico, un rapporto con l’Agenzia delle entrate, di dare un giudizio sul servizio ricevuto” . Un altro dei provvedimenti in fase di realizzazione è “l’ampliamento dei servizi anagrafici digitali con l’aumento, d’intesa con il ministero dell’Interno, del numero dei certificati scaricabili. Non meno importante – ha continuato il Ministro – l’interoperabilità delle principali banche dati. È la regina delle battaglie. Oggi abbiamo 32mila amministrazioni e migliaia di banche dati che non dialogano tra di loro. Dobbiamo metterle in relazione, renderle interoperabili”.

Un portale unico per il reclutamento del personale

Cambiano le regole per il reclutamente del personale. Per le assunzioni a tempo determinato ed indeterminato si accederà esclusivamente attraverso il Portale unico del reclutamento raggiungibile all’indirizzo inPA.gov.it. Si parte dalle amministrazioni centrali, per poi arrivare alle Regioni ed enti locali.  A partire dal 2023, con la pubblicazione delle procedure di selezione sul portale unico, le amministrazioni pubbliche, compresi gli enti locali, saranno esonerate dall’obbligo di pubblicità dei bandi sulla Gazzetta ufficiale “Concorsi”. Vengono cambiate anche le procedure di selezione del personale non dirigenziale della pubblica amministrazione.  I concorsi devono prevedere almeno una prova scritta, anche del tipo teorico-pratico, e una prova orale con accertamento della conoscenza di una lingua straniera.   Articolo aggiornato il 30 giugno 2022
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