Innovazione

Mobilità nella smart city e 5G, tra modelli e sperimentazioni: a che punto siamo in Italia?

Le città stanno cercando la propria strada verso il futuro. Il che significa conoscere e sfruttare le nuove tecnologie, investire in termini di mobilità sostenibile, ridisegnare i propri spazi
Condividi
Mobilità nella smart city e 5G, tra modelli e sperimentazioni: a che punto siamo in Italia?

Per arrivare a creare vere Smart cities, secondo l’analisi Mobility 2030 di KPMG, l’elettrificazione dei veicoli sarà centrale, oltre alla produzione di veicoli sempre connessi e lo sviluppo di soluzioni di guida autonoma.  Secondo la 5GAA, la 5G Automotive Association, il futuro dei veicoli a quattro ruote è intrecciato all’evoluzione delle tecnologie di connettività.

Le reti 5G possono infatti contribuire alla creazione di un sistema che aumenti l’efficienza e la sicurezza del traffico e le prestazioni dei veicoli. In sintesi, le auto del futuro saranno sempre più in grado di condividere, con le infrastrutture stradali, le rilevazioni effettuate dai sensori di cui sono equipaggiate. Il che migliorerà l’esperienza di guida riducendo anche i rischi al volante. Potremmo infatti parlare di una guida rinforzata e semplificata dalla tecnologia e dalla rete.

Le smart cities nel mondo e i test in Italia

Ma a che punto siamo con i progetti di mobilità nella smart city e quali novità sono degne di citazione? Nella classifica delle 50 smart city elaborata dall’Eden Strategy Institute, la società di consulenza specializzata nello studio delle città del futuro, ai primi posti troviamo Londra, Singapore, Seoul e New York City. Città in cui le informazioni digitali vengono scambiate in tempo reale grazie a un fitto sistema di sensori.

E in Italia? Nel nostro Paese è Bologna la città più smart. Come confermato anche dal rapporto Smart City Index 2018 di EY. In particolare, il capoluogo emiliano si distingue per la manutenzione delle proprie infrastrutture: 837 chilometri di strade ben curate, 118 chilometri di piste ciclabili e interventi tempestivi in caso di criticità. Oltre ad essere una metropoli a pochi chilometri dalla Motor Valley, polo di innovazione anche per quanto riguarda le vetture a batteria. Le sperimentazioni rispetto a una nuova mobilità in città, al netto del rallentamento legato alla pandemia, si stanno moltiplicando lungo tutto lo Stivale anche grazie all’aggiornamento del decreto Smart Road del 2020.

Queste ampliano la possibilità di effettuare test per le auto a guida autonoma e per lo sviluppo di infrastrutture stradali intelligenti. Il limite precedentemente era legato all’obbligo di effettuare i test solo in aree chiuse al traffico. Tra le città che sperimenteranno forme di mobilità innovativa troviamo Parma, Torino, Trieste, Modena e Cortina. Tra le novità c’è poi il programma Borgo 4.0 promosso da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Nel dettaglio, a Lioni in provincia di Avellino, si sperimenterà su strada la guida autonoma testando le tecnologie di rete 5G per la mobilità intelligente.

Cos’è la Vehicle-to-infrastructure? Il progetto Audi

Certo, per avere città intelligenti serviranno anche auto prodotte per essere smart e capaci di dialogare con le infrastrutture stradali. Ed è il caso di modelli come l’Audi Q3 TFSI e dotata di un’innovativa trazione ibrida plug-in e di un’autonomia fino a 51 km in modalità a batteria.

Su questo specifico modello, come su altri della casa dei quattro anelli, a Ingolstadt e Düsseldorf è già possibile sfruttare il servizio Traffic Light Information. I conducenti Audi possono vedere sul display dell’auto lo stato di circa 150 semafori, armonizzando l’andatura “all’onda verde”. Informazioni utili a chi guida in termini di sicurezza.

In gergo tecnico, si tratta di servizi Vehicle-to-infrastructure (V2I) che aumentano l’efficienza, la comodità e la sicurezza sulle strade. La sfida ora è portare queste tecnologie anche in altre grandi metropoli europee.

 

Contenuto sponsorizzato

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...