Innovazione

Virgin Hyperloop, il super treno arriverà anche in Italia?

L’accordo con Alchimia srl avvicina la società fondata dal magnate Richard Branson, che potrebbe portare hyperloop dentro la rete infrastrutturale nazionale. Grazie anche alla European Union Sustainable and Smart Mobility Strategy
Condividi
Virgin Hyperloop, il super treno arriverà anche in Italia?
L’Italia è nuovamente una possibile meta per lo sbarco di Hyperloop. Alchimia srl, unico advisor europeo di Virgin Hyperloop, ha annunciato l’avvio dei primi tavoli di discussione con importanti partner per lo sviluppo italiano del super-treno. Le suggestioni si sono anche spinte oltre, a tratteggiare un’Italia futura collegata da Hyperloop e definire tempi di percorrenza e possibili tratte. Le visioni prefigurano collegamenti brevi e di maggiore distanza, a partire dai due minuti di separazione tra Roma e l’aeroporto di Fiumicino potenzialmente realizzabili in meno di dieci anni. Su tempi più lunghi, si parla di una grande ‘metropolitana del nord’ a collegamento dei principali centri urbani compresi tra Torino e Venezia. E anche di uno dei collegamenti più importanti del paese, quello tra Milano e Roma che i treni hyperloop renderanno possibile in circa mezz’ora. Ovviamente nessun cenno alla reale fattibilità di un’infrastruttura futuristica ma dagli impatti e implicazioni forse troppo grandi. Il progetto è ambizioso potrebbe portare presto i primi risultati tangibili. In tutto il mondo sembrano molti i passi avanti compiuti verso il completamento di questo super treno a levitazione magnetica. Ma il traguardo si trova al termine di un cammino ancora estremamente lungo, a dispetto dei molti annunci ‘strategici’, necessari per catturare attenzione, spazi sui media e fondi da sempre nuovi sponsor. La gara fra le molte realtà che stanno lavorando allo sviluppo della propria versione di hyperloop è dura e richiede lavoro continuo sia nello sviluppo tecnologico che nei piani di comunicazione. Società e start up si stanno cimentando nella progettazione di infrastruttura, vagoni e mezzi di propulsione.

Hyperloop nella European Union Sustainable and Smart Mobility Strategy

L’Europa nei prossimi 30 anni sarà un mercato di alto interesse, leggendo i contenuti della European Union Sustainable and Smart Mobility Strategy pubblicata a dicembre. Gli obiettivi globali, che l’Unione Europea supporterà con finanziamenti e ricerche, guardano al 2030, 2035 e 2050. E non riguardano solo gli ambiti di interesse di hyperloop, ma ne comprendono molti altri oggi ancora in discussione. Entro i prossimi dieci anni si prevedono fino a 30 milioni di veicoli a zero emissioni circolanti nel continente, 100 città climate-neutral, il raddoppio delle ferrovie ad alta velocità, lo sviluppo della mobilità automatizzata a grandi scale. Ma anche navi a zero emissioni pronte per il mercato e viaggi collettivi programmati entro i 500 km carbon neutral. Il 2035 dovrebbe invece vedere i primi aerei a zero emissioni pronti per i mercati. Il 2050 dovrebbe infine vedere a emissioni zero quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i nuovi veicoli pesanti. Il traffico merci su rotaia dovrebbe essere raddoppiato mentre si prevede la triplicazione delle linee ad alta velocità. Si prevede anche completamente operativo il Trans-European Transport Network (TEN-T) prefigurato negli anni novanta.

Le tecnologie per la mobilità game-changing dei prossimi 30 anni

Il treno a levitazione magnetica è annoverato tra le game-changing mobility technologies comprese nella sezione sullo sviluppo della mobilità intelligente. La Comunità Europea vuole essere uno dei principali luoghi di ricerca e sviluppo per gli innovatori, start up e società. E metterà in atto tutte le condizioni favorevoli per la sperimentazione e la realizzazione, tra l’altro, di veicoli a guida autonoma, aerei a idrogeno, veicoli elettrici aerei personali, trasporti acquatici elettrici e trasporti urbani puliti. E i treni hyperloop.

I progressi di Virgin Hyperloop

Questo è il quadro all’interno del quale si colloca il possibile arrivo anche in Italia della società che fa capo al tycoon britannico Richard Branson. Virgin Hyperloop, basata a Los Angeles, sta nel frattempo portando avanti la progettazione e i test della sua versione di hyperloop. DevLoop, il laboratorio in cui vengono eseguiti i test nel deserto del Nevada, ha da poco accolto il primo viaggio del prototipo del pod XP-2 con passeggeri a bordo. La velocità massima raggiunta sulla pista di prova lunga 500 metri è stata di 48 metri al secondo (pari a poco meno di 150 km/h). Dal 2017, DevLoop è stato il campo di prova di oltre 400 test, con la velocità massima raggiunta di 387 km/h. https://youtu.be/xKvbSboQ5_g

Virgin Hyperloop dopo Hyperloop Italia

Non è la prima volta che il nostro paese si trova nel mirino di un programma di sviluppo dell’idea di super-treno lanciata da Elon Musk nel 2011. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 Hyperloop Italia annunciò un accordo con Ferrovie Nord Milano per il lavoro allo studio di fattibilità del collegamento iper veloce tra le stazioni di Milano Cadorna e Malpensa. È stato promosso dalla start up italiana nata come costola della società californiana Hyperloop Transportation Techonolgies, co-fondata a Los Angeles da Bibop Gresta.
Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...